domenica 16 ottobre 2011

Le donne cicliste sono sicuramente più agguerrite degli uomini - Parola di Monia Baccaille



Un italiano che ama il ciclismo se ripensa ai Campionati del mondo di quest’anno che si svolti a Copenaghen in Danimarca non può che visualizzare immediatamente l’impresa compiuta da Monia Baccaille. Quel sabato 24 settembre ha tirato la volata vincente a Giorgia Bronzini. Il suo passaggio accanto alle transenne di destra a pochi metri dal traguardo ha dell’eroico. Ma come tutti i campioni lei è una donna semplice e determinata, quest’ultima dote viene fuori soprattutto quando sale sulla sua bicicletta.
Non potevo iniziare la mia chiacchierata con la Baccaille partendo dall’impresa di Copenaghen.
Che cosa le ha detto la Bronzini dopo che lei l’ha portata fuori dal gruppo e le ha dato la possibilità di vincere per il secondo anno consecutivo il mondiale?
“Ognuno di noi ha svolto il suo lavoro, conosciamo tutte molto bene le nostre avversarie e abbiamo fatto al meglio il nostro lavoro. Dopo l'arrivo ci siamo abbracciate e mi ha ringraziato! Mossa giusta al momento giusto”.
Lei ha contribuito notevolmente alla vincita di questa edizione del mondiale per i colori dell'Italia al femminile, ma ci fa rivivere quella volata ed il suo insinuarsi in quei 20 centimetri fra le transenne e la vittoria per l’Italia?
“A due chilometri dall'arrivo Giorgia si è messa alla mia ruota, a quel punto abbiamo recuperato posizioni fino all'ultima curva, lì ho preso come riferimento il treno olandese e nel momento in cui hanno iniziato a perdere velocità ho deciso di partire trovando quel varco sulla destra del treno! Il vento arrivava da sinistra e le olandesi non se lo aspettavano perché erano molto vicino alle transenne, controllavano solo alla loro sinistra. Azione giusta al momento giusto! Ho visto il varo, ma non ho pensato se ci passavo o no. E andata bene”.
Ma allora è vero che per lei nulla è impossibile?
“Nella vita, come nello sport, nulla è impossibile”.
Torniamo per un attimo fuori dall’agonismo delle gare: come è scandita una  giornata tipo di Monia Baccaille?
“Solitamente dopo essermi svegliata e fatta colazione, vado ad allenarmi dalle due alle sei ore, in base al tipo di allenamento e il periodo della stagione, poi pranzo e nel pomeriggio relax”.
Anche lei, come la Bronzini, è abbonata ai bis: ci racconta i suoi?
“Bis italiano. Solo 3 colori, ma sempre un titolo è. A Imola, nel 2009 è stato inaspettato, gara strana. Penso sia stata la mia prima vittoria in carriera in solitaria, visto che sono una velocista. Invece l'hanno successivo ho cercato il bis ed è arrivato in un percorso molto più semplice, riuscendo a vincere lo sprint di un gruppo ristretto di atlete”.
Donna e ciclismo ci descrive quante affinità hanno?
"Il ciclismo è uno sport come l'atletica o la pallavolo. Salgo in bici non dimenticandomi mai di essere una donna”.
Come sono le donne cicliste
“Sicuramente sono molto piu agguerrite degli uomini”.
Rossano Scaccini
Foto gentilmente concessa da Monia Baccaille
©Riproduzione riservata

venerdì 14 ottobre 2011

"Silenzio parlano le gambe" Parola di Marco Pinotti

Laureato in Ingegneria Gestionale è un corridore  professionista dal 1999, Marco Pinotti ha moglie ed un figlio.
Gli appassionati di ciclismo associano immediatamente l’atleta della provincia di Bergamo ad una specialità davvero spietata delle due ruote, la cronometro.
Sono riuscito a farmi dire quacosa di lui e sul mio blog riporto un resoconto essenziale della nostra conversazione.
Per Marco Pinotti ciclismo vuol dire?
“Libertà ed indipendenza negli spostamenti”.
Vediamo d’entrare nello specifico: se le dico cronometro lei mi risponde?
“Silenzio, parlano le gambe”.
Lei ha vinto cinque titoli italiani a cronometro, ci racconta quello più bello?
“Il primo e il prossimo”.
Concludiamo parlando di cicloamatori: ci consiglia un metodo per approdare alle cronometro?
“Non ci sono trucchi. Tanto allenamento alla velocità massima sostenibile per la durata stimata della gara. L’unico consiglio un paio di giorni di recupero prima della gara”.
Rossano Scaccini
Foto gentilmente concessa da Marco Pinotti
© Riproduzione riservata