domenica 27 febbraio 2022

DA SAETTA ALLA CARLA DI CORTONA – STA DAVVERO PRENDENDO FORMA IL CAMPIONATO MA IL LEADER NON LI VUOLE NESSUNO DEI DUE IN GARA

Saetta e la Carla di Cortona sono queste le due novità dell’ultimo fine settimana di febbraio di Quelli del Gruppo B.

Lei con una bicicletta decisamente vistosa di colore rosa, vestita con un completo aderente bianco immacolato di quelli che non lasciano niente all’immaginazione si ferma sabato mattina accanto al cancello di Dino il Tipografo e  con lei arriva un’ondata di piacevole profumo mai sentito in quelle occasioni dai ciclisti, tutti immediatamente inebriati e sconvolti. Con un gesto altrettanto audace toglie gli occhiali scuri dal volto e passa immediatamente in rassegna tutto il plotone e un istante dopo passa a presentarsi.

“Sono Carla, vengo da Cortona, abito a Castiglione della Pescaia da una quindicina di giorni e amo andare in bicicletta. Voi siete conosciuti in Val di Chiana, ma anche oltre per il vostro Campionato di Quelli del Gruppo B. Per quanto mi riguarda, posso dirvi che ho deciso di andare in pensione all’età di 55 anni. Ho  lasciato la collina per approdare al mare. Nel giro di pochi mesi ho venduto le mie due casette e ne ho acquistata una vicino alla spiaggia sul lungomare di via Isola Clodia”.

Poi sorride e si guarda nuovamente intorno in attesa di commenti, che da li a poco di sicuro si sarebbero susseguiti.

Sono rare, le definirei semplicemente immaginarie le apparizioni del gentil sesso, che prima di ieri, sabato 26 febbraio si erano materializzate nel team sgangherato di Quelli del Gruppo B, ma essendo tutti uomini di mondo super navigati hanno saputo  reagire immediatamente alla piacevole novità. Si fa per dire, ma soprattutto per scherzare.

“In pensione?”, chiede Renato, l’uomo che sa fare tutto con la calcina e con la terra di campagna e aggiunge altre domande: “Allora stai di la dal ponte? Ma tuo marito quanto te sei in bicicletta che fa? Ma poi lo hai un marito?”

Carla di Cortona sorride e gli risponde.

“Tanto lo hanno scritto su tutti i giornali. Sono quella che ha vinto molti soldi alla lotteria, non  moltissimi, ma quanto basta per smettere di lavorare. L’ho ammesso pubblicamente ho depositato nella mia banca un bel milione di euro che mi rendono bene per fare la spesa e pagare le bollette. Decisamente una bella cifra che mi ha cambiato la vita. Avevo un negozio, il fondo è mio e l’ho al momento affittato e appena posso me ne sbarazzo, come ho fatto con gli appartamenti. Marito? Mai avuto e superati i 50 continuo, quando ho voglia mi posso permettere ancora di scegliere un uomo, ci faccio quello che devo e poi ognuno a casa sua”.

Il contraddittorio con Renato prende una strada tutta in salita, ma a lui arrampicarsi per nuovi sentieri piace.

“Bada questa che attrezzo è”, dice a voce alta e rassegnata e aggiunge “Davvero le donne so diventate più sveglie di noi uomini, ma forse lo so sempre state e ci facevano credere il contrario”.  

Il vulcanico impresario vecchio stampo ha pronta un’altra spiazzante rivelazione per la donna chianina.

“ Comunque – le anticipa sornione - i soldi vanno appaiati con chi li ha. Appena arriva ti  presento uno di quelli che come te di quattrini, essendo zitello un po’ credo ne abbia messi da parte. Ultimamente è sempre imbronciato e se lo fai uscire un paio di volte forse si ringazzzurlisce”.

Nell’attesa di partire Carla viene squadrata un po’ da tutti lei si sente osservata ed esaminata come durante una Tac. L’unico che al momento non la degna di un iniziale “controllo” è il leader quasi ex, che però riesce ad essere spavaldo, ma allo stesso tempo diventa immancabilmente rosso per l’imbarazzo quando Renato gliela presenta, facendogli subito il punto della situazione.

“Questa è Carla – gli dice il muratore che ha nell’orto anche tante piante di fichi – ed a vederla così, pure lei ti batte su tutti gli arrivi. Abitava a Cortona, le salite sono il suo forte e non come te che dopo un po’ ti acchiocci. Lei la puoi inserire tranquillamente nel Campionato, gareggia con le donne ed è sola, ma sono certo che ti batterà sempre. Guardandola si vede che è davvero un’atleta come si deve e mica come te che vai avanti con le colazioni fatte con patate lesse e curcuma”.

