mercoledì 31 gennaio 2018

GOSSIP E CONTROGOSSIP SULLE BICICLETTE DOPATE DI SUERO E DI ROSSANO IL GIORNALISTA

Le ruote di Vincenzo Suero e di Rossano il giornalista, sono il giallo del momento fra i ciclisti che sono intenzionati a prendere parte al campionato del gruppo B.
Indiscrezioni giornalistiche, danno per certo una sorta di patteggiamento per uscire dalla situazione di difficoltà dopo le accuse di doping lanciate da Maurino.
Immediata è arrivata la smentita dei due atleti finiti nel tritacarne mediatico, che in un comunicato stampa congiunto hanno dichiarato "fantasiosa" il pettegolezzo ciclistico.
Però i dubbi sul futuro di Vincenzo Suero, il più forte ciclista del gruppo B e le sue ruote alimentate con l’aiuto dei raggi solari, restano. E sono dubbi che riguardano anche Rossano il giornalista, anche se lui è quello meno potente dei due e decisamente innocuo per la scalata al vertice del campionato.
Maurino spera sfacciatamente in una squalifica di entrambi, con tanto di revoca del cartellino da parte di Danilo Saletti, presidente di tutti i gruppi, che ha voluto far conoscere il suo pensiero tramite una dichiarazione rilasciata in un’improvvisata conferenza stampa tenutasi all’alba del 31 gennaio, ultimo giorno di caccia al cinghiale, dove era atteso.
"Brutto giorno per il ciclismo – ha detto Danilo Saletti prima di dedicarsi alla ricerca degli ultimi ungulati della stagione venatoria in corso -  sia per Vincenzo Suero e per Rossano il giornalista, le loro future prestazioni agonistiche resteranno indelebilmente macchiate da questa vicenda ".
Secondo i rumors, Vincenzo Suero e Rossano il giornalista avrebbero accarezzato l'idea di sottoporre le rispettive biciclette a un test in laboratorio per verificare se davvero tutto quanto si sta dicendo sulla vicenda abbia qualche riscontro.
Sempre il chiacchiericcio di bassa lega, allude però che questa eventualità sia stata scartata dai due. Infatti, se venisse fuori qualcosa, anche di poco conto, significherebbe darla vinta su tutta la linea a Maurino, con gli aggravanti della situazione.
Vi terrò informati
Rossano Scaccini
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Si fa per ride gente, ma la cosa comincia a preoccuparmi. Già una decina mi hanno scritto in privato su whatsapp per avere informazioni in merito alle ruote che si alimentano di raggi solari.


lunedì 29 gennaio 2018

MAURINO DA SPETTATORE DELLA CORSA DI DOMENICA 28 GENNAIO AL BOZZONE, SCOPERTA LA MEDIA DELLA GARA, HA AFFERMATO: "LA PROSSIMA CORSA MI ISCRIVO, I 41 LI REGGO TRANQUILLAMENTE”. MA PRIMA SCORRETTEZZE E BATTUTE SACRILEGHE

Ormai la spaccatura con Maurino e la sua squadra, ancora non compiuta, è fatta. Ieri, domenica 28 gennaio, l’atleta sceso da Buriano, ha messo in giro, e lo ha iniziato a fare durante l’allenamento, una voce del tutto priva di fondamento.
“Anche Rossano il giornalista ha le ruote come quelle di Vincenzo Suero. Sono predisposte per prendere l'energia sprigionata dai raggi solari e le trasformano in watt. Non ci sono altre spiegazioni per la sua folle andatura. Anche oggi un riesco a stargli dietro”.
Maurino ha espresso questa eventualità ad Attilio Nocciolini, amico mio storico, che arrivati a Castiglione me l’ha rivelata.
Personalmente ho immediatamente avvisato Danilo Saletti, presidente di tutti i gruppi, che avrei provveduto ad effettuare una mia rimostranza alla società. Quando si affermano certe cose o si ha la certezza di quanto si dice o se ne paga le conseguenze.
Poi, subito dopo ho convocato: Massimone, Renato Ricci e Loris Topini. Riunione davanti ad un piatto di lasagne. Li ho messi al corrente della situazione.
“Martedì lo sistemo io quel bischero”. Ha esordito Renato Ricci, che subito a ruota riceve l’approvazione di Loris Topini: “Quello invece di partecipare al campionato del gruppo B, sarebbe meglio se va a fare l’uncinetto, magari stando seduto su di una panchina lungomare con una badante peruviana accanto che gli regge il gomitolo”.
Massimone il più drastico: “Dobbiamo stroncarlo tutti i giorni con allenamenti massacranti. Gli facciamo passare la voglia di venirsi ad allenare con quelli del gruppo B”.
Della serie piove sul bagnato. Sempre ieri, arrivati al Bozzone dove era in corso una gara ciclistica, Maurino, vista la volata ha chiesto al giudice della corsa se poteva conoscere la media in cui hanno percorso i circa 60 km. Quando ha saputo che si aggirava sui 41 km/h, ha spiazzato tutti i presenti con la sua dichiarazione: La prossima corsa mi iscrivo, i 41 li reggo”.
Quando si dice che non c’è più religione è proprio vero.
Rossano Scaccini
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Oh. Si fa per ride gente, ma grazie per seguirmi. Siamo davvero tanti a stare dietro a quelli del campionato del gruppo B.

sabato 27 gennaio 2018

MAURINO CERCA L’ACCORDO CON VINCENZO SUERO PER ARRIVARE AL CAMPIONATO DEL GRUPPO B SENZA SCANNARSI E RIVELA COSA GLI E’ STATO CHIESTO PER ENTRARE NELLA SUA SQUADRA: “DUE POMERIGGI AL MESE IN UN CLUB PRIVÉ CON TANTO DI BUNGA-BUNGA E CHAMPAGNE ED ESCORT COME SE PIOVESSE”. POI CHIEDE A SUERO LUMI SU UNA VICENDA: “MA SECONDO TE LA FORD LE FABBRICA SEMPRE LE ESCORT?”

