BREVETTATO DA UN CICLISTA CASTIGLIONESE UN PROTIPO DI BATTERIA LIQUIDA PER LE BICICLETTE
“Credo di essere nato per essere sempre primo della classe ed anche nel
ciclismo è così. Ormai fa parte del mio destino e credimi non è facile vivere a
questi livelli”.
Parte così una lunga confessione che mi è stata fatta oggi, giovedì, poco prima dell’ora di pranzo, ma ve la svelo senza però dirvi chi è il protagonista, ci sono in ballo milioni di euri.
Gli addetti ai lavori e coloro che
seguono il mio blog già possono capire di chi sia il protagonista e per gli incerti si ristringe al massimo a due l'elenco dei probabili inventori.
“A questo punto – aggiunge il "Meucci" di noialtri - mi occorrevano
nuovi stimoli. Agonisticamente - spiega - con le batterie arrivo sempre avanti a tutti durante qualsiasi allenamento e
di tornare al muscolare proprio non ci voglio pensare neanche lontanamente”.
“Per questo motivo ho fatto il salto di
qualità mettendomi in contatto con una multinazionale della Grande Mela che si occupa anche di
accumulatori di corrente proponendogli un mio prototipo già brevettato
finalizzato a incrementare la quantità di “carburante” per arrivare a pedalare con
un’autonomia di quasi 300 chilometri e per quelli come te, in sovrappeso - mi indica senza pensarci su e prendersi
subito un’imprecazione – arrivare a 150 kilometri se vai a percorrere tutte le
salite del circondario. I costi - precisa - se prodotta in serie saranno contenuti e di fatto aumenteranno i ciclisti che si potranno avventurare in salita. La mia – precisa senza addentrarsi molto - è una
batteria liquida che si snoda all’interno di tutto il telaio, un’idea che penso
mi farà fare i soldi in vecchiaia”.
Immediatamente gli chiedo la cosa più banale: “Hai scritto una lettera di presentazione in inglese? Se lo hai fatto penso che tu abbia usato il traduttore gratuito presente su internet e chissà gli americani cosa hanno capito?”.
Lui non accetta la provocazione e mi risponde con un’altra
domanda: “Ci vieni con me la prossima settimana a Roma? Mi riceverà un loro
consulente in un hotel del centro. Vorrebbero un primo approccio e confrontarsi sulla mia idea”.
“Per come l’ho capita – chiudo il discorso
- mi pare una stronzata. Secondo me appena apri bocca ti dicono: “Le faremo
sapere e ti salutano”.
Rossano
Scaccini
©Riproduzione
riservata
I
luoghi sono reali come molti dei personaggi castiglionesi che li ho inseriti
per rafforzare le storie completamente inventate.
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