Una storia vera che ti coinvolgerà Elvira Serra ha scritto “L’altra. Storia di un amante”
Elvira Serra è una giornalista del Corriere della Sera e ha mandato in
libreria “L’altra. Storia di un amante”, racconta uno spaccato della sua vita,
quando l’amore per un uomo non libero l’avvolge.
Leggendo il libro si percorrono mesi di un amore immenso, ma anche le insoddisfazioni
di questa situazione.
Elvira Serra come
descriverebbe il suo libro?
“Come una storia vera, sincera, di un amore importante. Un libro che induce
ad abbandonare il giudizio e a cambiare prospettiva”.
“L’altra. Storia di un
amante” secondo lei è un racconto per solo donne?
“E’ un racconto per mogli e per amanti: insegna a prendersi cura del
proprio partner e di se stessi e ad essere più consapevoli delle scelte che si
fanno. Ed è un racconto per gli uomini, perché imparino a essere meno
superficiali, talvolta”.
Che le hanno detto i
suoi amici uomini che l’hanno letto?
“Che ho avuto coraggio. E alcuni hanno commentato: povero Darcy. Erano
preoccupati soprattutto per le conseguenze che la pubblicazione del libro
avrebbe potuto avere sulla sua vita”.
Ma l’uomo ideale, una
donna come lo riconosce?
“Non esiste l’uomo ideale. C’è quello nel quale intravedi un futuro insieme
quando lo incontri. E lì vale sempre la pena investire, metterci il cuore”.
Ma il “fenomeno”
tradimento, amanti è sempre esistito: come si è evoluto nel tempo?
“E’ sempre esistito. Si nascondeva, si faceva finta di niente. Adesso c’è
una scuola di psicologi che lo considerano addirittura vitale per la coppia.
Comunque resta una cosa, nell’immaginario collettivo, di cui vergognarsi, da
non condividere”.
Da osservatori del mondo
che ci scorre accanto come si riconosce l’altra?
“Non si può riconoscere da una caratteristica. Se è una donna che ama sarà
del tutto simile a una moglie, a una compagna, a una fidanzata come le altre”.
E a un’amica/o che ti
accorgi prende questa direzione cosa si sente di dire?
“Vivila finché non impari quale messaggio aveva per te, ma non allontanarti
troppo da te stessa: quando il dolore che ti procura questa relazione supera il
bene, allora non è più amore; è dipendenza, è paura di restare soli, è un’altra
cosa”.
Rossano Scaccini
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Foto gentilmente concesse da Elvira Serra.