Suero e Maurino gli sfidanti al campionato del gruppo B

Come il patto del Nazzareno, stamattina Maurino e Vincenzo Suero hanno sancito un accordo per arrivare con tranquillità all’inizio del campionato del gruppo B.
Dietro a questa combine c’è dell’altro, e avendo sentito con le mie orecchie l’accaduto, ve lo svelo immediatamente.
Galeotta è la noiosissima strada provinciale di Barbaruta. Dopo aver tirato alla folle velocità di 22 km/h e il gruppo si era sfilacciato, decido, raggiunta la prima curva, lasciata la strada provinciale Castiglioense, di mettermi infondo al plotone.
Nell’ultimo rettilineo, prima di riprendere per un breve tratto la statale Aurelia, mi trovo davanti Maurino e Vincenzo Suero che pedalano stando uno accanto all’altro, gli altri sono una ventina di metri avanti.
I due non si accorgono che sono dietro e vanno avanti con le chiacchiere, ma mi rendo immediatamente conto che non stavano facendo gossip, era in corso una vera e propria spartizione pre-campionato. Sto per gridare allo scandalo, ma mi trattengo e ascolto tutto. Quello che le mie orecchie sentono a dir poco è solo scandaloso.
Ecco la cronaca.
Maurino: “Lo sai che per venire nella mia squadra Attilio Nocciolini, Rossano il giornalista, Aladino il tipografo, ma soprattutto Renato Ricci, Massimone e il Loris Topini ieri mi hanno chiesto di aggiungere al loro ingaggio, già molto oneroso, due pomeriggi al mese in un club privé con tanto bunga-bunga, champagne ed escort”. L’atleta sceso da Buriano con sguardo indagatore cerca un segno di commento di Vincenzo Suero, che non arriva e lui prosegue, facendogli una domanda: “Ma secondo te la Ford le fabbrica sempre le Escort?”.
Non ricevendo risposta, ma solo sguardi indagatori, Maurino torna a parlare dell’imminente ufficializzazione della sua squadra: “Se vogliono correre questi qui dovranno essere loro a supplicarmi di ingaggiarli e organizzare festini dove io sono l’ospite d’onore e pagare tutto quanto. Ci mancherebbe”.
Ancora Vincenzo Suero non spiccica parola e Maurino spiega cosa ha in mente: “Se te sei d’accordo oggi provo come vanno sia Attilio Nocciolini e Rosssano il giornalista, che mi sono arrivati davanti troppo spesso ultimamente. Li voglio testare e se come penso mi chiederanno di far parte della mia squadra e non della tua, voglio capire se sono dei bluff o delle belle realtà del ciclismo castiglionese. Poi gli altri scegli te, tanto vanno meglio di questi due. Voglio fare un’opera buona. Rimarrebbero senza ingaggio altrimenti”. Un animo davvero nobile.
Finalmente Vincenzo Suero apre bocca: “Fai un po’ come ti pare, tanto tutti sanno che il vero bluff sei te e non Attilio Nocciolini o Rossano il giornalista”.
Vedo Maurino che aumenta l’andatura e raggiunge Attilio Nocciolini. I due parlottano a bassa voce e poi l’uomo di via Montecristo sul cavalcavia della superstrada, equiparato ad un gran premio della montagna di seconda categoria, aumenta e dietro gli si accoda Maurino.
Che fare? Guardo Vincenzo Suero, mi fa cenno di sì con la testa e capisco, devo agire.
Raggiungo i due fuggitivi e con loro arriviamo alle Stiacciole, poi si decide di girare in direzione Grosseto. Una velocità tipica di quelle quando mancano pochi chilometri al traguardo in volata. In pochi minuti si arriva al bar di via dei Mille, dove le commesse commentano il nostro ingresso incredule. Una cosa l’abbiamo capita subito, non siamo fra quelli che hanno catturato la loro attenzione. Ci chiedono il perché non fossero con noi quello che beve il caffè d’orzo e quello che mangia la banana. Poi ci aggiungono  un carico da novanta. “Però – dice una delle bellissime donne presenti in quel momento dietro al bancone - c’è quello che vuole il caffe nella tazzina di vetro. A farmelo fare così, oltre a lui, me lo chiede la perpetua del prete”.
Capito che non siamo molto apprezzati dentro a quel locale, si riparte decidendo di percorrere la strada che costeggia il centro commerciale Aurelia antica e poi la Trappola, Marina e rientro alla base.
L’accordo, quello di tirare un chilometro ciascuno ai 32 km/h salta al secondo cambio. Maurino non lo rispetta, motivando che a tirare il capitano è esentato. Lo mando garbatamente dove deve andare e allora decido di farlo stancare. Attilio Nocciolini, uomo saggio e di grande esperienza, capisce cosa voglio fare e mi asseconda. Tiriamo io e lui. Nei venti chilometri che mancano al rientro a Castiglione della Pescaia.
Per farla corta, Grosseto – Marina mai meno dei 40 km/h, con punte attorno ai 45. Dietro di noi lo scialare di Maurino è talmente sfacciato che il vento prodotto era simile alla spinta dei watt aggiunti grazie ai raggi del sole  alle ruote di Vincenzo Suero.
Si entra dentro il paese, ci fermiamo davanti l’edicola, accanto alla farmacia. Scendo ad acquistare il periodico per mia mamma. Saluto Attilio Nocciolini, ma Maurino non riesce a pronunciare parola e lo liquida con un ciao mimato con la mano. Il fiatone è talmente alto che mi preoccupa. Lo guardo in faccia mentre arrotolo il settimanale e lo inserisco in una delle tre tasche dietro della maglia e sentenzio: “Non te ne avere a male Maurino, ma io con te un ci corro. Se l’ingaggio deve essere niente, allora niente per niente, vado con Vincenzo Suero, almeno sono nella squadra di quello che vince”.
Rossano Scaccini
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L’allenamento è vero, un po’ meno, ma non poi più tanto, le vicende narrate.
Nella foto: Vincnezo Suero e Maurino


venerdì 26 gennaio 2018

MAURINO INGAGGIA MARCELLO MAZZETTI CHE GLI FARA’ DA DISEGNATORE DELLE TRAIETTORIE IN DISCESA E HA PAROLE INFUOCATE VERSO VINCENZO SUERO: “ANDAVO A 50 ALL'ORA MARTEDÌ DIETRO A LUI SALIVAMO LA DRITTA DEL MADONNINO CHE PORTA AL BIVIO PER MONTEMASSI-RIBOLLA, MA NON RIUSCIVO AD AVVICINARMI. ERA QUALCOSA DI INCREDIBILE"

