mercoledì 31 gennaio 2018
Le ruote di Vincenzo
Suero e di Rossano il
giornalista, sono il giallo del momento fra i ciclisti che sono intenzionati a
prendere parte al campionato del gruppo B.
Indiscrezioni giornalistiche, danno per certo una sorta
di patteggiamento per uscire dalla situazione di difficoltà dopo le accuse di
doping lanciate da Maurino.
Immediata è arrivata la smentita dei due atleti
finiti nel tritacarne mediatico, che in un comunicato stampa congiunto hanno
dichiarato "fantasiosa" il pettegolezzo ciclistico.
Però i dubbi sul futuro di Vincenzo Suero, il più forte ciclista del gruppo B e le sue ruote
alimentate con l’aiuto dei raggi solari, restano. E sono dubbi che riguardano
anche Rossano il giornalista, anche
se lui è quello meno potente dei due e decisamente innocuo per la scalata al
vertice del campionato.
Maurino
spera sfacciatamente in una squalifica di entrambi, con tanto di revoca del
cartellino da parte di Danilo Saletti,
presidente di tutti i gruppi, che ha voluto far conoscere il suo pensiero
tramite una dichiarazione rilasciata in un’improvvisata conferenza stampa
tenutasi all’alba del 31 gennaio, ultimo giorno di caccia al cinghiale, dove
era atteso.
"Brutto giorno per il ciclismo – ha detto Danilo Saletti prima di dedicarsi alla
ricerca degli ultimi ungulati della stagione venatoria in corso - sia per Vincenzo
Suero e per Rossano il
giornalista, le loro future prestazioni agonistiche resteranno indelebilmente
macchiate da questa vicenda ".
Secondo i rumors, Vincenzo Suero e Rossano
il giornalista avrebbero accarezzato l'idea di sottoporre le rispettive
biciclette a un test in laboratorio per verificare se davvero tutto quanto si
sta dicendo sulla vicenda abbia qualche riscontro.
Sempre il chiacchiericcio di bassa lega, allude
però che questa eventualità sia stata scartata dai due. Infatti, se venisse
fuori qualcosa, anche di poco conto, significherebbe darla vinta su tutta la
linea a Maurino, con gli
aggravanti della situazione.
Vi terrò informati
Rossano Scaccini
® Riproduzione
riservata
Si fa per ride
gente, ma la cosa comincia a preoccuparmi. Già una decina mi hanno scritto in privato su whatsapp
per avere informazioni in merito alle ruote che si alimentano di raggi solari.
lunedì 29 gennaio 2018
MAURINO DA SPETTATORE DELLA CORSA DI DOMENICA 28 GENNAIO AL BOZZONE, SCOPERTA LA MEDIA DELLA GARA, HA AFFERMATO: "LA PROSSIMA CORSA MI ISCRIVO, I 41 LI REGGO TRANQUILLAMENTE”. MA PRIMA SCORRETTEZZE E BATTUTE SACRILEGHE
Ormai la spaccatura
con Maurino e la sua squadra, ancora non compiuta, è fatta. Ieri, domenica 28
gennaio, l’atleta sceso da Buriano, ha messo in giro, e lo ha iniziato a fare
durante l’allenamento, una voce del tutto priva di fondamento.
“Anche Rossano il
giornalista ha le ruote come quelle di Vincenzo Suero. Sono predisposte per prendere l'energia sprigionata dai raggi solari e le trasformano in watt. Non ci
sono altre spiegazioni per la sua folle andatura. Anche oggi un riesco a
stargli dietro”.
Maurino ha espresso
questa eventualità ad Attilio Nocciolini, amico mio storico, che arrivati a
Castiglione me l’ha rivelata.
Personalmente ho
immediatamente avvisato Danilo Saletti, presidente di tutti i gruppi, che avrei
provveduto ad effettuare una mia rimostranza alla società. Quando si affermano
certe cose o si ha la certezza di quanto si dice o se ne paga le conseguenze.
Poi, subito dopo ho
convocato: Massimone, Renato Ricci e Loris Topini. Riunione davanti ad un piatto di
lasagne. Li ho messi al corrente della situazione.
“Martedì lo sistemo
io quel bischero”. Ha esordito Renato Ricci, che subito a ruota riceve l’approvazione
di Loris Topini: “Quello invece di partecipare al campionato del gruppo B,
sarebbe meglio se va a fare l’uncinetto, magari stando seduto su di una
panchina lungomare con una badante peruviana accanto che gli regge il gomitolo”.
Massimone il più
drastico: “Dobbiamo stroncarlo tutti i giorni con allenamenti massacranti. Gli
facciamo passare la voglia di venirsi ad allenare con quelli del gruppo B”.
Della serie piove
sul bagnato. Sempre ieri, arrivati al Bozzone dove era in corso una gara
ciclistica, Maurino, vista la volata ha chiesto al giudice della corsa se poteva conoscere
la media in cui hanno percorso i circa 60 km. Quando ha saputo che si aggirava
sui 41 km/h, ha spiazzato tutti i presenti con la sua dichiarazione: La
prossima corsa mi iscrivo, i 41 li reggo”.
Quando si dice che
non c’è più religione è proprio vero.
Rossano Scaccini
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Oh. Si fa per ride gente, ma grazie per
seguirmi. Siamo davvero tanti a stare dietro a quelli del campionato del gruppo
B.
sabato 27 gennaio 2018
MAURINO CERCA L’ACCORDO CON VINCENZO SUERO PER ARRIVARE AL CAMPIONATO DEL GRUPPO B SENZA SCANNARSI E RIVELA COSA GLI E’ STATO CHIESTO PER ENTRARE NELLA SUA SQUADRA: “DUE POMERIGGI AL MESE IN UN CLUB PRIVÉ CON TANTO DI BUNGA-BUNGA E CHAMPAGNE ED ESCORT COME SE PIOVESSE”. POI CHIEDE A SUERO LUMI SU UNA VICENDA: “MA SECONDO TE LA FORD LE FABBRICA SEMPRE LE ESCORT?”
Suero e Maurino gli sfidanti al campionato del gruppo B |
Come
il patto del Nazzareno, stamattina Maurino
e Vincenzo Suero hanno sancito un
accordo per arrivare con tranquillità all’inizio del campionato del gruppo B.
Dietro
a questa combine c’è dell’altro, e avendo sentito con le mie orecchie l’accaduto,
ve lo svelo immediatamente.
