L’INNOMINATO REGALA A MAURINO LA MAGLIA DI LEADER DEL GRUPPO B – DANILO SALETTI INTERPELLA UN PROFESSIONISTA DELL’OCCULTO PER CAPIRE CHE STA ACCADENDO NEL GRUPPO B – DOMANI, SABATO IN PROGRAMMA LA RIVINCITA CON DUE SEMI TAPPE. LA PRIMA CON L’ARRIVO A MASSA MARITTIMA PASSANDO DA SCHIANTAPETTO – LA SECONDA PREVEDE L’ARRIVO IN VOLATA AL TORRIONE DI VIGNA MURATA
La
felicità di Maurino, dopo che sabato
scorso ha battuto in volata Vincenzo
Suero è ai massimi livelli. Domani, che è di nuovo sabato e giorno di
mercato a Castiglione della Pescaia, sarà di nuovo sfida.
Danilo Saletti, presidente di
tutti i gruppi della Castiglionese ciclistica ha interpellato anche un sensitivo noto in zona per capire cosa stia accadendo, ma la storia è talmente complicata
che occorreranno diverse sedute per venirne a capo.
Sono
giornate speciali quelle che si vivono andando in bicicletta con il gruppo B. La notizia di questo vitale gruppo di ciclisti sembra che sia arrivata anche ai
commissari tecnici di nazionali e dei team più blasonati. Tutti vogliono
conoscere cosa sta accadendo.
«Sì,
sono felice», dice Maurino,
mostrando la maglia di campione che gli ha regalato l’innominato. «Vi piace?», il
logo della curcuma on-line è ben visibile e la indossa per fare contento il suo
amico Vincenzo, che in questo periodo è in crisi, forse per colpa dei postumi
del Natale, periodo in cui di sicuro avrà mangiato troppo, ma quando è sfida
non ci sono scuse che reggono. Suero
perde Maurino vince.
Tutto
questo il discepolo del campione del gruppo B lo ho dichiarato in una mattina piovosa di
venerdì di metà gennaio, seduto al tavolo di un bar del centro di Castiglione, dove aveva attorno: l’innominato, Loris Topini, Aladino Ferrretti (tipografo), Renato Ricci,
Adriano Bonarini, Attilio Nocciolni, Massimone e il sottoscritto. Siamo legati da ricordi recenti, dove l’agonismo ci ha messi a dura prova, ma
vedendo la faccia visibilmente rilassata e felice di Maurino, al tavolo gli
chiedono: Perché tutta questa felicità?
“Mi
voglio tenere le cose belle – rivela il quasi sicuro leader del gruppo B - ma era il momento di cambiare e sabato, battendo Suero, è arrivata la conferma che ce
la posso fare”.
“Pensate
– aggiunge Maurino – dopo quella volata ho ricevuto richieste di ingaggio da altre
squadre che non rivelo, ma con Massimone, Attilio,
Loris, Renato e Vincenzo mi sento al centro del progetto del gruppo B, ed ho bisogno
proprio di questo. Attorno a me c’è grande armonia e voglia di crescere tutti
assieme”.
Poi Loris
Topini, che fra i commensali seduti al tavolo è quello che di ciclismo ne
mastica di più gli dice cosa pensa: Dovresti
essere più spontaneo, più spavaldo. Più vicino allo stile-Sagan.
“Sagan
fa bene ad essere – spiega Maurino - così com’è, quello è il suo carattere. Io
sono timido, umile, con i piedi per terra. Non ho motivo per cambiare. Ho vinto una volata importante e adesso punto al campionato del gruppo B, ma ho avuto anche tanti momenti no”.
Il tipografo, che del gruppo
è il più audace gli domanda: Ma non è
che con queste frasi buoniste vuoi nascondere la paura di non avere più queste
botte di culo e arrivare già da domani dopo i fuochi?
“Non
credo alla sfiga – spiega Maurino - forse i momenti difficili finora sono stati
più di quelli felici, ma se adesso Suero è alla mia portata, presto lo potranno
essere anche Massimone e Attilio Nocciolini. Per me l’importante è sapersi
rialzare e riproporsi al meglio quando vado in bicicletta”.
Il
saggio Renato Ricci cerca di entrare
nella psiche di Maurino e gli domanda a bruciapelo: Ma le responsabilità di essere leader non ti pesano?
“Macché.
Anzi. Mi incentivano a fare meglio – risponde di getto Maurino – poi seguirò le orme dell'innominato, mi sento di essere un suo degno erede, senza
problemi”.
Loris Topini non riesce a
trattenersi e gli chiede: Ma che te ne
fai di una maglia con il tricolore? Te sei uno dei tanti brocchi che portano a
spasso la bicicletta.
“L’innominato
– spiega Maurino – mi ha detto di indossarla perché a modo mio sono un numero
uno e io, ogni volta che la metto, mi sembra ancora quasi un sogno, essere un
leader del ciclismo castiglionese”.
Al
sottoscritto, giornalista con fama di essere pungente spetta la domanda più
provocatoria: Come giudichi il tuo
gruppo, soprattutto per l’aiuto necessario per affrontare le salite?
“Gente
come il Bonarini, ma anche Attilio Nocciolini e lo stesso Suero, che ormai è retrocesso nel
gruppo B, saranno uomini importanti, sui quali contare per la conquista della leadership. Da loro riceverò il giusto
aiuto e saprò ricompensarli”.
Rossano
Scaccini
©Riproduzione
riservata
L’innominato
è un personaggio di fantasia. Gli altri e i luoghi sono veri ed utilizzati per
rafforzare la storia.
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