NON TI ALLENI PER UNA SETTIMANA E PARTE IL GOSSIP SFRENATO
Carla di Cortona al bar di Ribolla |
Stamattina, sabato, arrivo al cancello di Dino il tipografo, punto di
ritrovo di Quelli del Gruppo B e mi accorgo immediatamente, dopo il buongiorno
rivolto a chi era già presente, che vengo osservato con insistenza. Mi faccio
un ispezione veloce, ma non mi sembra d’aver dimenticato niente.
Sarà di sicuro un'altra giornata da vivere in spensieratezza portando a spasso
le biciclette, ma soprattutto perché da attenti osservatori del mondo che ci
circonda, Quelli del Gruppo B non si fanno scappare niente.
Partono gli aggiornamenti ufficiali e quello più ostico da accettare è il
rientro in terra lombarda dell’esimio luminare medico preso da me come esempio,
che con le sue 85 primavere oltrepassa con agilità il valico delle Strette
senza sotterfugi di motori più o meno visibili, ma siamo a pochi minuti dall’iniziare
l’allenamento e mancano all’appello Attilio, Renato e la Carla di Cortona.
“Arrivano tutti”.
Mi rassicura Dino il tipografo dopo che gli ho chiesto spiegazioni.
“Attilio ha appena finito di tirare a bordo i tramagli, consegnato il pesce
e si sta cambiando. Renato è andato a scaldarsi sulla Panoramica e Carla di
Cortona diccelo te – mi domanda mettendomi una mano sulla spalla - perché
ancora non è qui”.
Da questa ultima affermazione dell’artigiano della carta e dell’inchiostro ho
tratto le prime conclusioni su cosa mi stava attendendo, ma non ho raccolto la
provocazione, limitandomi a sorridere, anche perché non avrei saputo come
argomentare con poche parole.
In perfetta fila indiana, puntuali alle 9:00 i tre abitanti in zona ponte
Giorgini: Attilio, Renato e la Carla di Cortona si materializzano.
“Bravo”
Renato sposta con una spallata l’esile Maurino, che era accanto a me e mi
abbraccia.
“Finalmente hai fatto le cose a modo”.
E poi aggiunge, ma stavolta a voce alta perché tutti sentissero il suo
messaggio: “Oggi il caffè lo offro io. Sono felice perché si sta avverando un
mio sogno”.
Resto incredulo, forse pure un po’ anche imbarazzato, ma partiamo e mi
posiziono al termine del gruppo, dove mi raggiunge Attilio.
“Preparati. Renato mi ha già detto che ha saputo che te e la Carla di
Cortona avete una storia. Sta già interrogando lei e sono convinto che presto
tocca pure a te”.
Qualcosa di nuovo fra il sottoscritto e la donna della Valdichiana era
effettivamente accaduta, ci frequentavamo alla luce del sole, ma imbastirci un gossip mi sembra troppo. Conoscendo però i personaggi, tutti con spiccata fantasia, era un'ipotesi realizzabile.
Renato si mette subito di prepotenza accanto alla Carla di Cortona, i due parlottano
a voce bassa, lei spesso ride e lui non smetteva un attimo di borbottare.
Arriviamo al momento della sosta, che avevamo stabilito effettuare nel piazzale del bar di Ribolla, dove io arrivo già parecchio stanco.
Per tutto l’allenamento sono sempre rimasto nelle retrovie e con la mente ho ripercorso gli ultimi giorni trascorsi fra
lavoro e soprattutto lontano dalla bicicletta, ma effettivamente molto tempo
l’ho passato in compagnia della Carla di Cortona.
Domenica scorsa, dopo che lei al mattino aveva dato in escandescenza sul
corso di Castiglione della Pescaia dove incrociando il suo ormai ex, l’Anacleto
di Poggibonsi, ero andato a farle visita nel pomeriggio e avevamo parlato
moltissimo. Prima di lasciarla le avevo proposto di vederci il giorno seguente
per un giro fuori porta, spostandoci addirittura a Follonica e lei aveva
accettato.
Un pomeriggio che poi è sfociato in una serata dove abbiamo pure cenato sul
corso della città del golfo,
facendo rientro a casa della donna attorno a mezzanotte, ma prima di salutarla mi viene d’istinto di proporle un nuovo
appuntamento nel tardo pomeriggio del martedì appena iniziato e concordiamo per
una veloce escursione in un centro commerciale di Grosseto. La Carla di Cortona
doveva fare un po’ di spesa alimentare ed io mi salvo tirando fuori la scusa di
voler acquistare un paio di pantaloni.
Nel grande supermercato, sono quello che guida il carrello e lei lo
riempie con buste, sacchetti, ma nel corridoio dei detersivi mi si avvicina
facendomi notare che poco distante da noi c’era Dino il tipografo con una
signora, che poi è sua moglie. Nel darmi la notizia la Carla di Cortona mi prende sotto braccio, un
gesto confidenziale che io lo associo immediatamente a una canzone di uno dei miei cantanti preferiti, Lucio Battisti, che nella brano
“Perché no” parla di andare a fare la spesa una volta al mese sotto
braccio e le fischietto l’inizio del motivo e lei mi sorride stringendomi di nuovo
e afferemando "Perché no" e andiamo a salutare Dino e la moglie.
Il mercoledì porto la Carla di Cortona a visitare Massa Marittima, giovedì
sera a cena a Grosseto e ieri abbiamo trascorso un lungo pomeriggio in spiaggia.
Tutto qui. Una storia non è proprio iniziata, ma l’assidua frequentazione
effettivamente poteva essere la novità del momento.
La pausa caffè di Ribolla si risolve apparentemente meglio di quanto mi
aspettavo, salvo solo che prima di riprendere i velocipedi e fare rientro verso
Castiglione della Pescaia, l’annuncio Renato lo doveva fare.
“Questo qui – indicandomi – negli ultimi sette giorni non si è mai allenato e avete visto
come ha pedalato bene? Tutto merito della Carla di Cortona”.
L’ex imprenditore della calcina gongola soddisfatto e poi aggiunge: “Non
posso dirvi niente di più”.
“Ho chiuso con gli uomini e lui – si affretta a giustificarsi la Carla di
Cortona e guardandomi sorridendo, aggiunge –è davvero un caro amico”.
Pedalando, nei pressi della “Castellaccia” Renato mi affianca e senza
indugiare sentenzia: “Stai andando forte, apri tutte le porte”.
Ora anche il brano di Gianni Morandi ha preso in prestito e mi strizza l’occhio.
“Mi ha detto la Carla di Cortona che stasera la porti nuovamente fuori a
cena, ma ancora niente di quello che mi auguro io? A che punto siamo?”.
Senza darmi tempo di rispondere va avanti con il suo ragionamento: “Meglio
chiederlo a lei, faccio prima”.
Rossano
Scaccini
©Riproduzione
riservata
I
luoghi sono reali come quasi tutti i personaggi e quelli castiglionesi sono
inseriti per rafforzare le storie completamente inventate. Saetta
dell’hinterland milanese, Carla da Cortona, Irene di Sanfatucchio, Anacleto di
Poggibonsi sono di fantasia, come i vari post che leggete.
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