Galeotta
è la noiosissima strada provinciale di Barbaruta. Dopo aver tirato alla folle
velocità di 22 km/h e il gruppo si era sfilacciato, decido, raggiunta la prima
curva, lasciata la strada provinciale Castiglioense, di mettermi infondo al
plotone.
Nell’ultimo
rettilineo, prima di riprendere per un breve tratto la statale Aurelia, mi
trovo davanti Maurino e Vincenzo Suero che pedalano stando uno
accanto all’altro, gli altri sono una ventina di metri
avanti.
I
due non si accorgono che sono dietro e vanno avanti con le chiacchiere, ma mi rendo
immediatamente conto che non stavano facendo gossip, era in corso una vera e
propria spartizione pre-campionato. Sto per gridare allo scandalo, ma mi
trattengo e ascolto tutto. Quello che le mie orecchie sentono a dir poco è solo
scandaloso.
Ecco
la cronaca.
Maurino: “Lo sai che per venire nella mia squadra Attilio
Nocciolini, Rossano il giornalista, Aladino il tipografo, ma soprattutto Renato Ricci, Massimone e il Loris Topini
ieri mi hanno chiesto di aggiungere al loro ingaggio, già molto oneroso,
due pomeriggi al mese in un club privé con tanto bunga-bunga, champagne ed
escort”. L’atleta sceso da Buriano con sguardo indagatore cerca un segno di
commento di Vincenzo Suero, che non
arriva e lui prosegue, facendogli una domanda: “Ma secondo te la Ford le
fabbrica sempre le Escort?”.
Non
ricevendo risposta, ma solo sguardi indagatori, Maurino torna a parlare dell’imminente ufficializzazione della sua
squadra: “Se vogliono correre questi qui dovranno essere loro a supplicarmi di
ingaggiarli e organizzare festini dove io sono l’ospite d’onore e pagare tutto
quanto. Ci mancherebbe”.
Ancora
Vincenzo Suero non spiccica parola e
Maurino spiega cosa ha in mente: “Se
te sei d’accordo oggi provo come vanno sia Attilio
Nocciolini e Rosssano il giornalista, che mi sono arrivati davanti troppo
spesso ultimamente. Li voglio testare e se come penso mi chiederanno di far
parte della mia squadra e non della tua, voglio capire se sono dei bluff o
delle belle realtà del ciclismo castiglionese. Poi gli altri scegli te, tanto
vanno meglio di questi due. Voglio fare un’opera buona. Rimarrebbero senza
ingaggio altrimenti”. Un animo davvero nobile.
Finalmente
Vincenzo Suero apre bocca: “Fai un
po’ come ti pare, tanto tutti sanno che il vero bluff sei te e non Attilio
Nocciolini o Rossano il giornalista”.
Vedo
Maurino che aumenta l’andatura e raggiunge Attilio
Nocciolini. I due parlottano a bassa voce e poi l’uomo di via Montecristo
sul cavalcavia della superstrada, equiparato ad un gran premio della montagna
di seconda categoria, aumenta e dietro gli si accoda Maurino.
Che
fare? Guardo Vincenzo Suero, mi fa
cenno di sì con la testa e capisco, devo agire.
Raggiungo
i due fuggitivi e con loro arriviamo alle Stiacciole, poi si decide di girare
in direzione Grosseto. Una velocità tipica di quelle quando mancano pochi
chilometri al traguardo in volata. In pochi minuti si arriva al bar di via dei
Mille, dove le commesse commentano il nostro ingresso incredule. Una cosa l’abbiamo
capita subito, non siamo fra quelli che hanno catturato la loro attenzione. Ci
chiedono il perché non fossero con noi quello che beve il caffè d’orzo e quello
che mangia la banana. Poi ci aggiungono
un carico da novanta. “Però – dice una delle bellissime donne presenti
in quel momento dietro al bancone - c’è quello che vuole il caffe nella tazzina
di vetro. A farmelo fare così, oltre a lui, me lo chiede la perpetua del prete”.
Capito
che non siamo molto apprezzati dentro a quel locale, si riparte decidendo di
percorrere la strada che costeggia il centro commerciale Aurelia antica e poi
la Trappola, Marina e rientro alla base.
L’accordo,
quello di tirare un chilometro ciascuno ai 32 km/h salta al secondo cambio.
Maurino non lo rispetta, motivando che a tirare il capitano è esentato. Lo
mando garbatamente dove deve andare e allora decido di farlo stancare. Attilio Nocciolini, uomo saggio e di
grande esperienza, capisce cosa voglio fare e mi asseconda. Tiriamo io e lui.
Nei venti chilometri che mancano al rientro a Castiglione della Pescaia.
Per
farla corta, Grosseto – Marina mai meno dei 40 km/h, con punte attorno ai 45.
Dietro di noi lo scialare di Maurino
è talmente sfacciato che il vento prodotto era simile alla spinta dei watt
aggiunti grazie ai raggi del sole alle ruote di Vincenzo Suero.
Si
entra dentro il paese, ci fermiamo davanti l’edicola, accanto alla farmacia.
Scendo ad acquistare il periodico per mia mamma. Saluto Attilio Nocciolini, ma Maurino non riesce a pronunciare parola e lo
liquida con un ciao mimato con la mano. Il fiatone è talmente alto che mi
preoccupa. Lo guardo in faccia mentre arrotolo il settimanale e lo inserisco in
una delle tre tasche dietro della maglia e sentenzio: “Non te ne avere a male Maurino, ma io con te un ci corro. Se l’ingaggio
deve essere niente, allora niente per niente, vado con Vincenzo Suero, almeno sono nella squadra di quello che vince”.
Rossano
Scaccini
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L’allenamento
è vero, un po’ meno, ma non poi più tanto, le vicende narrate.
Nella foto: Vincnezo Suero e Maurino
venerdì 26 gennaio 2018
MAURINO INGAGGIA MARCELLO MAZZETTI CHE GLI FARA’ DA DISEGNATORE DELLE TRAIETTORIE IN DISCESA E HA PAROLE INFUOCATE VERSO VINCENZO SUERO: “ANDAVO A 50 ALL'ORA MARTEDÌ DIETRO A LUI SALIVAMO LA DRITTA DEL MADONNINO CHE PORTA AL BIVIO PER MONTEMASSI-RIBOLLA, MA NON RIUSCIVO AD AVVICINARMI. ERA QUALCOSA DI INCREDIBILE"
Suero e Mazzetti avversari al campionato del gruppo B |
Maurino c’è riuscito. Ha
ingaggiato il discesista che gli mancava. Marcello
Mazzetti sarà un suo fidato gregario che avrà il compito di disegnargli le traiettorie delle discese, quelle più tecniche, praticamente tutte, e lo porterà agilmente in pianura.
