lunedì 14 febbraio 2022

"VINCENZO VUOI FAR PARTE DELLA MIA SQUADRA?”

 


Li hanno visti pedalare uno accanto all’altro sul lungomare di via Roma. 

Chi? 

Il leader ancora unico e Vincenzo Suero. 

I due si sono fermati  nelle immediate vicinanze del ritrovo dei “pensionati” e con il favore di vento il loro ragionamento è  pervenuto forte e chiaro  alle orecchie interessate dei presenti. Poi, come giustamente accade in queste occasioni, il passa parola ha fatto  il suo dovere. Notizia, con dovizia di particolari subito alla portata di tutti, amanti del velocipede e non.

“Mi dovevo sbloccare completamente – ha detto il leader in cerca di conferma  guardando in faccia Suero – ma questa estate stai certo che ci divertiremo”.

L’atleta di piazza Lampedusa lo guarda incredulo, ma ascolta il proseguo del discorso.

“Questi allenamenti a ritmo gara mi stanno dando importanti riferimenti e con una squadra minimamente competitiva, farò la differenza nel Campionato di Quelli del Gruppo B”.

La domanda arriva immediata dal ruota motorizzato di ponte Giorgini al ciclista in splendida forma.

“Va bene, ma chi vorrai in squadra oltre a Attilio?”.

L'atleta di collina rivela i suoi sogni segreti.

“Spero che tu sia dei miei se cambi ruota e metti quella senza motore. Ti chiedo di sacrificarti per questa nobile causa, come lo faranno atleti del calibro di Attilio”.

L’elenco però si interrompe li, sebbene Suero aveva iniziato a contare aiutandosi con le dita della mano gli altri gregari, arrivando pero ad allungare solo il pollice, l'indice e il medio.

Poi arriva inaspettato il nuovo cambio di programma, la novità del giorno del leader quasi statista in materia di biciclette.

“Potrei riprendere Rossano, sentire Stefano che volevo sfidare e accasarlo, ma sto pensando seriamente di cambiare la formula del Campionato e potremmo addirittura farlo senza squadre, ognuno per conto suo. Gara a invito da parte del sottoscritto e uno come te - dice fissando Suero - proprio non lo vorrei come avversario”.

Sentita questa ultima frase, Vincenzo neanche lo degna di una risposta, rinforca  il suo velocipede e l’ha lasciato li, accanto alla panchina vista mare in via Roma, dove avrà fatto chissà quali altre congetture e presto di sicuro le rivelerà.


Rossano Scaccini

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I personaggi e i luoghi sono veri, le storie dove ho inserito i miei amici sono tutte inventate.