lunedì 7 febbraio 2022

IL BALLO DELLE DEBUTTANTI E LA CORSA DEI DISPERATI

Da sinistra: il sottoscritto e  il leader al momento unico 


Dopo due giorni di allenamenti intensi, mi sono preso 48 ore di riposo, prevedendo di risalire in bicicletta mercoledì.

Alle 13:35, ero in macchina e facevo rientro a casa, quando squilla il cellulare, accosto e guardo il display, dall'altra parte c'è lui, l’ex capitano.

Mi sono chiesto: “Che vorrà?”, ma la curiosità ha lasciato spazio alla pastasciutta e lo ignoro.

Mezz’ora dopo, nuova telefonata, sempre il leader unico. Decido di rispondergli.

“Che c’è”

Gli urlo con tono brusco e  infastidito, aspettando  di conoscere il motivo di quella chiamata.

“Se non trovi la squadra per partecipare al Campionato di Quelli del Gruppo B, lo fai l’addetto stampa della manifestazione?”.

L’impulso di battezzarlo a modo è davvero al massimo, ma riesco a trattenermi, propinandogli però una spiegazione che credo ancora non abbia assimilato bene fino in fondo.

“Hai presente il ballo delle debuttanti? Quell’evento mondano  legato all'ingresso in società delle ragazze di età che va dai 17 e i 19 anni? Ecco quanto cerchi di organizzare te e tutto il contrario. La definirei la Corsa dei disperati. Ti puoi permettere di inserire tutto e anche di più, ma assicurati soltanto che poi qualcuno ci resti a gareggiare, altrimenti dovrai emigrare”.

Poi la considerazione finale che ci voleva per chiudere la questione, almeno per oggi.

“Sei partito male prendendoti da solo la responsabilità di questo evento più grande delle tue immense capacità. Stai andando nuovamente a sbattere e non come hai fatto qualche domenica fa contro l’unica transenna presente sul lungomare deserto di Castiglione della Pescaia. I lividi stavolta se porterai a casa un flop ti resteranno impressi come tatuaggi. Resta solo da scegliere il disegno da spiattellarci”.

La chiudo lì.

Rossano Scaccini

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Nomi e luoghi sono veri, le storie tutte inventate, esclusa quella della transenna, ci sono testimoni.