L’atleta
grossetano ha ricevuto il nulla osta dal presidente della sua società e
prenderà parte al campionato del gruppo B, che sta per iniziare. Nei prossimi
giorni sarà presentato il logo della manifestazione, le squadre che
parteciperanno le date e i percorsi delle gare.
“Sono
contento che Marcello Mazzetti abbia
accettato la mia richiesta senza nessuna pretesa - puntualizza subito Maurino con una certa vena polemica che si manifesta con il proseguo della frase - e non come hanno fatto gli
altri che vogliono prima cene, colazioni e qualche merenda in cambio e in
anticipo per sacrificarsi alle esigenze di un amico. Marcello Mazzetti è un vero signore e non un
mercenario”.
Poi
arriva la frase che tutti si aspettano.
“Su
di lui – afferma compiaciuto Maurino
- ci stava lavorando anche il mio avversario Vincenzo Suero, ma la sua situazione, con una bicicletta in fase di
verifica, mi ha aiutato di sicuro a far approdare Marcello Mazzetti dalla mia parte”.
Il
burianese aspirante al titolo del gruppo B, non si risparmia e spara a zero
sull’eventuale manipolazione meccanica della bicicletta fatta fare
appositamente e non a sua insaputa dal Vincenzo
Suero, ma allo
stesso tempo, molto diplomaticamente, Maurino
in modo astuto fa sapere che non poteva immaginarsi un tentativo di inganno con
un marchingegno che sfrutta i watt prodotti dai raggi solari, quando si
imbattono sulle ruote: “Non pensavo che Vincenzo
Suero arrivasse a giocare così sporco. Lui è un uomo simbolo di un ciclismo
locale. Adesso aspetto di conoscere se Danilo
Saletti, presidente di tutti i gruppi, lo sospenderà almeno fino alla
decisione dei probiviri. Così almeno domenica non ingannerà nessuno. Vuole
gareggiare al Bozzone. Se mi accorgo che non verrà fatto niente andrò personalmente sul luogo del ritrovo a distribuire volantini per far conoscere ai pochi che ormai non lo sanno, cosa sta accadendo”.
Troupe
televisive, giornalisti di tutte le testate stamani, venerdì hanno cercato Vincenzo Suero per una dichiarazione, che ha rilasciato nel piazzale davanti
casa. "È qualcosa di assurdo - ha detto – le mie prestazioni ciclistiche
sono il frutto di duro lavoro. Non ho mai avuto sensori nelle ruote della mia
bici".
Volto
tirato per lo stress mediatico che sta vivendo, Vincenzo Suero ha per qualche minuto convinto tutti i
professionisti dell’informazione, ma poi ci ha pensato Maurino a insinuare nuovamente dubbi.
"Andavo
a 50 all'ora martedì dietro a Suero –
rivela – salendo la dritta del Madonnino che porta al bivio per Montemassi-Ribolla,
ma non riuscivo ad avvicinarmi. Era qualcosa di incredibile".
Il
battibecco mediatico fra Vincenzo Suero
e Maurino prosegue con la risposta
dell’incriminato: "È qualcosa di assurdo. I miei allenamenti, la mia
attuale preparazione molto elevata, sono il frutto di duro lavoro".
Nell’ambiente
del Gruppo ciclistico castiglionese invece si vocifera che Vincenzo Suero abbia
delle ruote sviluppate di recente da un’azienda di ingegneria meccanica dove
lavorano amici suoi e per lui hanno coniato dei microscopici microchip che applicati sapientemente sulle ruote, non
visibili da fuori, rende possibile l'aumento del rendimento del 20%.
Rossano
Scaccini
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Storia
tutta di fantasia, si fa per scherzare, ma i personaggi sono reali
giovedì 25 gennaio 2018
MAURINO DOPO LE RECENTI BATOSTE HA DICHIARATO: "COME ATLETA NON HO ANCORA RAGGIUNTO LA PIENA MATURITÀ, QUINDI SONO IN UNA FASE DI CRESCITA NATURALE. IL TOP FISIOLOGICO E' IMMINENTE"
Maurino |
Si
sta componendo la squadra di Maurino
per il campionato del gruppo B. Una serie di piccoli capolavori di ciclomercato
li sta mettendo a segno l’atleta sceso da Buriano, anche se purtroppo per lui è ancora
lontana la condizione per poter battere alla fine dell’anno Vincenzo Suero, dato per favorito.
“Sto
contattando personalmente tutti quelli che secondo me possono aiutarmi durante
tutta la stagione – rivela Maurino –
ad oggi ho già ingaggiato una serie di gregari di seconda e terza fascia (di
sicuro faccio parte della terza ndr), posso già dire che hanno firmato per me
un pre-ingaggio: Loris Topini, Stefano
Giommoni, Roberto Seghi e Rossano Scaccini. Mi hanno detto che nei prossimi
giorni ufficializzeranno le loro richieste. Faranno parte del loro ingaggio:
almeno due cene, altrettante merende e una serie di colazioni durante gli
allenamenti pagati dal sottoscritto, che sta già cercando uno sponsor per far
fronte a queste richieste”.
Vincenzo Suero |
Per
Suero sarà un campionato tutto in
salita e non per il tracciato delle gare, che in questo caso lo vedrebbe
perdente in quanto se la strada sale lui perde di potenza, nonostante che con la
sua nuova sospetta bicicletta, abbia migliorato molto le prestazioni
agonistiche.
Presto
il velocipede del Suero verrà passato sotto i raggi dello scanner per debellare
la diceria che le sue ruote contengono al loro interno speciali sensori capaci
di attirare i raggi solari, trasformandoli in watt, senza produrre nessun
rumore, avrebbe un aiuto dopante e un motivo per non farlo gareggiare. .
Pensiamo positivo e dopo
la conferma che tutto sarà a a norma, verrà accettata l’iscrizione dell’ex
socio dell’innominato, scappato con i soldi della vendita del marchio Curcuma
on-lene in uno dei paradisi fiscali.
Vincenzo Suero, essendo un
atleta retrocesso dal gruppo di quelli che pensano di andare forte, avrà
disponibile pochissimi gregari e tutti di terza fascia per poter affrontare il
campionato del gruppo B.