Suero e Mazzetti avversari al campionato del gruppo B
Maurino c’è riuscito. Ha ingaggiato il discesista che gli mancava. Marcello Mazzetti sarà un suo fidato gregario che avrà il compito di disegnargli le traiettorie delle discese, quelle più tecniche, praticamente tutte, e lo porterà agilmente in pianura.
L’atleta grossetano ha ricevuto il nulla osta dal presidente della sua società e prenderà parte al campionato del gruppo B, che sta per iniziare. Nei prossimi giorni sarà presentato il logo della manifestazione, le squadre che parteciperanno le date e i percorsi delle gare.
“Sono contento che Marcello Mazzetti abbia accettato la mia richiesta senza nessuna pretesa - puntualizza subito Maurino con una certa vena polemica che si manifesta con il proseguo della frase - e non come hanno fatto gli altri che vogliono prima cene, colazioni e qualche merenda in cambio e in anticipo per sacrificarsi alle esigenze di un amico. Marcello Mazzetti è un vero signore e non un mercenario”.
Poi arriva la frase che tutti si aspettano.
“Su di lui – afferma compiaciuto Maurino - ci stava lavorando anche il mio avversario Vincenzo Suero, ma la sua situazione, con una bicicletta in fase di verifica, mi ha aiutato di sicuro a far approdare Marcello Mazzetti dalla mia parte”.
Il burianese aspirante al titolo del gruppo B, non si risparmia e spara a zero sull’eventuale manipolazione meccanica della bicicletta fatta fare appositamente e non a sua insaputa dal Vincenzo Suero, ma allo stesso tempo, molto diplomaticamente, Maurino in modo astuto fa sapere che non poteva immaginarsi un tentativo di inganno con un marchingegno che sfrutta i watt prodotti dai raggi solari, quando si imbattono sulle ruote: “Non pensavo che Vincenzo Suero arrivasse a giocare così sporco. Lui è un uomo simbolo di un ciclismo locale. Adesso aspetto di conoscere se Danilo Saletti, presidente di tutti i gruppi, lo sospenderà almeno fino alla decisione dei probiviri. Così almeno domenica non ingannerà nessuno. Vuole gareggiare al Bozzone. Se mi accorgo che non verrà fatto niente andrò personalmente sul luogo del ritrovo a distribuire volantini per far conoscere ai pochi che ormai non lo sanno, cosa sta accadendo”.
Troupe televisive, giornalisti di tutte le testate stamani, venerdì hanno cercato Vincenzo Suero per una dichiarazione, che ha rilasciato nel piazzale davanti casa. "È qualcosa di assurdo - ha detto – le mie prestazioni ciclistiche sono il frutto di duro lavoro. Non ho mai avuto sensori nelle ruote della mia bici".
Volto tirato per lo stress mediatico che sta vivendo, Vincenzo Suero ha per qualche minuto convinto tutti i professionisti dell’informazione, ma poi ci ha pensato Maurino a insinuare nuovamente dubbi.
"Andavo a 50 all'ora martedì dietro a Suero – rivela – salendo la dritta del Madonnino che porta al bivio per Montemassi-Ribolla, ma non riuscivo ad avvicinarmi. Era qualcosa di incredibile".
Il battibecco mediatico fra Vincenzo Suero e Maurino prosegue con la risposta dell’incriminato: "È qualcosa di assurdo. I miei allenamenti, la mia attuale preparazione molto elevata, sono il frutto di duro lavoro".
Nell’ambiente del Gruppo ciclistico castiglionese invece si vocifera che Vincenzo Suero abbia delle ruote sviluppate di recente da un’azienda di ingegneria meccanica dove lavorano amici suoi e per lui hanno coniato dei microscopici microchip che  applicati sapientemente sulle ruote, non visibili da fuori, rende possibile l'aumento del rendimento del 20%.
Rossano Scaccini
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Storia tutta di fantasia, si fa per scherzare, ma i personaggi sono reali


giovedì 25 gennaio 2018

MAURINO DOPO LE RECENTI BATOSTE HA DICHIARATO: "COME ATLETA NON HO ANCORA RAGGIUNTO LA PIENA MATURITÀ, QUINDI SONO IN UNA FASE DI CRESCITA NATURALE. IL TOP FISIOLOGICO E' IMMINENTE"

