martedì 16 gennaio 2018

DOSI MASSICCE DI FAVE NELLE URINE POTREBBERO FAR SQUALIFICARE L’INNOMINATO – UNA COMMISSIONE DI PERITI STASERA ALL’INTERNO DELL’OFFICINA SALAETTI ESEGUIRA’ LE CONTROANALISI – PER IL GRUPPO B SONO STATI NOMINATI COME ESPERTI MASSIMONE E RENATO RICCI

Allora è vero, me lo avevano detto. Quelli del gruppo B, gli allenamenti infrasettimanali sono tutti mirati ad affinare il modo di andare in bicicletta, per l’esattezza come portare a spasso il velocipede.
Questa è la prima constatazione che ho potuto verificare stamani, martedì 16 gennaio, ma la seconda cosa che è emersa mi ha proprio spiazzato.
La notizia è arrivata a pochi istanti della partenza del primo allenamento settimanale. Sembra, il condizionale è fortemente d’obbligo, ma già in molti la danno per sicura, anche lo stesso Danilo Saletti, presidente di tutti i gruppi, che  l’innominato sia stato obbligato a smettere di andare bicicletta. Sembrerebbe, da un controllo a sorpresa, sia stato trovato positivo ad un prodotto dopante: “le fave”.
L’atleta apparentemente, per chi lo ha visto, sembra invocare la buona fede, ma al raduno del martedì è partito subito un coro unanime, e a cantare la stessa sentenza erano: Massimone, Attilio Nocciolini, Renato Ricci, Aladino tipografo Ferretti e Loris Topini, tutti invocavano la squalifica.
“Se non lo cacciamo stavolta – ha detto uno dei più fondamentalisti e intransigenti, siamo ridicoli. Quello che è successo mi dispiace molto, ma è un fatto brutto per tutto il nostro sport, ma soprattutto per noi del gruppo B che abbiamo fatto conoscere l’innominato nel mondo e adesso ci fa avere un’immagine molto negativa del ciclismo castiglionese. Stiamo costruendo con tanta fatica - rivelano i ciclisti prima del lungo allenamento - questa doverosa popolarità, allenandoci incondizionatamente e non ce la faremo distruggere da uno che mangia dosi massicce di fave”.
“Bisogna essere esemplari – sostiene uno dei nemici storici dell’innominato – sul modo di trattare il problema. Sono stupito che, senza una fuga di notizie, uscite per sbaglio da una bocca di  un reporter, il caso sarebbe passato sotto silenzio. Attendiamo le controanalisi che si terranno in serata all’officina Saletti e se è in torto chiediamo subito la radiazione dell'innominato”.
Loris Topini ha sostenuto la seguente tesi: “Il ciclismo, quello praticato dal gruppo B, manca di trasparenza e rischia di morire se non verranno adottate delle misure idonee”.
“Quello che mi fa paura – ha aggiunto l’atleta 82enne che stamani ha mostrato una gran condizione con il suo “Bosch”, ha tenuto tranquillamente i 32 km/h di media - è proprio questo. La commissione interna ha tutti i mezzi per fare luce su questa storia? Penso di sì. I periti? Noi abbiamo nominato Massimone e Renato Ricci. Loro sono in grado di stabilire da cosa sia derivato  questo tasso elevato di “fave” nelle urine”.
I più saggi, che fino a quel momento erano stati in silenzio hanno affermato, basandosi sulla giurisprudenza in materia, che i corridori presi con un alto percentuale di “fave” sono stati condannati. 
“Spero ci sia un’indagine indipendente – ha aggiunto il suo contributo disinteressato alla discussione Vincenzo Suero, socio dell’innominato e co-fondatore del Curcuma online - davanti alla quale dovrà dare le sue spiegazioni l’innominato. Questo deve servire per avere un quadro completo e un verdetto inappellabile, ma non mi nascondo dietro a facile demagogie, pure io mi chiedo: perché aveva tutta queste “fave” in corpo? Chissà? Mi spiace che i regolamenti non prevedano una squalifica temporanea in attesa dell’esito, però dobbiamo dare il buon esempio, ormai tutta Italia e anche fuori dallo stivale seguono le nostre vicende, quelle del gruppovB”.
“Non possiamo più essere permissivi – ha detto in modo lapidario Attilio Nocciolini . e sarebbe catastrofico per tutto il movimento se l’innominato potesse correre le prove del campionato del gruppo B e poi venisse squalificato retroattivamente”.
Danilo Saletti, presidente di tutti i gruppi della Castiglionese  è cauto, presentatosi al raduno del martedì mattina con la scusa di invitare tutti a una presentazione di poltrone, ha paura anche di un altro fatto. Se l’innominato alla fine fosse assolto, di sicuro chiederà un risarcimento danni. La pressione finanziaria è molto forte e questo fa pensare ad un’inevitabile soluzione all’italiana.
“Ma se a lui piace mangiare le fave – ha detto Danilo Saletti ai suoi più stretti collaboratori, lasciamolo stare. Tanto fave o non fave, un va neanche a pintarlo”
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L’innominato è un personaggio di fantasia, gli altri sono veri, ma la storia è tutta di fantasia. 
Nella foto Loris Topini fermo ad aspettare il gruppo che stamani proprio non arrivava mai.