sabato 21 maggio 2022

NON TI ALLENI PER UNA SETTIMANA E PARTE IL GOSSIP SFRENATO

 

Carla di Cortona al bar di Ribolla


Stamattina, sabato, arrivo al cancello di Dino il tipografo, punto di ritrovo di Quelli del Gruppo B e mi accorgo immediatamente, dopo il buongiorno rivolto a chi era già presente, che vengo osservato con insistenza. Mi faccio un ispezione veloce, ma non mi sembra d’aver dimenticato niente.

Sarà di sicuro un'altra giornata da vivere in spensieratezza portando a spasso le biciclette, ma soprattutto perché da attenti osservatori del mondo che ci circonda, Quelli del Gruppo B non si fanno scappare niente.

Partono gli aggiornamenti ufficiali e quello più ostico da accettare è il rientro in terra lombarda dell’esimio luminare medico preso da me come esempio, che con le sue 85 primavere oltrepassa con agilità il valico delle Strette senza sotterfugi di motori più o meno visibili, ma siamo a pochi minuti dall’iniziare l’allenamento e mancano all’appello Attilio, Renato e la Carla di Cortona.

“Arrivano tutti”.

Mi rassicura Dino il tipografo dopo che gli ho chiesto spiegazioni.

“Attilio ha appena finito di tirare a bordo i tramagli, consegnato il pesce e si sta cambiando. Renato è andato a scaldarsi sulla Panoramica e Carla di Cortona diccelo te – mi domanda mettendomi una mano sulla spalla - perché ancora non è qui”.

Da questa ultima affermazione dell’artigiano della carta e dell’inchiostro ho tratto le prime conclusioni su cosa mi stava attendendo, ma non ho raccolto la provocazione, limitandomi a sorridere, anche perché non avrei saputo come argomentare con poche parole.

In perfetta fila indiana, puntuali alle 9:00 i tre abitanti in zona ponte Giorgini: Attilio, Renato e la Carla di Cortona si materializzano.

“Bravo”

Renato sposta con una spallata l’esile Maurino, che era accanto a me e mi abbraccia.

“Finalmente hai fatto le cose a modo”.

E poi aggiunge, ma stavolta a voce alta perché tutti sentissero il suo messaggio: “Oggi il caffè lo offro io. Sono felice perché si sta avverando un mio sogno”.

Resto incredulo, forse pure un po’ anche imbarazzato, ma partiamo e mi posiziono al termine del gruppo, dove mi raggiunge Attilio.

“Preparati. Renato mi ha già detto che ha saputo che te e la Carla di Cortona avete una storia. Sta già interrogando lei e sono convinto che presto tocca pure a te”.

Qualcosa di nuovo fra il sottoscritto e la donna della Valdichiana era effettivamente accaduta, ci frequentavamo alla luce del sole, ma imbastirci un gossip mi sembra troppo. Conoscendo però i personaggi, tutti con spiccata fantasia, era un'ipotesi realizzabile.

Renato si mette subito di prepotenza accanto alla Carla di Cortona, i due parlottano a voce bassa, lei spesso ride e lui non smetteva un attimo di borbottare.

Arriviamo al momento della sosta, che avevamo stabilito effettuare nel piazzale del bar di Ribolla, dove io arrivo già parecchio stanco.

Per tutto l’allenamento sono sempre rimasto nelle retrovie e con la mente  ho ripercorso gli ultimi giorni trascorsi fra lavoro e soprattutto lontano dalla bicicletta, ma effettivamente molto tempo l’ho passato in compagnia della Carla di Cortona.

Domenica scorsa, dopo che lei al mattino aveva dato in escandescenza sul corso di Castiglione della Pescaia dove incrociando il suo ormai ex, l’Anacleto di Poggibonsi, ero andato a farle visita nel pomeriggio e avevamo parlato moltissimo. Prima di lasciarla le avevo proposto di vederci il giorno seguente per un giro fuori porta, spostandoci addirittura a Follonica e lei aveva accettato.

Un pomeriggio che poi è sfociato in una serata dove abbiamo pure cenato sul corso della città del golfo, facendo rientro a casa della donna attorno a mezzanotte, ma prima di salutarla mi viene d’istinto di proporle un nuovo appuntamento nel tardo pomeriggio del martedì appena iniziato e concordiamo per una veloce escursione in un centro commerciale di Grosseto. La Carla di Cortona doveva fare un po’ di spesa alimentare ed io mi salvo tirando fuori la scusa di voler acquistare un paio di pantaloni.

Nel grande supermercato, sono quello che guida il carrello e lei lo riempie con buste, sacchetti, ma nel corridoio dei detersivi mi si avvicina facendomi notare che poco distante da noi c’era Dino il tipografo con una signora, che poi è sua moglie. Nel darmi la notizia la Carla di Cortona mi prende sotto braccio, un gesto confidenziale che io lo associo immediatamente a una canzone di uno dei miei cantanti preferiti, Lucio Battisti, che nella brano  “Perché no” parla di andare a fare la spesa una volta al mese sotto braccio e le  fischietto l’inizio del  motivo e lei mi sorride stringendomi di nuovo e afferemando "Perché no" e andiamo a salutare Dino e la moglie.

Il mercoledì porto la Carla di Cortona a visitare Massa Marittima, giovedì sera a cena a Grosseto e ieri abbiamo trascorso un lungo pomeriggio in spiaggia.

Tutto qui. Una storia non è proprio iniziata, ma l’assidua frequentazione effettivamente poteva essere la novità del momento.

La pausa caffè di Ribolla si risolve apparentemente meglio di quanto mi aspettavo, salvo solo che prima di riprendere i velocipedi e fare rientro verso Castiglione della Pescaia, l’annuncio Renato lo doveva fare.

“Questo qui – indicandomi – negli ultimi sette  giorni non si è mai allenato e avete visto come ha pedalato bene? Tutto merito della Carla di Cortona”.

L’ex imprenditore della calcina gongola soddisfatto e poi aggiunge: “Non posso dirvi niente di più”.

“Ho chiuso con gli uomini e lui – si affretta a giustificarsi la Carla di Cortona e guardandomi sorridendo, aggiunge –è davvero un caro amico”.

Pedalando, nei pressi della “Castellaccia” Renato mi affianca e senza indugiare sentenzia: “Stai andando forte, apri tutte le porte”.

Ora anche il brano di Gianni Morandi ha preso in prestito e mi strizza l’occhio.

“Mi ha detto la Carla di Cortona che stasera la porti nuovamente fuori a cena, ma ancora niente di quello che mi auguro io? A che punto siamo?”.

Senza darmi tempo di rispondere va avanti con il suo ragionamento: “Meglio chiederlo a lei, faccio prima”.

 

Rossano Scaccini

©Riproduzione riservata

I luoghi sono reali come quasi tutti i personaggi e quelli castiglionesi sono inseriti per rafforzare le storie completamente inventate. Saetta dell’hinterland milanese, Carla da Cortona, Irene di Sanfatucchio, Anacleto di Poggibonsi sono di fantasia, come i vari post che leggete.