Maurino
Si sta componendo la squadra di Maurino per il campionato del gruppo B. Una serie di piccoli capolavori di ciclomercato li sta mettendo a segno l’atleta sceso da Buriano, anche se purtroppo per lui è ancora lontana la condizione per poter battere alla fine dell’anno Vincenzo Suero, dato per favorito.
“Sto contattando personalmente tutti quelli che secondo me possono aiutarmi durante tutta la stagione – rivela Maurino – ad oggi ho già ingaggiato una serie di gregari di seconda e terza fascia (di sicuro faccio parte della terza ndr), posso già dire che hanno firmato per me un pre-ingaggio: Loris Topini, Stefano Giommoni, Roberto Seghi e Rossano Scaccini. Mi hanno detto che nei prossimi giorni ufficializzeranno le loro richieste. Faranno parte del loro ingaggio: almeno due cene, altrettante merende e una serie di colazioni durante gli allenamenti pagati dal sottoscritto, che sta già cercando uno sponsor per far fronte a queste richieste”.
Vincenzo Suero
Per Suero sarà un campionato tutto in salita e non per il tracciato delle gare, che in questo caso lo vedrebbe perdente in quanto se la strada sale lui perde di potenza, nonostante che con la sua nuova sospetta bicicletta, abbia migliorato molto le prestazioni agonistiche.
Presto il velocipede del Suero verrà passato sotto i raggi dello scanner per debellare la diceria che le sue ruote contengono al loro interno speciali sensori capaci di attirare i raggi solari, trasformandoli in watt, senza produrre nessun rumore, avrebbe un aiuto dopante e  un motivo per non farlo gareggiare. .
Pensiamo positivo e dopo la conferma che tutto sarà a a norma, verrà accettata l’iscrizione dell’ex socio dell’innominato, scappato con i soldi della vendita del marchio Curcuma on-lene in uno dei paradisi fiscali.
Vincenzo Suero, essendo un atleta retrocesso dal gruppo di quelli che pensano di andare forte, avrà disponibile pochissimi gregari e tutti di terza fascia per poter affrontare il campionato del gruppo B.
Per lui, sembra che sia in procinto di firmare: Renato Ricci, Massimone e Aladino il Tipografo. Quest’ultimo solo se avrà la nomina a vice capitano.
Attilio Nocciolini
Tornando alla squadra di Maurino, già avanti con la scelta di chi portare dalla sua parte, dopo la sonante batosta che gli hanno impartito oggi, giovedì, Attilio Nocciolini e Massimone, trova il tempo di diramare un comunicato stampa dove fa il punto della situazione sulle modalità della scelta dei suoi fidati aiutanti.
“Per prima cosa – spiega Maurino -  cerco di  conoscere bene la persona. Siamo uomini prima che atleti. Bisogna creare un rapporto. Poi, con il sottoscritto non c’è da inventarsi molto perché sono un vincente, già so fare le cose a modo. Da corridore ho vinto tante prove del campionato del gruppo B, ma ho sempre fame di vittoria”.
“Cosa devono avere di particolare i miei gregari? – chiede alla Marzullo, dandosi una risposta l’aspirante pretendente al titolo di campione del gruppo B – essere con un fisico impeccabile e con la testa a posto (su questo ci sarebbe da spenderci fiumi di parole). In una cosa non transigo, sono io il capitano e si fa quello che dico. Tutti mi riconoscono un istinto vincente, unico. O così o meglio che si accasino da Vincenzo Suero”.
I giornalisti che seguono le vicende del gruppo B, gli presentano immediatamente il conto con l’inevitabile domanda sulle recenti batoste prese dai vari Massimone, Renato Ricci, Attilio Nocciolini e se andiamo ancora indietro la lista diventa infinita.
Alessandro Ciacci
“Come atleta – spiega Maurino - non ha ancora raggiunto la piena maturità, quindi sono ancora in una fase di crescita naturale e fisiologico. Fin dove posso arrivare? Non lo so. Posso solo dire che tante volte mi stupisco da solo di quanto faccio presto a migliorare così in fretta e quindi nessuno pensi che sia in crisi. Non dovrò intervenire tanto per fare il fenomeno”.
Alessandro Ciacci, allenatore, manager di Maurino aggiunge il suo commento:  “Le attuali sconfitte del mio allievo – dice - non credo siano un fattore limitante, è più un discorso di preparazione. Ma credo che quest’anno si vincerà il campionato del gruppo B senza problemi”.

Rossano Scaccini
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L’innominato è un personaggio di fantasia.

mercoledì 24 gennaio 2018

L’INSIDER TRADING A SPESE DELLA CURCUMA ON LINE – L’INNOMINATO SCAPPA NEI PARADISI FISCALI CON IL MALLOPPO ACCUMULATO IN QUESTI POCHI MESI E A SUERO NON LASCIA DEBITI, MA NEANCHE I SOLDI ACCANTONATI PER LA SOSPIRATA VACANZE ALLE CANARIE CHE SE LA VORRA’ FARE DOVRA SBORSARE QUATTRINI PROPRI.