Per
lui, sembra che sia in procinto di firmare: Renato Ricci, Massimone e Aladino il Tipografo. Quest’ultimo solo
se avrà la nomina a vice capitano.
Attilio Nocciolini |
Tornando
alla squadra di Maurino, già avanti
con la scelta di chi portare dalla sua parte, dopo la sonante batosta che gli
hanno impartito oggi, giovedì, Attilio Nocciolini e Massimone, trova
il tempo di diramare un comunicato stampa dove fa il punto della situazione
sulle modalità della scelta dei suoi fidati aiutanti.
“Per
prima cosa – spiega Maurino - cerco di conoscere bene la persona. Siamo uomini prima
che atleti. Bisogna creare un rapporto. Poi, con il sottoscritto non c’è da
inventarsi molto perché sono un vincente, già so fare le cose a modo. Da
corridore ho vinto tante prove del campionato del gruppo B, ma ho sempre fame
di vittoria”.
“Cosa
devono avere di particolare i miei gregari? – chiede alla Marzullo, dandosi una
risposta l’aspirante pretendente al titolo di campione del gruppo B – essere
con un fisico impeccabile e con la testa a posto (su questo ci sarebbe da
spenderci fiumi di parole). In una cosa non transigo, sono io il capitano e si
fa quello che dico. Tutti mi riconoscono un istinto vincente, unico. O così o
meglio che si accasino da Vincenzo Suero”.
I
giornalisti che seguono le vicende del gruppo B, gli presentano immediatamente
il conto con l’inevitabile domanda sulle recenti batoste prese dai vari
Massimone, Renato Ricci, Attilio Nocciolini e se andiamo ancora indietro la
lista diventa infinita.
Alessandro Ciacci |
“Come
atleta – spiega Maurino - non ha
ancora raggiunto la piena maturità, quindi sono ancora in una fase di crescita
naturale e fisiologico. Fin dove posso arrivare?
Non lo so. Posso solo dire che tante volte mi stupisco da solo di quanto faccio
presto a migliorare così in fretta e quindi nessuno pensi che sia in crisi. Non
dovrò intervenire tanto per fare il fenomeno”.
Alessandro
Ciacci,
allenatore, manager di Maurino aggiunge il suo commento: “Le attuali sconfitte del mio allievo – dice
- non credo siano un fattore limitante, è più un discorso di preparazione. Ma
credo che quest’anno si vincerà il campionato del gruppo B senza problemi”.
Rossano Scaccini
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L’innominato
è un personaggio di fantasia.
mercoledì 24 gennaio 2018
L’INSIDER TRADING A SPESE DELLA CURCUMA ON LINE – L’INNOMINATO SCAPPA NEI PARADISI FISCALI CON IL MALLOPPO ACCUMULATO IN QUESTI POCHI MESI E A SUERO NON LASCIA DEBITI, MA NEANCHE I SOLDI ACCANTONATI PER LA SOSPIRATA VACANZE ALLE CANARIE CHE SE LA VORRA’ FARE DOVRA SBORSARE QUATTRINI PROPRI.
Una confezione della Curcuma on-line |
“Che
si tratti di azioni in Borsa o della curcuma on-line, se l’informazione
rilevante decisiva per il prezzo è accessibile solo a pochi, crollano le
fondamenta stesse del mercato”.
Sono
parole di Gheghe”, uno degli ultimi
acquisti a gratis fatti dal Gruppo ciclistico castiglionese, che come dice il
buon Massimiliano Salvini: “Si
prende di tutto”, ma questo individuo qui, però, per la maggior parte di noi, a
prescindere dai gruppi di appartenenza: B, o i credenti campioni, passando al reparto
geriatrico, nessuno proprio lo sopporta. Antipatico, saccente e qualcuno spera
che abbia almeno le corna, e questa possibilità è data in forte crescita. Da
questa eventualità auspicabile per alcuni è nato il soprannome così audace.
Gheghe
sta spiegando cosa aveva sentito in televisione, durante l’edizione di prima
mattina di un telegiornale nazionale, prima di salire in bici e raggiungere il luogo
del ritrovo. Lo scandalo dell’azienda Curcuma on-line di Castiglione della
Pescaia e della sparizione dell’innominato, dato già ben nascosto in qualche
paradiso fiscale, ormai lo conoscevano in Italia e nel mondo.
Renato Ricci e Loris Topini non avevano acceso la tv di mattina. Anzi, Loris, quando si
mette davanti a quell’elettrodomestico, guarda solo “Forum” e Gheo&Gheo”. A
Renato invece toccano solo i cartoni.
Comunque,
delle acrobazie borsistiche della “Curcuma on-line”, proprio non interessa
assolutamente niente a nessuno dei due, ma Loris
Topini per fa intendere che lui è di quelli svegli, perde subito la
pazienza e sentenzia con una domanda ad effetto per Gheghe: “Ma che avrebbe fatto quel balordo dell’innominato?” Ma prima di cedergli la
parola, aggiunge: “Gli è bastata poco più di una settimana ed ha fatto casino anche a Piazza Affari? Ci
farà passare da pellai a noi castiglionesi in tutto il mondo”.
Apparentemente
spaesato, ma l’argomento Loris lo aveva centrato a pieno.
Gheghe però non perde
l’occasione di salire in cattedra e si spinge avanti con le spiegazioni,
facendo dei paragoni, prendendola parecchio alla larga: “Ipotizziamo – dice fissando
Renato Ricci, reduce da un volo
a terra nell’allenamento di domenica scorsa gli giravano altamente e voleva
solo partire con la bici per capire le sue reali condizioni fisiche - che la
competente amministrazione comunale di uno sperduto Comune d’Italia individui
delle zone del proprio territorio da destinarsi a espansione abitativa oppure
di insediamento commerciale, artigianale o industriale. La procedura culmina
nel mutamento della destinazione di alcuni terreni, da agricola in edificabile.
Quei terreni aumentano il proprio valore e per i proprietari si affaccia la
prospettiva di poterli vendere a un prezzo assai superiore a quello ottenibile
prima del mutamento di destinazione”.
Se
a Loris Topini fino a quel momento
la situazione sembrava facile da inquadrare, tutto di un tratto gli è apparsa
misteriosa. A Renato Ricci,
dell’innominato, del Suero in veste di imprenditore, importava meno di niente,
ma mancavano ancora 10 minuti alle 9:00 e non si erano materializzati Attilio Nocciolini, Maurino e Massimone,
non era educato partire da solo e doveva reggere la parte, soprattutto per non passare da
maleducato. Decise di adottare una tattica ormai collaudata in tante occasioni, far finta di ascoltare e chissà forse pensava già alla calcina che
avrebbe murato nel pomeriggio.
