venerdì 5 aprile 2013

PAOLO FRANZO’ E LA SUA VILLA GIUSTINIANI


 
Un giallo noir, che si sviluppa principalmente in Maremma. Un libro godibile e dal finale piacevole. “Villa Giustiniani Intrighi a Monte Argentario” l’ha scritto il grossetano Paolo Franzò.

Come si presenterebbe?

“Paolo Franzò è un vecchio ragazzo che per vivere fa l'operaio, cresciuto con la passione per lo scrivere, nata sui banchi di scuola e portata avanti dal 1985, collaborando con giornali e televisioni locali. Nel cassetto però, c'è sempre stata la voglia di scrivere non solo come giornalista, ma quel che mi è sempre mancato, è il tempo. Tuttavia, almeno un libro son riuscito a scriverlo, anche se la cosa è nata quasi per caso”.

Com’è arrivato a pubblicare il suo primo libro?

“Non è stato facile. Chi scrive per la prima volta, vede soprattutto porte chiuse in faccia. Nessuno ti conosce come scrittore e investire su una novità è rischioso. Le grandi case editrici, neanche hanno il tempo di leggere quel che gli mandi. Se non trovi uno sponsor, devi appoggiarti su una piccola casa editrice locale, come ho fatto io, ma alla fine paghi tutto, senza guadagnarci nulla. E' solo una piccola soddisfazione personale, punto”.

Villa Giustiniani è arrivato nelle librerie nel 2007 nell’ottima descrizione dei luoghi della zona di Monte Argentario, ci inserisce ad ogni pagina una nuova sorpresa, storie di morti misteriose, ricatti, tradimenti, servizi segreti e indagini investigative, ci spiega le sue scelte?

“La Maremma si presterebbe bene a situazioni così di fantasia da raccontare, anche a fiction televisive e altro”.

Ha collegato alla storia persone esistenti, come il fotografo più famoso della zona, perché non usare un personaggio di fantasia?

“Diciamo che è stato uno spunto. Ma il personaggio è molto romanzato. Ci ho ricamato sopra insomma”.

E’ stato lui a suggerirle certi avvenimenti o fanno sempre parte della sua immaginazione?

“E’ tutto frutto della mia mente “malata”.

Il suo libro è un bel biglietto da visita per la zona?

“Sono stato attento a rispettare luoghi e persone. Però, volendo si può vedere anche come una bella promozione del territorio che spesso è descritto come un paradiso. Del resto, la Maremma lo è per davvero”.

Cristian, Elen e Benedetta i tre personaggi che aprono il romanzo sono davvero determinati, pronti a tutto pur di emergere ed avere la meglio a qualunque costo. Quanta realtà pensa d’aver inserito in questo libro?

“La realtà che si può trovare ogni giorno, in qualsiasi quotidiano. Anzi, la realtà spesso, supera di gran lunga la fantasia”.

Ha in mente di cimentarsi ancora scrivendo un altro romanzo?

“Beh, di idee e libri cominciati e poi lasciati li, per mancanza di tempo, è piena la casa. Proprio non saprei. Anche perché ripeto, pubblicare un libro alla fine costa caro e di questi tempi, la gente legge sempre di meno. Per non parlare dei prezzi di copertina. Se non sei nessuno, i libri restano nei negozi. Ne vale la pena? Vedremo in futuro”.
 
Rossano Scaccini
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