Una confezione della Curcuma on-line

“Che si tratti di azioni in Borsa o della curcuma on-line, se l’informazione rilevante decisiva per il prezzo è accessibile solo a pochi, crollano le fondamenta stesse del mercato”.
Sono parole di Gheghe”, uno degli ultimi acquisti a gratis fatti dal Gruppo ciclistico castiglionese, che come dice il buon Massimiliano Salvini: “Si prende di tutto”, ma questo individuo qui, però, per la maggior parte di noi, a prescindere dai gruppi di appartenenza: B, o i credenti campioni, passando al reparto geriatrico, nessuno proprio lo sopporta. Antipatico, saccente e qualcuno spera che abbia almeno le corna, e questa possibilità è data in forte crescita. Da questa eventualità auspicabile per alcuni è nato il soprannome così audace.
Gheghe sta spiegando cosa aveva sentito in televisione, durante l’edizione di prima mattina di un telegiornale nazionale, prima di salire in bici e raggiungere il luogo del ritrovo. Lo scandalo dell’azienda Curcuma on-line di Castiglione della Pescaia e della sparizione dell’innominato, dato già ben nascosto in qualche paradiso fiscale, ormai lo conoscevano in Italia e nel mondo.
Renato Ricci e Loris Topini non avevano acceso la tv di mattina. Anzi, Loris, quando si mette davanti a quell’elettrodomestico, guarda solo “Forum” e Gheo&Gheo”. A Renato invece toccano solo i cartoni.
Comunque, delle acrobazie borsistiche della “Curcuma on-line”, proprio non interessa assolutamente niente a nessuno dei due, ma Loris Topini per fa intendere che lui è di quelli svegli, perde subito la pazienza e sentenzia con una domanda ad effetto per Gheghe: “Ma che avrebbe fatto quel balordo dell’innominato?” Ma prima di cedergli la parola, aggiunge: “Gli è bastata poco più di una settimana  ed ha fatto casino anche a Piazza Affari? Ci farà passare da pellai a noi castiglionesi in tutto il mondo”.
Apparentemente spaesato, ma l’argomento Loris lo aveva centrato a pieno.
Gheghe però non perde l’occasione di salire in cattedra e si spinge avanti con le spiegazioni, facendo dei paragoni, prendendola parecchio alla larga: “Ipotizziamo – dice fissando Renato Ricci, reduce da un volo a terra nell’allenamento di domenica scorsa gli giravano altamente e voleva solo partire con la bici per capire le sue reali condizioni fisiche - che la competente amministrazione comunale di uno sperduto Comune d’Italia individui delle zone del proprio territorio da destinarsi a espansione abitativa oppure di insediamento commerciale, artigianale o industriale. La procedura culmina nel mutamento della destinazione di alcuni terreni, da agricola in edificabile. Quei terreni aumentano il proprio valore e per i proprietari si affaccia la prospettiva di poterli vendere a un prezzo assai superiore a quello ottenibile prima del mutamento di destinazione”.
Se a Loris Topini fino a quel momento la situazione sembrava facile da inquadrare, tutto di un tratto gli è apparsa misteriosa. A Renato Ricci, dell’innominato, del Suero in veste di imprenditore, importava meno di niente, ma mancavano ancora 10 minuti alle 9:00 e non si erano materializzati Attilio Nocciolini, Maurino e Massimone, non era educato partire da solo e doveva reggere la parte, soprattutto per non passare da maleducato. Decise di adottare una tattica ormai collaudata in tante occasioni, far finta di ascoltare e chissà forse pensava già alla calcina che avrebbe murato nel pomeriggio.
Gheghe va avanti con il raffronto iniziato, diventando sempre più noioso: “Ipotizziamo ancora – aggiunge fissando sempre Renato Ricci - che in prossimità della pubblicazione dei provvedimenti dai quali dipende il mutamento della destinazione dei terreni, qualcuno all’interno dell’amministrazione confidi a un amico imprenditore della procedura in atto dandogli per certa la sua positiva conclusione”.
Fino a quel momento Renato Ricci aveva annuito per ben otto volte e il Topini Loris sbadigliato senza mettersi la mano davanti almeno quattro e chiudendo sempre la fase con un sospiro molto drammaticamente annoiato e rumoroso.
Gheghe non si perde d’animo e va avanti con una domanda: “Secondo te, l’imprenditore che fa?”
Lo chiede a Loris, puntandogli il dito contro, che non aspetta nemmeno un secondo per rispondergli: “Faccia quello che vuole, ma a me di tutta questa storia comincio già ad essere bello che stufo e sono educato la risposta che ti dovrei dare avrebbe al suo interno un qualcosa che prevede una frase dove sono previste le palle e le piene”.
Gheghe non si lascia intimorire e mette di nuovo gli occhi su Renato Ricci e continua con l’affermare sempre più accalorato la sua tesi: “L’imprenditore  si reca dai proprietari dei terreni offrendo loro di acquistarli. Costoro, ignari del reale valore, vendono a un prezzo modico consentendo all’imprenditore di realizzare un guadagno che, se avessero aspettato un pò, avrebbero potuto conseguire loro stessi. Senza l’asimmetria informativa, l’imprenditore non avrebbe mai potuto realizzare il guadagno perché i proprietari si sarebbero guardati bene dal vendere i propri terreni a quel prezzo”.
La saggezza di Renato Ricci trae le conclusioni, mettendo ko Gheghe e facendo un figurone davanti a un nutrito gruppo di ciclisti che si è finalmente composto.
“Ti dico io che è successo - gli risponde a brutto muso Renato . Quel farabutto dell’innominato ha prima acquistato tutte le azioni che aveva Vincenzo Suero e quando in Borsa ha visto il suo capitale prendere guadagni stratosferici, ha venduto tutto e la Curcuma on-line non sarà più collegata a Castiglione della Pescaia. Una bella speculazione. Ha tutti i quattrini nei suoi conti correnti e si è levato di torno o meglio dal lato b. A Vincenzo Suero, gli è andata di lusso, non ha debiti, ma se vorrà andare in villeggiatura alle Canarie dovrà risparmiare e lo potrà fare con i soldi della sua pensione”.
Gheghe, ma anche Attilio Nocciolini, Maurino, Massimone, Aladino Ferretti tipografo e anche alcuni del gruppo A, restano increduli da quella tesi, che sembra la verità vera.
“Una cosa ve la voglio proprio dire – conclude il discorso Renato Ricci – a me questo innominato mi stava proprio indigesto e anche sopra a due cose rotonde che ho qui davanti. Sono felice che non ne sentiremo più parlare”.
Vincenzo Suero ex
socio  dell'innominato
E’ la volta di Loris Topini a mettere la parola fine alla vicenda con un commento che passerà alla storia: “Vincenzo Suero può ritenersi contento di non aver rimesso soldi in questa strana storia. Dobbiamo portarlo ad allenarsi con noi. Si divertirà di sicuro. Vincerà il campionato del gruppo B. Con Maurino come sfidante potrei vincere pure io con qualsiasi tipo di bicicletta”.
Tutto è bene ciò che finisce bene e la curcuma on-line ha finito di esistere.
Rossano Scaccini
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L’innominato e Gheghe sono personaggi di fantasia. Gli altri e i luoghi sono veri ed utilizzati per rafforzare la storia.


lunedì 22 gennaio 2018

La CURCUMA ON LINE DELL’INNOMINATO & VINCENZO SUERO APPRODA IN BORSA

In un mercato come quello della curcuma, egemonizzato dai colossi stranieri, specialmente cinesi e coreani, c’è un marchio tutto italiano che è riuscito a farsi strada fino a diventare leader in Italia e uno dei brand di riferimento in Europa nel difficile settore della curcuma. Proprio così, è la Curcuma on-line, lanciata da Castiglione della Pescaia nel 2017 e adesso i due titolari, l’innominato e Vincenzo Suero, compiono un ulteriore passo in avanti e sbarcano in Borsa, quotandosi a Piazza Affari.
“Come Curcuma on-line – rivela l’innominato - per accelerare il processo di crescita sui mercati europei, sviluppare il prodotto ed espandere i canali di vendita, oltre alle nostre capacità imprenditoriali, ci affideremo alla  sfacciata fortuna che fin qui non ci ha mai tradito”.
Ma davvero è tutta qui la forma del successo dei due imprenditori castiglionesi? Di sicuro c’è dell’altro.
I due amministratori delegati hanno fatto sapere che: “con l’apertura del capitale al mercato, Curcuma on-line, compie un passaggio significativo nel percorso di sviluppo, caratterizzato da grande attenzione ai bisogni del consumatore e agli sviluppi tecnologici”.
“Utilizzeremo i fondi apportati da Curcuma on-line – concludono - per rafforzare la leadership e ampliare la presenza internazionale. Incrementeremo la nostra penetrazione nei canali distributivi sia tradizionali che online, per lo sviluppo di nuovi prodotti, anche attraverso operazioni di acquisizione, così da raggiungere un posizionamento che possa essere di interesse per una platea sempre più ampia di investitori, ma anche se siamo democratici, comanderemo sempre noi due”.
Rossano Scaccini
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L’innominato è un personaggio di fantasia. Gli altri e i luoghi sono veri ed utilizzati per rafforzare la storia.