Gheghe va avanti con
il raffronto iniziato, diventando sempre più noioso: “Ipotizziamo ancora –
aggiunge fissando sempre Renato Ricci
- che in prossimità della pubblicazione dei provvedimenti dai quali dipende il
mutamento della destinazione dei terreni, qualcuno all’interno
dell’amministrazione confidi a un amico imprenditore della procedura in atto
dandogli per certa la sua positiva conclusione”.
Fino
a quel momento Renato Ricci aveva
annuito per ben otto volte e il Topini
Loris sbadigliato senza mettersi la mano davanti almeno quattro e chiudendo
sempre la fase con un sospiro molto drammaticamente annoiato e rumoroso.
Gheghe non si perde
d’animo e va avanti con una domanda: “Secondo te, l’imprenditore che fa?”
Lo
chiede a Loris, puntandogli il dito
contro, che non aspetta nemmeno un secondo per rispondergli: “Faccia quello che
vuole, ma a me di tutta questa storia comincio già ad essere bello che stufo e
sono educato la risposta che ti dovrei dare avrebbe al suo interno un qualcosa
che prevede una frase dove sono previste le palle e le piene”.
Gheghe non si lascia
intimorire e mette di nuovo gli occhi su Renato
Ricci e continua con l’affermare sempre più accalorato la sua tesi:
“L’imprenditore si reca dai proprietari
dei terreni offrendo loro di acquistarli. Costoro, ignari del reale valore,
vendono a un prezzo modico consentendo all’imprenditore di realizzare un
guadagno che, se avessero aspettato un pò, avrebbero potuto conseguire loro
stessi. Senza l’asimmetria informativa, l’imprenditore non avrebbe mai potuto
realizzare il guadagno perché i proprietari si sarebbero guardati bene dal
vendere i propri terreni a quel prezzo”.
La
saggezza di Renato Ricci trae le
conclusioni, mettendo ko Gheghe e
facendo un figurone davanti a un nutrito gruppo di ciclisti che si è finalmente
composto.
“Ti
dico io che è successo - gli risponde a brutto muso Renato . Quel farabutto dell’innominato
ha prima acquistato tutte le azioni che aveva Vincenzo Suero e quando in Borsa ha visto il suo capitale prendere guadagni stratosferici, ha venduto tutto e la Curcuma on-line non sarà più collegata a Castiglione della Pescaia. Una bella speculazione. Ha tutti i quattrini nei suoi conti
correnti e si è levato di torno o meglio dal lato b. A Vincenzo Suero, gli è
andata di lusso, non ha debiti, ma se vorrà andare in villeggiatura alle
Canarie dovrà risparmiare e lo potrà fare con i soldi della sua pensione”.
Gheghe, ma anche Attilio Nocciolini, Maurino, Massimone,
Aladino Ferretti tipografo e anche alcuni del gruppo A, restano increduli
da quella tesi, che sembra la verità vera.
“Una
cosa ve la voglio proprio dire – conclude il discorso Renato Ricci – a me questo innominato mi stava proprio indigesto e
anche sopra a due cose rotonde che ho qui davanti. Sono felice che non ne
sentiremo più parlare”.
Vincenzo Suero ex socio dell'innominato |
E’
la volta di Loris Topini a mettere
la parola fine alla vicenda con un commento che passerà alla storia: “Vincenzo Suero può ritenersi contento
di non aver rimesso soldi in questa strana storia. Dobbiamo portarlo ad
allenarsi con noi. Si divertirà di sicuro. Vincerà il campionato del gruppo B.
Con Maurino come sfidante potrei vincere pure io con qualsiasi tipo di bicicletta”.
Tutto
è bene ciò che finisce bene e la curcuma on-line ha finito di esistere.
Rossano
Scaccini
©Riproduzione
riservata
L’innominato
e Gheghe sono personaggi di fantasia. Gli altri e i luoghi sono veri ed
utilizzati per rafforzare la storia.
lunedì 22 gennaio 2018
La CURCUMA ON LINE DELL’INNOMINATO & VINCENZO SUERO APPRODA IN BORSA
In
un mercato come quello della curcuma, egemonizzato dai colossi stranieri,
specialmente cinesi e coreani, c’è un marchio tutto italiano che è riuscito a
farsi strada fino a diventare leader in Italia e uno dei brand di riferimento
in Europa nel difficile settore della curcuma. Proprio così, è la Curcuma
on-line, lanciata da Castiglione della Pescaia nel 2017 e adesso i due
titolari, l’innominato e Vincenzo Suero, compiono un ulteriore passo
in avanti e sbarcano in Borsa, quotandosi a Piazza Affari.
“Come
Curcuma on-line – rivela l’innominato
- per accelerare il processo di crescita sui mercati europei, sviluppare il
prodotto ed espandere i canali di vendita, oltre alle nostre capacità imprenditoriali,
ci affideremo alla sfacciata fortuna che fin qui non ci ha mai tradito”.
Ma
davvero è tutta qui la forma del successo dei due imprenditori castiglionesi?
Di sicuro c’è dell’altro.
I
due amministratori delegati hanno fatto sapere che: “con l’apertura del
capitale al mercato, Curcuma on-line, compie un passaggio significativo nel
percorso di sviluppo, caratterizzato da grande attenzione ai bisogni del
consumatore e agli sviluppi tecnologici”.
“Utilizzeremo
i fondi apportati da Curcuma on-line – concludono - per rafforzare la
leadership e ampliare la presenza internazionale. Incrementeremo la nostra
penetrazione nei canali distributivi sia tradizionali che online, per lo
sviluppo di nuovi prodotti, anche attraverso operazioni di acquisizione, così
da raggiungere un posizionamento che possa essere di interesse per una platea
sempre più ampia di investitori, ma anche se siamo democratici, comanderemo
sempre noi due”.
Rossano
Scaccini
©Riproduzione
riservata
L’innominato
è un personaggio di fantasia. Gli altri e i luoghi sono veri ed utilizzati per
rafforzare la storia.
domenica 21 gennaio 2018
MAURINO BATTE AL RIENTRO DI NUOVO VINCENZO SUERO IN VOLATA SENZA NESSUNA DISCUSSIONE LO METTE DIETRO AL TORRIONE DI VIGNA MURATA
Maurino |
“M’ispiro
a Cipollini e Petacchi, sto formando una squadra che sarà tutta per me: prima
saltavo da una ruota all’altra ma saranno dolori per il mio sfidante”.
