DA SAETTA ALLA CARLA DI CORTONA – STA DAVVERO PRENDENDO FORMA IL CAMPIONATO MA IL LEADER NON LI VUOLE NESSUNO DEI DUE IN GARA
Saetta
e la Carla di Cortona sono queste le due novità dell’ultimo fine settimana di
febbraio di Quelli del Gruppo B.
Lei
con una bicicletta decisamente vistosa di colore rosa, vestita con un completo
aderente bianco immacolato di quelli che non lasciano niente all’immaginazione si ferma sabato mattina accanto al cancello di Dino il Tipografo e con lei arriva un’ondata di piacevole profumo
mai sentito in quelle occasioni dai ciclisti, tutti immediatamente inebriati e sconvolti. Con un gesto altrettanto audace toglie gli occhiali scuri dal volto e passa immediatamente in rassegna tutto il
plotone e un istante dopo passa a presentarsi.
“Sono
Carla, vengo da Cortona, abito a Castiglione della Pescaia da una quindicina di
giorni e amo andare in bicicletta. Voi siete conosciuti in Val di Chiana, ma
anche oltre per il vostro Campionato di Quelli del Gruppo B. Per quanto mi
riguarda, posso dirvi che ho deciso di andare in pensione all’età di 55 anni. Ho lasciato la collina per approdare al mare. Nel
giro di pochi mesi ho venduto le mie due casette e ne ho acquistata una vicino
alla spiaggia sul lungomare di via Isola Clodia”.
Poi
sorride e si guarda nuovamente intorno in attesa di commenti, che da li a poco
di sicuro si sarebbero susseguiti.
Sono
rare, le definirei semplicemente immaginarie le apparizioni del gentil sesso,
che prima di ieri, sabato 26 febbraio si erano materializzate nel team sgangherato
di Quelli del Gruppo B, ma essendo tutti uomini di mondo super navigati hanno
saputo reagire immediatamente alla piacevole
novità. Si fa per dire, ma soprattutto per scherzare.
“In
pensione?”, chiede Renato, l’uomo che sa fare tutto con la calcina e con la
terra di campagna e aggiunge altre domande: “Allora stai di la dal ponte? Ma
tuo marito quanto te sei in bicicletta che fa? Ma poi lo hai un marito?”
Carla
di Cortona sorride e gli risponde.
“Tanto
lo hanno scritto su tutti i giornali. Sono quella che ha vinto molti soldi alla
lotteria, non moltissimi, ma quanto
basta per smettere di lavorare. L’ho ammesso pubblicamente ho depositato nella
mia banca un bel milione di euro che mi rendono bene per fare la spesa e pagare
le bollette. Decisamente una bella cifra che mi ha cambiato la vita. Avevo un
negozio, il fondo è mio e l’ho al momento affittato e appena posso me ne
sbarazzo, come ho fatto con gli appartamenti. Marito? Mai avuto e superati i 50
continuo, quando ho voglia mi posso permettere ancora di scegliere un uomo, ci
faccio quello che devo e poi ognuno a casa sua”.
Il
contraddittorio con Renato prende una strada tutta in salita, ma a lui
arrampicarsi per nuovi sentieri piace.
“Bada
questa che attrezzo è”, dice a voce alta e rassegnata e aggiunge “Davvero le
donne so diventate più sveglie di noi uomini, ma forse lo so sempre state e ci
facevano credere il contrario”.
Il
vulcanico impresario vecchio stampo ha pronta un’altra spiazzante rivelazione per la donna chianina.
“
Comunque – le anticipa sornione - i soldi vanno appaiati con chi li ha. Appena
arriva ti presento uno di quelli che
come te di quattrini, essendo zitello un po’ credo ne abbia messi da parte. Ultimamente
è sempre imbronciato e se lo fai uscire un paio di volte forse si
ringazzzurlisce”.
Nell’attesa
di partire Carla viene squadrata un po’ da tutti lei si sente osservata ed
esaminata come durante una Tac. L’unico che al momento non la degna di un
iniziale “controllo” è il leader quasi ex, che però riesce ad essere spavaldo,
ma allo stesso tempo diventa immancabilmente rosso per l’imbarazzo quando Renato
gliela presenta, facendogli subito il punto della situazione.
“Questa
è Carla – gli dice il muratore che ha nell’orto anche tante piante di fichi – ed
a vederla così, pure lei ti batte su tutti gli arrivi. Abitava a Cortona, le
salite sono il suo forte e non come te che dopo un po’ ti acchiocci. Lei la
puoi inserire tranquillamente nel Campionato, gareggia con le donne ed è sola,
ma sono certo che ti batterà sempre. Guardandola si vede che è davvero
un’atleta come si deve e mica come te che vai avanti con le colazioni fatte con
patate lesse e curcuma”.