domenica 21 gennaio 2018

MAURINO BATTE AL RIENTRO DI NUOVO VINCENZO SUERO IN VOLATA SENZA NESSUNA DISCUSSIONE LO METTE DIETRO AL TORRIONE DI VIGNA MURATA

Maurino
“M’ispiro a Cipollini e Petacchi, sto formando una squadra che sarà tutta per me: prima saltavo da una ruota all’altra ma saranno dolori per il mio sfidante”.
Sono state le prime parole pronunciate da Maurino, che ieri, sabato 20 gennaio ha vinto alla grande al suo rientro, dopo una fastidiosa influenza, una tiratissima volata. 
Vincenzo Suero
Sul traguardo di Vigna murata il burianese  centra la sua seconda  vittoria in carriera, la prima risaliva a un paio di settimane  fa, sconfiggendo Vincenzo Suero, il suo acerrimo avversario di sempre. Dietro a loro, noi, quelli che si porta a spasso la bicicletta.
“Costruendo un team mio ha portato a un cambio nel modo di fare le volate. Prima non avevo un treno, quindi m’ispiravo a McEwen, un mago a saltare da una ruota all’altra. Adesso è diverso perché finalmente ho un treno ed è questo che mi ha motivato nella decisione di accettare la leadership di una parte dei ciclisti del gruppo B. Ora guardo tutte le sere alla televisione le volate di due incredibili maestri, Cipollini e Petacchi, che con l’aiuto dei loro treni hanno fatto la storia. Volate lineari, pulite, corrette, che hanno segnato un’epoca. Ieri sera però ho dovuto litigare con mia moglie che voleva vedere Maria de Filippi, ma questa è un'altra storia”.
Alessandro Ciacci, il manager di Maurino
Maurino spiega anche il suo rapporto con Alessandro Ciacci, il nuovo manager: “Non fa solo il manager Alessandro, lui mi ha fatto capire che prima avrei avuto 4 possibilità su 10 di arrivare a fare una buona volata, a giocarmi la vittoria. Ora ne avrò 9 su 10 e dopo che ieri ho battuto agilmente Vincenzo Suero ho capito di essere sulla giusta strada”
Non rivela ancora chi comporrà il suo treno e chi ha ingaggiato per le prime prove del campionato riservato a quelli del  
gruppo B ma da indiscrezioni sembra che ci saranno di sicuro  Stefano Giommoni e Roberto 
Seghi, ma la campagna acquisti è ancora in corso.
Stefano Giommoni

Maurino ha cambiato tipo di allenamento e lo ammette senza girarci attorno e lancia un preciso messaggio agli avversari, che al momento è solo uno, Vincenzo Suero: “In inverno ho lavorato molto meno sulla resistenza. L’anno scorso avevo esagerato. Ho fatto più qualità, lavori brevi ad alta intensità. Dopo che la scorsa settimana sono dovuto stare fermo per un’influenza, preparo il Campionato del gruppo B”.
Roberto Seghi
A giorni si conosceranno i nuovi arrivi nel team di Maurino. In quello di Vincezo Suero sarà un discorso diverso. Il regolamento del Campionato prevede che ci siano parametri da rispettare e sembra che per l’avversario del burianese siano in serbo sorprese che lo penalizzeranno e dovrà sudare le proverbiali sette camicie.
Rossano Scaccini
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Oggi, domenica ho avuto paura del brutto tempo e un so andato in bicicletta, ma ho creato questa nuova puntata di una storia tutta inventata ambientato all’interno del Gruppo ciclistico castiglionese e hinterland. Ci sono dei co-protagonisti reali, che danno forza alle vicende, ma si fa per ridere. Questa nuova avventura ha una media di 300 affezionati lettori ogni volta che esce una nuova puntata sul mio blog.


LA CURCUMA ON-LINE DELL’INNOMINATO E DI SUERO S’IMPARENTA CON IL MONDO DEL CIOCCOLATO IN AMERICA

La conferma ufficiale arriva dopo settimane di indiscrezioni. La curcuma on-line dell’innominato e di Vincenzo Suero ha acquisito un business dolciario statunitense di un’importante azienda, battendo la controfferte di prestigiose multinazionali. Brend, stabilimenti e tutto il business saranno di proprietà dei due quasi ex ciclisti. L’innominato è in procinto di squalifica a vita per doping. Suero, anche lui ha qualche problema che fa discutere per colpa dell sua bici, definita strana nell’ambiente, soprattutto nel gruppo B, guardata con sospetto da Massimone, Renato Ricci e Loris Topini.
Tornando alla notizia di alta finanza, il curcuma on-line sta per diventare un colosso fra i produttori al mondo, assimilandosi al settore del cioccolato.
“Garantiremo una gamma sostanzialmente più ampia di prodotti di alta qualità per i consumatori di curcuma, cioccolato e prodotti stagionali da ricorrenza – ha detto in conferenza stampa tenuta questa mattina, domenica 21 gennaio alle 8:00 in una piazza dal’innominato - per noi, oltre a nuove entusiasmanti opportunità di crescita nel più grande mercato dolciario del mondo, arriveranno tanti dollari, che ci permetteranno di fare lussuose vacanze alla Canarie già programmate e le vivremo in suite di alberghi di super lusso invece che in appartamento con angolo cottura come avevamo  già prenotato e ieri già disdetto”.
La curcuma on-line by innominato & Suero ha fatto il grande salto sul mercato americano, costituendo un business che supera una cifra importante che per ragioni fiscali non comunicano alla stampa.
“Il nostro impegno nel trasferire valore ai consumatori e ai clienti nordamericani – s’intromette Vincenzo Suero nell’annuncio fatto di buon ora - sarà ulteriormente rafforzato dall’arrivo nel nostro borsellino, grazie a questo nuovo brand così ben variegato di tanti soldi e a novembre andremo a goderceli alle Canarie”.
Suero, accortosi della gaffe, con la frase appena pronunciata, poco da manager e più da imprenditore alle prime armi, ha lasciato immediatamente il discorso venale dell’operazione, ed ha salutato tutti i comuni mortali e infreddoliti presenti sul posto.
Rossano Scaccini
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L’innominato è un personaggio di fantasia. Gli altri e i luoghi sono veri ed utilizzati per rafforzare la storia.