Sono state le prime parole pronunciate da Maurino, che ieri, sabato
20 gennaio ha vinto alla grande al suo rientro, dopo una fastidiosa influenza, una tiratissima volata.
Vincenzo Suero |
Sul traguardo di Vigna murata il burianese centra la sua seconda vittoria in carriera, la prima risaliva a un
paio di settimane fa, sconfiggendo Vincenzo
Suero, il suo acerrimo avversario di sempre. Dietro a loro, noi, quelli che
si porta a spasso la bicicletta.
“Costruendo
un team mio ha portato a un cambio nel modo di fare le volate. Prima non avevo
un treno, quindi m’ispiravo a McEwen, un mago a saltare da una ruota all’altra.
Adesso è diverso perché finalmente ho un treno ed è questo che mi ha motivato
nella decisione di accettare la leadership di una parte dei ciclisti del gruppo
B. Ora guardo tutte le sere alla televisione le volate di due incredibili
maestri, Cipollini e Petacchi, che con l’aiuto dei loro treni hanno fatto la
storia. Volate lineari, pulite, corrette, che hanno segnato un’epoca. Ieri sera
però ho dovuto litigare con mia moglie che voleva vedere Maria de Filippi, ma questa è un'altra storia”.
Alessandro Ciacci, il manager di Maurino |
Maurino spiega anche il
suo rapporto con Alessandro Ciacci, il nuovo manager: “Non fa solo il manager Alessandro,
lui mi ha fatto capire che prima avrei avuto 4 possibilità su 10 di arrivare a
fare una buona volata, a giocarmi la vittoria. Ora ne avrò 9 su 10 e dopo che
ieri ho battuto agilmente Vincenzo Suero
ho capito di essere sulla giusta strada”
Non
rivela ancora chi comporrà il suo treno e chi ha ingaggiato per le prime prove
del campionato riservato a quelli del
gruppo B ma da indiscrezioni sembra che ci saranno di sicuro Stefano Giommoni e Roberto Seghi, ma la campagna acquisti è ancora in corso.
gruppo B ma da indiscrezioni sembra che ci saranno di sicuro Stefano Giommoni e Roberto Seghi, ma la campagna acquisti è ancora in corso.
Stefano Giommoni |
Maurino ha cambiato tipo di allenamento e lo ammette senza girarci attorno e lancia un preciso messaggio agli avversari, che al momento è solo uno, Vincenzo Suero: “In inverno ho lavorato molto meno sulla resistenza. L’anno scorso avevo esagerato. Ho fatto più qualità, lavori brevi ad alta intensità. Dopo che la scorsa settimana sono dovuto stare fermo per un’influenza, preparo il Campionato del gruppo B”.
Roberto Seghi |
A
giorni si conosceranno i nuovi arrivi nel team di Maurino. In quello di Vincezo Suero sarà un discorso diverso.
Il regolamento del Campionato prevede che ci siano parametri da rispettare e
sembra che per l’avversario del burianese siano in serbo sorprese che lo
penalizzeranno e dovrà sudare le proverbiali sette camicie.
Rossano
Scaccini
©Riproduzione
riservata
Oggi,
domenica ho avuto paura del brutto tempo e un so andato in bicicletta, ma ho
creato questa nuova puntata di una storia tutta inventata ambientato all’interno
del Gruppo ciclistico castiglionese e hinterland. Ci sono dei co-protagonisti
reali, che danno forza alle vicende, ma si fa per ridere. Questa nuova
avventura ha una media di 300 affezionati lettori ogni volta che esce una nuova
puntata sul mio blog.
LA CURCUMA ON-LINE DELL’INNOMINATO E DI SUERO S’IMPARENTA CON IL MONDO DEL CIOCCOLATO IN AMERICA
La
conferma ufficiale arriva dopo settimane di indiscrezioni. La curcuma on-line
dell’innominato e di Vincenzo Suero ha acquisito un business
dolciario statunitense di un’importante azienda, battendo la controfferte di
prestigiose multinazionali. Brend, stabilimenti e tutto il business saranno di
proprietà dei due quasi ex ciclisti. L’innominato
è in procinto di squalifica a vita per doping. Suero,
anche lui ha qualche problema che fa discutere per colpa dell sua bici, definita strana
nell’ambiente, soprattutto nel gruppo B, guardata con sospetto da Massimone, Renato Ricci e Loris Topini.
Tornando
alla notizia di alta finanza, il curcuma on-line sta per diventare un colosso
fra i produttori al mondo, assimilandosi al settore del cioccolato.
“Garantiremo
una gamma sostanzialmente più ampia di prodotti di alta qualità per i
consumatori di curcuma, cioccolato e prodotti stagionali da ricorrenza – ha
detto in conferenza stampa tenuta questa mattina, domenica 21 gennaio alle 8:00 in una piazza dal’innominato - per
noi, oltre a nuove entusiasmanti opportunità di crescita nel più grande mercato
dolciario del mondo, arriveranno tanti dollari, che ci permetteranno di fare lussuose vacanze alla Canarie già programmate e le vivremo in suite di alberghi di super lusso invece che in appartamento con
angolo cottura come avevamo già prenotato e ieri già disdetto”.
La
curcuma on-line by innominato & Suero ha fatto il grande salto sul mercato
americano, costituendo un business che supera una cifra importante che per
ragioni fiscali non comunicano alla stampa.
“Il
nostro impegno nel trasferire valore ai consumatori e ai clienti nordamericani
– s’intromette Vincenzo Suero nell’annuncio fatto di buon ora - sarà ulteriormente
rafforzato dall’arrivo nel nostro borsellino, grazie a questo nuovo brand così ben variegato
di tanti soldi e a novembre andremo a goderceli alle Canarie”.
Suero, accortosi
della gaffe, con la frase appena pronunciata, poco da manager e più da
imprenditore alle prime armi, ha lasciato immediatamente il discorso venale
dell’operazione, ed ha salutato tutti i comuni mortali e infreddoliti presenti
sul posto.
Rossano Scaccini
©Riproduzione
riservata
L’innominato è un
personaggio di fantasia. Gli altri e i luoghi sono veri ed utilizzati per
rafforzare la storia.
