Le donne cicliste sono sicuramente più agguerrite degli uomini - Parola di Monia Baccaille
Un
italiano che ama il ciclismo se ripensa ai Campionati del mondo di quest’anno che
si svolti a Copenaghen in Danimarca non può che visualizzare immediatamente l’impresa
compiuta da Monia Baccaille. Quel sabato 24 settembre ha tirato la volata
vincente a Giorgia Bronzini. Il suo passaggio accanto alle transenne di destra
a pochi metri dal traguardo ha dell’eroico. Ma come tutti i campioni lei è una
donna semplice e determinata, quest’ultima dote viene fuori soprattutto quando
sale sulla sua bicicletta.
Non
potevo iniziare la mia chiacchierata con la Baccaille partendo dall’impresa di
Copenaghen.
Che cosa le ha detto la Bronzini dopo che lei l’ha portata fuori
dal gruppo e le ha dato la possibilità di vincere per il secondo anno
consecutivo il mondiale?
“Ognuno
di noi ha svolto il suo lavoro, conosciamo tutte molto bene le nostre
avversarie e abbiamo fatto al meglio il nostro lavoro. Dopo l'arrivo ci siamo
abbracciate e mi ha ringraziato! Mossa giusta al momento giusto”.
Lei
ha contribuito notevolmente alla vincita di questa edizione del mondiale per i colori dell'Italia al femminile, ma ci
fa rivivere quella volata ed il suo insinuarsi in quei 20 centimetri fra le
transenne e la vittoria per l’Italia?
“A
due chilometri dall'arrivo Giorgia si è messa alla mia ruota, a quel punto
abbiamo recuperato posizioni fino all'ultima curva, lì ho preso come riferimento
il treno olandese e nel momento in cui hanno iniziato a perdere velocità ho
deciso di partire trovando quel varco sulla destra del treno! Il vento arrivava
da sinistra e le olandesi non se lo aspettavano perché erano molto vicino alle
transenne, controllavano solo alla loro sinistra. Azione giusta al momento
giusto! Ho visto il varo, ma non ho pensato se ci passavo o no. E andata bene”.
Ma allora è vero che per lei nulla è impossibile?
“Nella
vita, come nello sport, nulla è impossibile”.
Torniamo
per un attimo fuori dall’agonismo delle gare: come è scandita una giornata tipo di Monia Baccaille?
“Solitamente
dopo essermi svegliata e fatta colazione, vado ad allenarmi dalle due alle sei ore,
in base al tipo di allenamento e il periodo della stagione, poi pranzo e nel
pomeriggio relax”.
Anche
lei, come la Bronzini, è abbonata ai bis: ci racconta i suoi?
“Bis
italiano. Solo 3 colori, ma sempre un titolo è. A Imola, nel 2009 è stato
inaspettato, gara strana. Penso sia stata la mia prima vittoria in carriera in
solitaria, visto che sono una velocista. Invece l'hanno successivo ho cercato
il bis ed è arrivato in un percorso molto più semplice, riuscendo a vincere lo
sprint di un gruppo ristretto di atlete”.
Donna
e ciclismo ci descrive quante affinità hanno?
"Il
ciclismo è uno sport come l'atletica o la pallavolo. Salgo in bici non
dimenticandomi mai di essere una donna”.
Come sono le donne cicliste
“Sicuramente
sono molto piu agguerrite degli uomini”.
Rossano
Scaccini
Foto
gentilmente concessa da Monia Baccaille
©Riproduzione
riservata
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