Nella foto la Curcuma by Suero & innominato, che presto sbarcherà oltre oceano con una confezione disegnata da un amico architetto.

sabato 20 gennaio 2018

L’ESCREZIONE RENALE DELLA SOSTANZA FAVA, ARGOMENTO CHE FARÀ PARTE DELL’ARRINGA DIFENSIVA DELL’INNOMINATO, È STATO SVISCERATO  PER  TUTTA LA DURATA DELL’ALLENAMENTO DI SABATO 20 GENNAIO, DA PARTE DI MAURINO
L’innominato ha inviato una e-mail a Maurino, che a sua volta per sbaglio l'ha condivisa sui social, e questo ha fatto scatenare un altro putiferio.
Piove sul bagnato.
L’uomo del momento per la vicenda doping da fave, ha mandato al suo fidato, la simulazione di un grande giro, che ha inserito su Strava, il social network. L'allenamento eseguito in tempi non sospetti, forse salvaguarderà la carriera, così si è letto nella didascalia, che doveva essere solo un messaggio fra i due, invece ha prodotto nuove indiscrezioni.
Francamente, noi del gruppo B, non è che ci abbiamo capito niente in tutto questo cinguettio mediatico fra i due big. Raggiunta la rotonda di Macchiascandona, nessuno dava molto seguito ai discorsi di Maurino, e l'attenzione si è riversata sulla definizione degli ingaggi messi a segno fra le due fazioni del gruppo B, quella capeggiata da Vincenzo Suero e l’altra ha come capitano Maurino.
Sembra, tornando alla vicenda collegata al doping da fave, lo bisbigliano i più maliziosi, ma soprattutto quelli che non hanno simpatico l’innominato, che quanto fatto trapelare da Maurino sia  un aiuto alla strategia difensiva, e quindi da prendere con le molle, ma in una vicenda in cui supposizioni e illazioni non seguite da conferme ufficiali si sprecano, tutto remerebbe a favore del socio di Vincenzo Suero.
L’innominato, nella prima settimana del 2018, come si ricorderanno i lettori più affezionati del mio blog, ha anche messo assieme a Maurino, inforcando le loro biciclette circa1.000 km in 32 ore, e in una occasione raggiunto i 224,5 km in un giorno a quasi 38 di media.
Negli ultimi giorni, Massimone, Attilio Nocciolini, Renato Ricci e Aladino il tipografo,  non hanno fatto a meno di rimarcare come in realtà che  questo tracciato virtuale, è stato inserito nel dossier difensivo dell’innominato e sarà chiamato a testimoniare per dargli più pubblicità lo stesso Maurino, già in agitazione perché dovrà presentarsi davanti alla giuria di esperti che si è stabilita non stop all’interno dell’officina Saletti.
“Stiamo portando avanti un lavoro complesso – hanno detto Massimone e Renato Ricci - in cui la possibilità di un’anomala escrezione renale della sostanza fava avrà il suo ruolo: ipotesi peraltro paventata da subito dall’innominato, ma questo potrebbe non essere l’unico fattore importante sul quale si punterà”.
“Il mio auspicio – ha affermato Danilo Saletti, presidente di tutti i gruppi -  è che la questione si risolva prima dell’inizio delle gare dove l’innominato è stato ingaggiato. Altrimenti sai che figura ci facciamo noi della Castiglioense? Meglio non pensarci”.
Rossano Scaccini
L’innominato è un personaggio di fantasia. Gli altri e i luoghi sono veri ed utilizzati per rafforzare la storia.
Nella foto in primo piano Maurino



mercoledì 17 gennaio 2018

PER DANILO SALETTI, PRESIDENTE DI TUTTI I GRUPPI L’INNOMINATO DEVE CONTINUARE A CORRERE ANCHE PER I COLORI DI CASTIGLIONE DELLA PESCAIA - PER ADRIANO BONARINI INVECE VA FERMATO - MAURINO, AMICO STORICO DELL’INNOMINATO, LA PENSA A MODO SUO: “A LUI LE FAVE E SE A NOI CI CONTROLLANO QUANTA PASTASCIUTTA SI MANGIA CHE SUCCEDE?”

Ormai il danno di immagine al Gruppo ciclistico castiglionese, ma soprattutto al gruppo B, è stato compiuto.
La stagione è cominciata con una grana, quella della positività dell’innominato alle sostanze “favose”, e la soluzione è ben lontana dall’essere persino ipotizzata. Il risultato anomalo al test antidoping e alle controanalisi effettuate ieri sera all’officina Saletti, dopo che la notizia è stata divulgata da parte di fonti giornalistiche, nulla si è mosso  e all’orizzonte non si intravede qualcosa di costruttivo.
La parola d’ordine di Danilo Saletti sembra sia: “Evitare il caos di un nuovo caso tipo quello di Contador, che vinse il Tour 2010 dopo una positività al clenbuterolo, poi sospeso, riammesso sub judice, vincitore del Giro 2011, infine squalificato con cancellazione dei risultati”.
Le squadra che compete per il titolo del gruppo B, va avanti con i suoi allenamenti, sia di gruppo, sia in solitario.
Danilo Saletti, ieri sera è uscito finalmente più allo scoperto: “Sto con l’innominato a tutto spiano. È innocente fino a prova contraria, quindi è giusto che corra. Se nelle sedi opportune non saprà dimostrare la totale estraneità al fatto, ne pagherà le conseguenze. Questo vale per tutti, non solo per lui. L’unica cosa è che la giustizia sportiva deve essere spiccia, veloce e questo l’ho manifestato proprio ieri sera a Massimone e Renato Ricci, prima che si ritrovassero all’interno della mia officina per le contro analisi e per cominciare a capire il futuro del gruppo B”.
Parole opposte sono quelle pronunciate del nuovo arrivato Adriano Bonarini: “Mi spiace che i regolamenti non prevedano una sospensione in attesa del giudizio. Posso anche credere alla buona fede dell’innominato, ma ha superato dei limiti che prevedono una sanzione. Non possiamo più essere permissivi. Ne va della credibilità del nostro sport e se è amico del presidente e di Maurino non mi importa, bisogna rispettare le regole”.
“Ho imparato tutti i segreti dell’andare in bicicletta dall’innominato – rivela Maurino – di mio ho aggiunto lo specchietto al velocipede, ma io di ste fave non è che ci ho capito molto, ma allora a chi mangia troppa pastasciutta può capitare una cosa analoga?”.
Dichiarazione piuttosto invasiva quest’ultima rilasciata dall’atleta sceso da Buriano, ma poi trova una via d’uscita diplomatica: “Per il bene del ciclismo, mi auguro che l’innominato chiarisca tutto. Qui entrano in gioco i principi che il team, ma soprattutto quelli del gruppo B, che si è dato nel recente passato e da dove lui è partito per diventare famoso. Ci sono dei valori etici di riferimento, che non avrebbero neanche bisogno di discussione”.
Se non gli ha suggerito nessuno questa frase, Maurino potrebbe  scendere in politica.
Rossano Scaccini
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L’innominato è un personaggio di fantasia. Gli altri e i luoghi sono veri ed utilizzati per rafforzare la storia.