Nella foto la
Curcuma by Suero & innominato, che presto sbarcherà oltre oceano con una confezione disegnata da un amico architetto.
sabato 20 gennaio 2018
L’ESCREZIONE
RENALE DELLA SOSTANZA FAVA, ARGOMENTO CHE FARÀ PARTE DELL’ARRINGA DIFENSIVA
DELL’INNOMINATO, È STATO SVISCERATO PER TUTTA LA DURATA DELL’ALLENAMENTO DI
SABATO 20 GENNAIO, DA PARTE DI MAURINO
L’innominato ha inviato una e-mail a Maurino, che a sua volta per sbaglio l'ha
condivisa sui social, e questo ha fatto scatenare un altro putiferio.
Piove
sul bagnato.
L’uomo
del momento per la vicenda doping da fave, ha mandato al suo fidato, la simulazione
di un grande giro, che ha inserito su Strava, il social network. L'allenamento
eseguito in tempi non sospetti, forse salvaguarderà la carriera, così si è letto nella didascalia, che doveva essere solo un messaggio fra i due, invece ha prodotto nuove indiscrezioni.
Francamente,
noi del gruppo B, non è che ci abbiamo capito niente in tutto questo cinguettio
mediatico fra i due big. Raggiunta la rotonda di Macchiascandona, nessuno dava molto seguito ai discorsi di Maurino, e l'attenzione si è riversata sulla definizione degli ingaggi messi a segno fra le due fazioni
del gruppo B, quella capeggiata da Vincenzo
Suero e l’altra ha come capitano Maurino.
Sembra,
tornando alla vicenda collegata al doping da fave, lo bisbigliano i più
maliziosi, ma soprattutto quelli che non hanno simpatico l’innominato, che quanto fatto trapelare da Maurino sia un aiuto alla strategia difensiva, e quindi da
prendere con le molle, ma in una vicenda in cui supposizioni e illazioni
non seguite da conferme ufficiali si sprecano, tutto remerebbe a favore del
socio di Vincenzo Suero.
L’innominato, nella prima settimana del
2018, come si ricorderanno i lettori più affezionati del mio blog, ha anche messo
assieme a Maurino, inforcando le loro biciclette circa1.000 km in 32 ore, e in una occasione raggiunto i
224,5 km in un giorno a quasi 38 di media.
Negli
ultimi giorni, Massimone, Attilio
Nocciolini, Renato Ricci e Aladino il tipografo, non hanno fatto a meno di rimarcare come in
realtà che questo tracciato virtuale, è
stato inserito nel dossier difensivo dell’innominato e sarà chiamato a
testimoniare per dargli più pubblicità lo stesso Maurino, già in
agitazione perché dovrà presentarsi davanti alla giuria di esperti che si è
stabilita non stop all’interno dell’officina Saletti.
“Stiamo
portando avanti un lavoro complesso – hanno detto Massimone e Renato Ricci - in cui la possibilità di un’anomala
escrezione renale della sostanza fava avrà il suo ruolo: ipotesi peraltro
paventata da subito dall’innominato,
ma questo potrebbe non essere l’unico fattore importante sul quale si punterà”.
“Il
mio auspicio – ha affermato Danilo
Saletti, presidente di tutti i gruppi - è che la questione si risolva prima dell’inizio
delle gare dove l’innominato è stato ingaggiato. Altrimenti sai che figura ci
facciamo noi della Castiglioense? Meglio non pensarci”.
Rossano
Scaccini
L’innominato
è un personaggio di fantasia. Gli altri e i luoghi sono veri ed utilizzati per
rafforzare la storia.
Nella
foto in primo piano Maurino
mercoledì 17 gennaio 2018
PER DANILO SALETTI, PRESIDENTE DI TUTTI I GRUPPI L’INNOMINATO DEVE CONTINUARE A CORRERE ANCHE PER I COLORI DI CASTIGLIONE DELLA PESCAIA - PER ADRIANO BONARINI INVECE VA FERMATO - MAURINO, AMICO STORICO DELL’INNOMINATO, LA PENSA A MODO SUO: “A LUI LE FAVE E SE A NOI CI CONTROLLANO QUANTA PASTASCIUTTA SI MANGIA CHE SUCCEDE?”
Ormai
il danno di immagine al Gruppo ciclistico castiglionese, ma soprattutto al
gruppo B, è stato compiuto.
La
stagione è cominciata con una grana, quella della positività dell’innominato alle sostanze “favose”, e la
soluzione è ben lontana dall’essere persino ipotizzata. Il risultato anomalo al
test antidoping e alle controanalisi effettuate ieri sera all’officina Saletti,
dopo che la notizia è stata divulgata da parte di fonti giornalistiche, nulla
si è mosso e all’orizzonte non si intravede qualcosa di costruttivo.
La
parola d’ordine di Danilo Saletti sembra sia: “Evitare il caos di un nuovo caso
tipo quello di Contador, che vinse il Tour 2010 dopo una positività al
clenbuterolo, poi sospeso, riammesso sub judice, vincitore del Giro 2011,
infine squalificato con cancellazione dei risultati”.
Le
squadra che compete per il titolo del gruppo B, va avanti con i suoi
allenamenti, sia di gruppo, sia in solitario.
Danilo
Saletti, ieri sera è uscito finalmente più allo scoperto: “Sto con l’innominato a tutto spiano. È innocente
fino a prova contraria, quindi è giusto che corra. Se nelle sedi opportune non
saprà dimostrare la totale estraneità al fatto, ne pagherà le conseguenze.
Questo vale per tutti, non solo per lui. L’unica cosa è che la giustizia
sportiva deve essere spiccia, veloce e questo l’ho manifestato proprio ieri
sera a Massimone e Renato Ricci, prima che si ritrovassero all’interno della
mia officina per le contro analisi e per cominciare a capire il futuro del
gruppo B”.
Parole
opposte sono quelle pronunciate del nuovo arrivato Adriano Bonarini: “Mi spiace
che i regolamenti non prevedano una sospensione in attesa del giudizio. Posso
anche credere alla buona fede dell’innominato,
ma ha superato dei limiti che prevedono una sanzione. Non possiamo più essere
permissivi. Ne va della credibilità del nostro sport e se è amico del
presidente e di Maurino non mi importa,
bisogna rispettare le regole”.