Carla
si inserisce nel discorso e cerca di estenderlo alla competizione dell’anno di
Quelli del Gruppo B.
“Da
quanto ho letto – ha affermato fissando il leader della collina maremmana – te
vuoi essere la stella che brilla più di tutte in questa gara, ma lo sai che è
un atteggiamento anti sportivo per eccellenza”.
Bordata
di quelle davvero da ko per il leader disarcionato e approvata da Renato con un
applauso, ma l’uomo della collina sopra il Bozzone prova a rintuzzare la
storia.
“Qui
siamo in Maremma e non in Val di Chiana, le cose cambiano”.
Affermazione
poco lungimirante.
«Negli
ultimi due anni – gli risponde Carla - sono venuta tante volte a Castiglione. E
ogni volta mi allenavo da sola e prima di rientrare a casa salivo Tirli partendo da Ponti di Badia in 20 minuti. Te
quanto ci metti?”.
Risponde
Renato per il capitano rimasto su piazza a bocca spalancata.
“Ci
mette? Come minimo 10 minuti più di te e se l’ha capita bene questa tua
affermazione oggi lui di sicuro trascorrerà una giornata nervosa. Litigherà con
la moglie all’ora di pranzo e farà stranire pure il cane quando lo porta fuori
per i suoi bisogni corporali. Comunque a noi il velocista-scalatore va bene così. Ci è simpatico, una brava
persona, ma se perde le volate nei fine settimane e speriamo pure il Campionato
di Quelli del Gruppo B, si festeggia sfottendolo almeno fino al prossimo
Natale”.
Alle
donne non sfugge niente e Carla mette all’angolo il capitano in creca di questo
ruolo.
“Vedo
che sei molto tecnologico gli dice mettendo gli occhi sul computerino sul
manubri - guarda i mei record postati sul social Strava riferiti alla salita di
Tirli, credimi non lo faccio per impressionarti, semmai per incuriosirti e li
paragoni immediatamente con i tuoi tempi e se mi concedi l’amicizia virtuale li
raffronto pure io se li hai memorizzati su quel tratto”.
Renato
la butta in disfatta per il castiglionese sceso dall’altopiano di sopra il
Vaticino e anticipa alla Carla cosa accadrà.
“Un ti preoccupare quello un ti fa avere niente,
neanche la ricetta delle sue barrette fatte in casa che non ci ha mai voluto rivelare, chissà al loro interno
forse contengono lo stesso ingrediente segreto della Coca Cola. E’ fatto così, comunque
ci tengo a farti conoscere Rossano il comunale. Lui è il tipo adatto per una
come te che non ha legami. Se te lo dico io fidati”.
La
cortonese non è dello stesso avviso.
“Gli
uomini, li scelgo senza proclami e tantomeno raccomandazioni. Se ci sono
forzature di sicuro dietro ci sta una fregatura”.
La
saggezza di Attilio il personal coach dell’unico ex capitano entra finalmente a
placare l’ormone collettivo maschile deviando sull’argomento
sessuale-ciclistico chiedendo alla donna alcune informazioni andando a scoprire
nuovi scenari.
“Come
è la sua nuova vita qui a Castiglione della Pescaia, le manca Cortona?”.
“Ho
sempre sostenuto che il passato è passato, ma se hai cervello metti da parte
negli anni l’esperienza. Ho imparato che se fai bene ti porti dietro un
bagaglio di benefici utili nell’arco della tua vita, ma allo stesso tempo, le
reazioni del nostro corpo non sono facili da prevedere davanti alle nuove
situazioni e ancora non saprei dare una definizione al mio cambiamento.
Castiglione della Pescaia è il posto dove voglio essere da sempre e adesso me
lo posso permettere».
Discorso
accademico che fa scemare tutto l’ardore ormonale dei maschietti e li incrocio
nel momento che le biciclette so già tutte indirizzate verso la Comunale delle
Strette, passo saluto tutti, mi presentano Saetta e non mi unisco, sparendo
immediatamente procedendo verso la provinciale per il mio circuito di 35 km
scarsi del Giro del Maggiorani.
“Era Rossano, l’uomo
è timido - rivela Renato alla cortonese - e non ho fatto in tempo a parlarci
per colpa di quello che vuole essere
chiamato “capitano” un crostino che mi ha fatto perdere tempo”.
“A me – gli risponde Carla - i
timidi hanno sempre dato grosse fregature”.
Lo
fredda così, avvicinandosi al leader del gruppo per studiarlo con attenzione
cosa che farà in pochi minuti in quanto è un libro aperto il nostro amico.
Rossano Scaccini
©Riproduzione riservata
I luoghi sono reali, ma
il personaggio di Carla da Cortona e le storie collegate le ho tutte inventate.