L'EGOISMO E' FINITO LA NUOVA CIVILTA' DELLO STARE INSIEME - DA LEGGERE
Vi
consiglio questo libro: “L’egoismo è finito. La nuova civiltà dello stare insieme”, del
giornalista e scrittore Antonio Galdo, un grande appassionato di futuro e
cambiamento.
Volume,
edito da Einaudi, che raccoglie storie di persone altruiste, di città pensate
per condividere i luoghi, i trasporti e gli spazi. Concezioni nuove
dell'abitare, ci sono ance storie dove si percepisce la forza della comunità
ovunque: nelle città, nei condomini, sul lavoro, nelle fabbriche, nelle nostre
case, ma l’autore spiega meglio il suo lavoro.
Che
contiene al suo interno L’egoismo è finito?
“E’
un libro che racconta un cambio di paradigma essenziale per uscire presto e
bene dalla Grande Crisi: insieme possiamo farcela, da soli è tutto più
difficile”
A prima vista potrebbe sembrare un prontuario
per vivere felici: invece è?
“Diceva
Aristotele: "Da soli non si può essere felici". Aggiungo che la
felicità non è fatta solo di cose e di possesso: servono le relazioni!.
Valorizzare
certi stili di vita, diciamo del passato, non le pare abbastanza impossibile
adesso che tutto è sempre improntato a un arrivismo personale sfrenato?
“E'
vero: abbiamo alle spalle lunghi decenni di egoismo, narcisismo. Qui nasce la
Crisi, e da qui dobbiamo uscire”.
Nel
suo libro afferma: "Sono nato in una Paese, l'Italia, che ha compiuto il
suo salto nella modernità attraverso un'idea forte di comunità, in grado di
comporre l'innato individualismo di un popolo. La famiglia, la fabbrica, la
parrocchia, il partito, il sindacato, ma anche la piazza, il bar, il villaggio:
tutti luoghi dello stare insieme. Entrati in cortocircuito sotto i colpi della
civiltà dell'egoismo, e adesso riscoperti nella tempesta della Grande Crisi e
nella consapevolezza che da soli è tutto più difficile, forse
impossibile". Allora ci svela come si potrebbe ripartire?
“Dalla
nostra storia, dalle nostre comunità, dalle nostre capacità di stare insieme.
L'Italia è cresciuta su questo patrimonio di relazioni: la fabbrica, la piazza,
la parrocchia, il partito, l'associazione. E da qui dobbiamo ripartire”.
L’egoismo
oggi è visto da molti come una forma di benessere, ma come si è arrivati a
pensarla in questa maniera?
“Abbiamo
confuso il benessere materiale con la felicità, e ci siamo illusi che da soli
si sta meglio. Un'illusione, appunto”.
Essere
egoista vuol dire soprattutto pensare solo a se stessi: ma è difficile cambiare
mentalità quando anche in questo momento di crisi profonda continuano a
arrivare messaggi sempre indirizzati al successo personale?
“Nel
libro si raccontano anche le nuove scoperte della scienza evoluzionista. Non è
vero che nasciamo egoisti, semmai lo diventiamo. E abbiamo perfino il gene
dell'altruismo, perché l'uomo senza relazioni non esiste oppure soffoca”.
Allora
avere bisogno degli altri non è sinonimo di sconfitta?
“La
sconfitta è la solitudine, figlia dell'egoismo”.
Secondo
lei c’è un lato positivo che ci sta insegnando questa crisi, torneremo o
qualcuno più giovane scoprirà la solidarietà?
“La
crisi, lunga e dolorosa, perchè segna un cambio d'epoca, è anche una
straordinaria opportunità di cambiamento. Dobbiamo partire, però, dai
fondamentali e non dallo spread”.
Nel
suo libro parla di certi stili di vita sostenibili da prendere come esempio ce
li può accennare?
“Racconto
il fenomeno del coworking, un fenomeno globale che significa non splo
condivisione di uno spazio fisico, di un luogo di lavoro. Ma innanzitutto la
contaminazione di idee e di competenze: quello che serve per fare un passo
avanti e per creare opportunità. Insieme”.
Un
forte contributo secondo lei potrà arrivare da internet, ma come ci può aiutare?
“La
rete favorisce la condivisione. E' straordinario quanto sta avvenendo: milioni
di uomini e donne, in tutto il mondo, scambiano oggetti, idee, innovazioni e perfino
scoperte. Cercano gli altri e talvolta grazie a internet li trovano”.
Rossano
Scaccini
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