“Ho
imparato tutti i segreti dell’andare in bicicletta dall’innominato – rivela Maurino
– di mio ho aggiunto lo specchietto al velocipede, ma io di ste fave non è che
ci ho capito molto, ma allora a chi mangia troppa pastasciutta può capitare una
cosa analoga?”.
Dichiarazione
piuttosto invasiva quest’ultima rilasciata dall’atleta sceso da Buriano, ma poi
trova una via d’uscita diplomatica: “Per il bene del ciclismo, mi auguro che l’innominato chiarisca tutto. Qui
entrano in gioco i principi che il team, ma soprattutto quelli del gruppo B, che
si è dato nel recente passato e da dove lui è partito per diventare famoso. Ci sono dei valori etici di riferimento, che non
avrebbero neanche bisogno di discussione”.
Se non gli ha suggerito nessuno questa frase, Maurino potrebbe scendere in politica.
Rossano
Scaccini
©Riproduzione
riservata
L’innominato
è un personaggio di fantasia. Gli altri e i luoghi sono veri ed utilizzati per
rafforzare la storia.
Nella
foto: Danilo Saletti, presidente di tutti i gruppi, mentre legge un suo
comunicato stampa.
martedì 16 gennaio 2018
DOSI MASSICCE DI FAVE NELLE URINE POTREBBERO FAR SQUALIFICARE L’INNOMINATO – UNA COMMISSIONE DI PERITI STASERA ALL’INTERNO DELL’OFFICINA SALAETTI ESEGUIRA’ LE CONTROANALISI – PER IL GRUPPO B SONO STATI NOMINATI COME ESPERTI MASSIMONE E RENATO RICCI
Allora
è vero, me lo avevano detto. Quelli del gruppo B, gli allenamenti
infrasettimanali sono tutti mirati ad affinare il modo di andare in bicicletta,
per l’esattezza come portare a spasso il velocipede.
Questa
è la prima constatazione che ho potuto verificare stamani, martedì 16 gennaio,
ma la seconda cosa che è emersa mi ha proprio spiazzato.
La
notizia è arrivata a pochi istanti della partenza del primo allenamento settimanale. Sembra,
il condizionale è fortemente d’obbligo, ma già in molti la danno per sicura,
anche lo stesso Danilo Saletti, presidente di tutti i gruppi, che l’innominato sia stato obbligato a
smettere di andare bicicletta. Sembrerebbe, da un controllo a sorpresa, sia stato
trovato positivo ad un prodotto dopante: “le fave”.
L’atleta apparentemente, per chi lo ha visto, sembra invocare la buona fede, ma al raduno del martedì è partito subito un
coro unanime, e a cantare la stessa sentenza erano: Massimone, Attilio Nocciolini, Renato Ricci, Aladino tipografo Ferretti
e Loris Topini, tutti invocavano la squalifica.
“Se
non lo cacciamo stavolta – ha detto uno dei più fondamentalisti e intransigenti,
siamo ridicoli. Quello che è successo mi dispiace molto, ma è un fatto brutto per tutto il nostro sport, ma soprattutto per noi del gruppo B che
abbiamo fatto conoscere l’innominato nel mondo e adesso ci fa avere un’immagine molto negativa del ciclismo castiglionese.
Stiamo costruendo con tanta fatica - rivelano i ciclisti prima del lungo allenamento - questa doverosa popolarità, allenandoci
incondizionatamente e non ce la faremo distruggere da uno che mangia dosi massicce di fave”.
“Bisogna
essere esemplari – sostiene uno dei nemici storici dell’innominato – sul modo di trattare
il problema. Sono stupito che, senza una fuga di notizie, uscite per sbaglio da una bocca di un
reporter, il caso sarebbe passato sotto silenzio. Attendiamo le controanalisi
che si terranno in serata all’officina Saletti e se è in torto chiediamo subito
la radiazione dell'innominato”.
Loris
Topini ha sostenuto la seguente tesi: “Il ciclismo, quello praticato dal gruppo
B, manca di trasparenza e rischia di morire se non verranno adottate delle
misure idonee”.
“Quello
che mi fa paura – ha aggiunto l’atleta 82enne che stamani ha mostrato una gran
condizione con il suo “Bosch”, ha tenuto tranquillamente i 32 km/h di media - è
proprio questo. La commissione interna ha tutti i mezzi per fare luce su questa
storia? Penso di sì. I periti? Noi abbiamo nominato Massimone e Renato Ricci. Loro sono in grado di stabilire da cosa sia derivato questo tasso elevato
di “fave” nelle urine”.
I
più saggi, che fino a quel momento erano stati in silenzio hanno affermato, basandosi sulla giurisprudenza in materia, che i corridori presi con un alto percentuale
di “fave” sono stati condannati.
“Spero
ci sia un’indagine indipendente – ha aggiunto il suo contributo disinteressato
alla discussione Vincenzo Suero,
socio dell’innominato e co-fondatore del Curcuma online - davanti alla quale dovrà dare le sue spiegazioni l’innominato. Questo deve servire per
avere un quadro completo e un verdetto inappellabile, ma non mi nascondo dietro
a facile demagogie, pure io mi chiedo: perché aveva tutta queste “fave” in
corpo? Chissà? Mi spiace che i regolamenti non prevedano una squalifica
temporanea in attesa dell’esito, però dobbiamo dare il buon esempio, ormai
tutta Italia e anche fuori dallo stivale seguono le nostre vicende, quelle del
gruppovB”.
“Non
possiamo più essere permissivi – ha detto in modo lapidario Attilio Nocciolini . e sarebbe
catastrofico per tutto il movimento se l’innominato
potesse correre le prove del campionato del gruppo B e poi venisse squalificato retroattivamente”.
Danilo Saletti, presidente di
tutti i gruppi della Castiglionese è
cauto, presentatosi al raduno del martedì mattina con la scusa di invitare
tutti a una presentazione di poltrone, ha paura anche di un altro fatto. Se l’innominato alla fine fosse assolto,
di sicuro chiederà un risarcimento danni. La pressione finanziaria è molto
forte e questo fa pensare ad un’inevitabile soluzione all’italiana.
“Ma
se a lui piace mangiare le fave – ha detto Danilo Saletti ai suoi più stretti
collaboratori, lasciamolo stare. Tanto fave o non fave, un va neanche a
pintarlo”
©Riproduzione
riservata
L’innominato
è un personaggio di fantasia, gli altri sono veri, ma la storia è tutta di
fantasia.
Nella foto Loris Topini fermo ad aspettare il gruppo che stamani proprio non arrivava mai.