sabato 16 febbraio 2019

CAMPIONE FAI DA TE? AHI AHI AHI CARO MAURINO – ANCHE LA GAZZETTA DELLO SPORT DI QUESTA MATTINA HA SVELATO L’ARCANO DELLA CRISI PROFONDA DEL VELOCISTA-SCALATORE SCESO DAL COLLE


Riprendono, dopo una breve pausa di metà inverno, le sfide in bicicletta sulle strade che portano a Castiglione della Pescaia. Maurino, leader storico, quest’anno conscio di aver raggiunto una certa maturità agonistica ha licenziato i suoi due allenatori: Vincenzo Suero che lo preparava per le volate e Attilio Nocciolini per gli attacchi in salita.
Al primo test del mese di febbraio però, già la Gazzetta dello Sport annuncia, come ha titolato stamattina in prima pagina, che Mauro, per noi Maurino ha un muro davanti a se da sconfiggere.
Al raduno di partenza, all’interno del parcheggio lato distributore Tamoil i più svegli stamattina hanno commentato che il quotidiano rosa aveva sbagliato il titolo con un vistoso refuso. Infatti, secondo i ciclisti locali, dopo l’articolo “Il” si doveva iniziare la parola con la “D” e  quella consonante avrebbe dato l’idea al lettore di cosa lo attendeva.
Maurino però non è uno sprovveduto. Licenziati Suero e Nocciolini, quest’anno ha abbassato il tiro, vuole battere l’architetto Stefano Giommoni. Una sfida decisamente più alla sua portata, ma da quanto è stato possibile vedere dopo il primo scontro sulla salita di Montepescali, il burianese, per battere il piandalmino dovrà davvero affidarsi alle strategie di Loris Topini, che saputa l’intenzione di Scheggia lo ha subito apostrofato a dovere arrivati nella “piana” di Braccagni dove c’è stata la pausa caffè: “Sei duro – gli ha detto a brutto muso mototopo all’atleta sceso dal colle – con te un vale la pena perderci tempo”.
Dopo questa sentenza tutto l’allenamento è stato abbastanza lineare. Loris Topini si è tolto un peso dallo stomaco e Maurino continua ad essere privo di un allenatore. 
La fredda cronaca registra che il velocista-scalatore non è arrivato in vetta a Montepescali, sull’Aurelia prova una inspiegabile fuga in solitario che ha fatto sorridere tutto il gruppo. Non sazio, sul valico delle Strette ha sbarellato tipo “Merigo” di Panariello in fase di arrivo al traguardo del gran premio della montagna andando sul lato opposto della strada finendo quasi in fossa. Poi, la ciliegina sulla torta di questo sabato mattina. Rientrando a Castiglione, avendo pietà delle sue condizioni e per non farlo andare a casa e consegnarlo alla moglie in condizioni pietose, nessuno ha osato disputare la volata. E lui cosa fa? A cento metri dall’arrivo si alza sui pedali e comincia a sculettare tipo le signore che sono al lavoro vicino alla galleria della “Querce mercata”, si porta davanti e alza una mano in segno di vittoria. Due braccia al cielo contemporaneamente non le se tirare su.
Rossano Scaccini
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I personaggi sono veri, come i luoghi. Le storie non si allontanano dalla verità, ma c’è un po’ di sana ironia e tanta fantasia.