Carla si inserisce nel discorso e cerca di estenderlo alla competizione dell’anno di Quelli del Gruppo B.

“Da quanto ho letto – ha affermato fissando il leader della collina maremmana – te vuoi essere la stella che brilla più di tutte in questa gara, ma lo sai che è un atteggiamento anti sportivo per eccellenza”.

Bordata di quelle davvero da ko per il leader disarcionato e approvata da Renato con un applauso, ma l’uomo della collina sopra il Bozzone prova a rintuzzare la storia.

“Qui siamo in Maremma e non in Val di Chiana, le cose cambiano”.

Affermazione poco lungimirante.

«Negli ultimi due anni – gli risponde Carla - sono venuta tante volte a Castiglione. E ogni volta mi allenavo da sola e prima di rientrare a casa salivo Tirli  partendo da Ponti di Badia in 20 minuti. Te quanto ci metti?”.

Risponde Renato per il capitano rimasto su piazza a bocca spalancata.

“Ci mette? Come minimo 10 minuti più di te e se l’ha capita bene questa tua affermazione oggi lui di sicuro trascorrerà una giornata nervosa. Litigherà con la moglie all’ora di pranzo e farà stranire pure il cane quando lo porta fuori per i suoi bisogni corporali. Comunque a noi il velocista-scalatore  va bene così. Ci è simpatico, una brava persona, ma se perde le volate nei fine settimane e speriamo pure il Campionato di Quelli del Gruppo B, si festeggia sfottendolo almeno fino al prossimo Natale”.

Alle donne non sfugge niente e Carla mette all’angolo il capitano in creca di questo ruolo.

“Vedo che sei molto tecnologico gli dice mettendo gli occhi sul computerino sul manubri - guarda i mei record postati sul social Strava riferiti alla salita di Tirli, credimi non lo faccio per impressionarti, semmai per incuriosirti e li paragoni immediatamente con i tuoi tempi e se mi concedi l’amicizia virtuale li raffronto pure io se li hai memorizzati su quel tratto”.

Renato la butta in disfatta per il castiglionese sceso dall’altopiano di sopra il Vaticino e anticipa alla Carla cosa accadrà.

“Un  ti preoccupare quello un ti fa avere niente, neanche la ricetta delle sue barrette fatte in casa che non ci  ha mai voluto rivelare, chissà al loro interno forse contengono lo stesso ingrediente segreto della Coca Cola. E’ fatto così, comunque ci tengo a farti conoscere Rossano il comunale. Lui è il tipo adatto per una come te che non ha legami. Se te lo dico io fidati”.

La cortonese non è dello stesso avviso.

“Gli uomini, li scelgo senza proclami e tantomeno raccomandazioni. Se ci sono forzature di sicuro dietro ci sta una fregatura”.

La saggezza di Attilio il personal coach dell’unico ex capitano entra finalmente a placare l’ormone collettivo maschile deviando sull’argomento sessuale-ciclistico chiedendo alla donna alcune informazioni andando a scoprire nuovi scenari.

“Come è la sua nuova vita qui a Castiglione della Pescaia, le manca Cortona?”.

“Ho sempre sostenuto che il passato è passato, ma se hai cervello metti da parte negli anni l’esperienza. Ho imparato che se fai bene ti porti dietro un bagaglio di benefici utili nell’arco della tua vita, ma allo stesso tempo, le reazioni del nostro corpo non sono facili da prevedere davanti alle nuove situazioni e ancora non saprei dare una definizione al mio cambiamento. Castiglione della Pescaia è il posto dove voglio essere da sempre e adesso me lo posso permettere».

Discorso accademico che fa scemare tutto l’ardore ormonale dei maschietti e li incrocio nel momento che le biciclette so già tutte indirizzate verso la Comunale delle Strette, passo saluto tutti, mi presentano Saetta e non mi unisco, sparendo immediatamente procedendo verso la provinciale per il mio circuito di 35 km scarsi del Giro del Maggiorani.

“Era Rossano, l’uomo è timido - rivela Renato alla cortonese - e non ho fatto in tempo a parlarci per colpa di  quello che vuole essere chiamato “capitano” un crostino che mi ha fatto perdere tempo”.

 “A me – gli risponde Carla -  i  timidi hanno sempre dato grosse fregature”.

Lo fredda così, avvicinandosi al leader del gruppo per studiarlo con attenzione cosa che farà in pochi minuti in quanto è un libro aperto il nostro amico.

Rossano Scaccini

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I luoghi sono reali, ma il personaggio di Carla da Cortona e le storie collegate le ho tutte inventate.