Nella foto: Danilo Saletti, presidente di tutti i gruppi, mentre legge un suo comunicato stampa.

martedì 16 gennaio 2018

DOSI MASSICCE DI FAVE NELLE URINE POTREBBERO FAR SQUALIFICARE L’INNOMINATO – UNA COMMISSIONE DI PERITI STASERA ALL’INTERNO DELL’OFFICINA SALAETTI ESEGUIRA’ LE CONTROANALISI – PER IL GRUPPO B SONO STATI NOMINATI COME ESPERTI MASSIMONE E RENATO RICCI

Allora è vero, me lo avevano detto. Quelli del gruppo B, gli allenamenti infrasettimanali sono tutti mirati ad affinare il modo di andare in bicicletta, per l’esattezza come portare a spasso il velocipede.
Questa è la prima constatazione che ho potuto verificare stamani, martedì 16 gennaio, ma la seconda cosa che è emersa mi ha proprio spiazzato.
La notizia è arrivata a pochi istanti della partenza del primo allenamento settimanale. Sembra, il condizionale è fortemente d’obbligo, ma già in molti la danno per sicura, anche lo stesso Danilo Saletti, presidente di tutti i gruppi, che  l’innominato sia stato obbligato a smettere di andare bicicletta. Sembrerebbe, da un controllo a sorpresa, sia stato trovato positivo ad un prodotto dopante: “le fave”.
L’atleta apparentemente, per chi lo ha visto, sembra invocare la buona fede, ma al raduno del martedì è partito subito un coro unanime, e a cantare la stessa sentenza erano: Massimone, Attilio Nocciolini, Renato Ricci, Aladino tipografo Ferretti e Loris Topini, tutti invocavano la squalifica.
“Se non lo cacciamo stavolta – ha detto uno dei più fondamentalisti e intransigenti, siamo ridicoli. Quello che è successo mi dispiace molto, ma è un fatto brutto per tutto il nostro sport, ma soprattutto per noi del gruppo B che abbiamo fatto conoscere l’innominato nel mondo e adesso ci fa avere un’immagine molto negativa del ciclismo castiglionese. Stiamo costruendo con tanta fatica - rivelano i ciclisti prima del lungo allenamento - questa doverosa popolarità, allenandoci incondizionatamente e non ce la faremo distruggere da uno che mangia dosi massicce di fave”.
“Bisogna essere esemplari – sostiene uno dei nemici storici dell’innominato – sul modo di trattare il problema. Sono stupito che, senza una fuga di notizie, uscite per sbaglio da una bocca di  un reporter, il caso sarebbe passato sotto silenzio. Attendiamo le controanalisi che si terranno in serata all’officina Saletti e se è in torto chiediamo subito la radiazione dell'innominato”.
Loris Topini ha sostenuto la seguente tesi: “Il ciclismo, quello praticato dal gruppo B, manca di trasparenza e rischia di morire se non verranno adottate delle misure idonee”.
“Quello che mi fa paura – ha aggiunto l’atleta 82enne che stamani ha mostrato una gran condizione con il suo “Bosch”, ha tenuto tranquillamente i 32 km/h di media - è proprio questo. La commissione interna ha tutti i mezzi per fare luce su questa storia? Penso di sì. I periti? Noi abbiamo nominato Massimone e Renato Ricci. Loro sono in grado di stabilire da cosa sia derivato  questo tasso elevato di “fave” nelle urine”.
I più saggi, che fino a quel momento erano stati in silenzio hanno affermato, basandosi sulla giurisprudenza in materia, che i corridori presi con un alto percentuale di “fave” sono stati condannati. 
“Spero ci sia un’indagine indipendente – ha aggiunto il suo contributo disinteressato alla discussione Vincenzo Suero, socio dell’innominato e co-fondatore del Curcuma online - davanti alla quale dovrà dare le sue spiegazioni l’innominato. Questo deve servire per avere un quadro completo e un verdetto inappellabile, ma non mi nascondo dietro a facile demagogie, pure io mi chiedo: perché aveva tutta queste “fave” in corpo? Chissà? Mi spiace che i regolamenti non prevedano una squalifica temporanea in attesa dell’esito, però dobbiamo dare il buon esempio, ormai tutta Italia e anche fuori dallo stivale seguono le nostre vicende, quelle del gruppovB”.
“Non possiamo più essere permissivi – ha detto in modo lapidario Attilio Nocciolini . e sarebbe catastrofico per tutto il movimento se l’innominato potesse correre le prove del campionato del gruppo B e poi venisse squalificato retroattivamente”.
Danilo Saletti, presidente di tutti i gruppi della Castiglionese  è cauto, presentatosi al raduno del martedì mattina con la scusa di invitare tutti a una presentazione di poltrone, ha paura anche di un altro fatto. Se l’innominato alla fine fosse assolto, di sicuro chiederà un risarcimento danni. La pressione finanziaria è molto forte e questo fa pensare ad un’inevitabile soluzione all’italiana.
“Ma se a lui piace mangiare le fave – ha detto Danilo Saletti ai suoi più stretti collaboratori, lasciamolo stare. Tanto fave o non fave, un va neanche a pintarlo”
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L’innominato è un personaggio di fantasia, gli altri sono veri, ma la storia è tutta di fantasia. 
Nella foto Loris Topini fermo ad aspettare il gruppo che stamani proprio non arrivava mai.