domenica 6 febbraio 2022

LORIS TOPINI: “CON VOI UN CI VENGO PIU’, PRENDO FREDDO” E POI NE HA PER TUTTI


 Al secondo allenamento con “Quelli del Gruppo B”, l’87enne Loris Topini questa mattina ha detto basta.

“Con voi – ha sentenziato sulla ciclabile che da Grosseto porta a Marina -  d’ora in poi ci vengo se non trovo di meglio. E’ un patimento andare così piano”.

Per la cronaca però stamattina la media invece è stata di quelle sostenute, sia in partenza, sempre sopra i 30 km/h, ma anche dopo aver lasciato il gruppo di ciclisti veri o pseudo tali, quando nel classico giro di Grosseto-Castiglione della Pescaia, quello dove Massimone oggi non ha trovato buche nuove dove forare, la media è sempre stata sopra i 28 km/h e per noi di “Quelli del Gruppo B” è davvero tanta roba.


Loris, il bibaterizzato, con un’autonomia ormai prodotta e calcolata solo in ore, che con una carica si aggira sulle 24 no stop, con andatura costante sopra i 40 km/h, di portare a spasso l’unico capitano in gara al Campionato ne è già sazio. 

L'irritazione l'ha manifestata senza mezzi termini già durante la sosta caffè ai tavoli del giardino de bar "Nord Est", dove noi senza batteria siamo arrivati provati dallo sforzo prodotto fino a quel momento.

Loris Topini

Il Topini invece che fa? Sfoggia e ostenta una freschezza atletica che  amplifica a voce alta affinché gii altri avventori del locale  lo sentono  da ogni angolazione. 

Con voce schietta, che lo avranno udito anche dal "Pizzetti" ad ognuno di noi ci ha fatto sentire delle "schiappe",  sfottendoci pure perché da come eravamo conci non riuscivamo neanche a ingoiare il dolce offerto dal gestore, un  ex ciclista. 

"Mi sacrifico per voi".

Ha detto quasi urlando e alzandosi in piedi con in mano  il vassoio e mangiando quattro fette di ciambellone, riuscendo pure a parlare a bocca piena. Oggi sarebbe stato un bello scozzo se era presente Renato Ricci lui che prima di un raduno è stato in grado di ingurgitarsi sette bomboloni con la crema e poi percorrere cinquanta chilometri.

Fatica inesistente e andatura bassa, secondo Loris, gli permettono di sbizzarrirsi, forse troppo, su argomenti tecnici che però per noi senza  motorei era difficile disquisire e controbattere a quella velocità. 

Il ciclista con le “pile infinite” stamani ne aveva per tutti. A me ha nuovamente detto che pedalo male e apro troppo le ginocchia.

Ho sbottato.

“Senti – sono riuscito a dirgli prima di lasciare la ciclabile – lo sa da me, ma te la devi far finita. Io mangio tanto, pedalo poco e quindi sono grasso". 

Poi gli ho chiesto: "Ma te quante ne hai viste di persone in carne sopra un sellino di un velocipede? Tante credo. La nostra posizione è inconfondibile e non c'è bisogno di aggiungere altro. Siamo tutti messi così". 

Cerco di fargli capire bene il concetto.

"E sai che ti dico? A me proprio non me ne frega niente. Oggi mi aspettano “Penne al salmone e un buon vino bianco”, dimenticandomi di aggiungere una fetta consistente di torta gelato.

Il bibatterizzato castiglionese non convinto ha voluto ancora puntualizzare: “Ricordati di far registrare i tacchetti delle scarpe”.

Gli ho risposto stile Troisi.

"Mo me lo segno"

Adesso, come tutti i cronisti, faccio un doveroso salto indietro, torno al momento del ritrovo di partenza delle 9:00 nella location dei “professionisti”. Arriva il capitano dell’unica squadra al momento intenzionata a disputare il Campionato di “Quelli del Gruppo B” e in pochi minuti prima del via all'allenamento ha avvicinato diversi atleti, ma quello che lo ha trattato meglio, il più educato, gli ha risposto: “Non se ne fa di niente” e così anche oggi non ha trovato fedelissimi da mettere in squadra.

Stanno prendendo però sempre più consistenza rumors su una nuova  squadra avversaria. Dai bene informati trapela che qualcosa sta  avvenendo, ma si aspetta di vedere la rosa di atleti che si metteranno a disposizione dell’atleta sceso dal colle burianese. 

Finalmente un team è pronto al debutto e con al suo interno ciclisti che non faranno più avere sogni tranquilli all’ambizioso leader al momento unico. Quando la giustizia trionfa c'è sempre soddisfazione

Rossano Scaccini

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