LA MAGLIA NON AUTORIZZATA CON TANTO DI TRICOLORE DEL CAMPIONE DEL GRUPPO B STA TENENDO BANCO FRA I CICLISTI DI CASTIGLIONE DELLA PESCAIA CHE VORREBBERO LA PUNIZIONE PUBBLICA DA PARTE DEI VERTICI SOCIETARI, MA LUI INFISCHIANDOSENE HA DICHIARATO GIA’ PROIETTATO ALTROVE: “I COLORI DELLA BANDIERA ITALIANA SARANNO BEN IN EVIDENZA IN QUANTO SONO UN CAMPIONE”.
Il
2018 del ciclismo di Castiglione della Pescaia al terzo giorno dell’anno prosegue
con una polemica. Dopo la presenza imbarazzante degli organizzatori del Tour di
France a Tirli, vicenda che l’innominato ha gestito da solo, senza coinvolgere nessuno,
amministratori comunali compresi, purtroppo è sempre lui a creare zizzania.
Con
il “Curcuma on-line” il campione del gruppo B, non ci ha pensato due volte ed
ha fatto realizzare un’apposita maglia, non autorizzata, infischiandosene delle
regole, ma inserendo anche scritte pubblicitarie personali.
Nel
comunicato stampa diramato attorno a mezzogiorno di oggi, mercoledì 3 gennaio,
l’innominato ha affermato pubblicamente: “Sono il campione del 2018 del gruppo
B. Visto che la società la maglia quest’anno non me la vuole dare, me la sono
fatta da solo”.
Il
campione sceso dalla collina, che ha conquistato il titolo a tavolino, sembra
in procinto di fare un doppio tesseramento per l’annata agonistica ancora non
partita ufficialmente. Oltre a quello classico con il Gruppo ciclistico
castiglionese presidente Danilo Saletti, ne sta predisponendo un altro, molto
favorevole economicamente, della durata di tre anni, con un gruppo ciclistico
transalpino, che ha come sponsor principale un mangime per pappagalli e dove
accanto al becco di questo pennuto sembra metteranno anche la foto dell’innominato
con la scritta “curcuma on-line”.
Intanto
sulla nuova maglia coniata dall’innominato sono iniziate le prime discussioni
del 2018.
Attilio
Nocciolini,
uno dei nuovi avversari messo nel mirino dall’innominato non si è fatto
scappare l’occasione per dire la sua sulla vicenda.
“Sono
già molte le scorrettezze compiute in passato dall’innominato e l’inizio anno è
partito nel peggiore dei modi. Non ritengo giusto che siano calpestati i
normali fondamentali comportamentali di un vivere civile. Se non saranno presi
provvedimenti, prevedo che presto tutto andrà a finire e per colpa di chi? Di una
persona che vive la bicicletta in modo compulsivo. E’ sotto gli occhi di tutti
che è uno facilmente da battere. Se decidessimo di farlo, potrebbe arrivare di
sicuro a mettere in atto anche tentativi di autoflagellazione”.
Un
modo elegante di esposizione con cui il Nocciolini vuole far sapere del
pericolo imminente di chiusura di un gruppo prestigioso non solo in Maremma.
Adesso
spetterà al consiglio direttivo di verificare la questione.
E’
stato lo stesso innominato, appena ha saputo di questa affermazione, a chiarire
che si tratta di una versione provvisoria della sua nuova casacca: “I colori
della bandiera italiana saranno ben in evidenza in quanto sono un campione,
anche se del gruppo B”.
Ha
detto al bar davanti ad una tisana fumante, mezzo limone e a una confezione di
curcuma.
Alessandro
Ciacci,
nuovo allenatore dell’innominato esce allo scoperto, anche se visibilmente
infastidito da questo contrattempo e fa promesse convincenti sul look del suo
allievo:
“I
principi di base non cambieranno - ha precisato - ma il tricolore nella
versione definitiva sarà più ampio, più visibile e girerà lungo tutto il corpo.
Ci siamo basati sulla maglia che indossava Vincenzo Nibali all'Astana - ha poi
aggiunto - nel rispetto delle linee guida della società”.
Sul
fatto “maglia dell’innominato”, vogliono dire la loro anche Loris Topini, Renato Ricci e Massimone.
Lo fanno utilizzano un comunicato stampa congiunto, lanciato sul profilo
facebook della società.
«La
versione definitiva della maglia che ci ha proposto l’allenatore
dell’innominato – dicono - può essere un buon compromesso. I colori sono
visibili, indipendenti, non si confondono con i marchi che danno all’innominato
anche una versione carnevalesca da arlecchino. Purtroppo da un personaggio del
genere non ci si poteva aspettare altro di meglio”.
“Quest’anno
lavoreremo come gregari diligenti e attenti – concludono i tre saggi firmatari
- per stancarlo e fargli passare la voglia di pedalare. Non perderemo
occasione, ogni volta che si presenterà, per lanciare scatti, fughe e lasciarlo
al vento a tirare, cosa che l’innominato odia fare da sempre”.
Sulla
realizzazione di maglie extra-societarie, per essere sinceri i precedenti non
mancano: il primo fu quello di Giovanni Visconti alla Movistar, il più famoso
quello di Vincenzo Nibali nel 2014 e nel 2015 all'Astana e adesso pure
l’innominato.
Passando
oltre, arrivano anche le novità collegate alla prossima stagione agonistica dell’innominato,
è stato l’allenatore ad anticiparle.
“Il
2018 sarà l'anno dell’innominato - garantisce Alessandro Ciacci - ha vinto
di nuovo il campionato del gruppo B, indossa la maglia di leader da anni ormai
e penso che per lui resta solo la consacrazione definitiva e la otterrà vincendo
il campionato riservato a quelli che pensando d’andare forte, il gruppo A. Sono
fortemente convinto che abbia le capacità per farlo”.
Il
pensiero di Alessandro Ciacci va oltre.
“Sono
certo che questo sia un anno importante per l’innominato. Sebbene vuole essere
presente a livello europeo a appuntamenti importanti con la sua azienda fondata
assieme a Vincenzo Suero, a livello agonistico ha imparato tanto, anche a
sopportare le pressioni e penso che adesso sia pronto per vincere, battendo
chiunque indossi la maglia del Gruppo ciclistico Castiglionese”.
Rossano
Scaccini
©Riproduzione
riservata
L’innominato
è un personaggio di fantasia, anche se Maurino Carraresi pensa di essere
lui. Purtroppo non lo è, come non lo sono gli altri 74 ciclisti che mi hanno
contattato in privato dicendomi di essere l’innominato o facendomi nomi di
probabili innominati.
Nella foto, la colazione tipo dell'innominato che essendo un personaggio di fantasia può ingurgitare di tutto.
Nella foto, la colazione tipo dell'innominato che essendo un personaggio di fantasia può ingurgitare di tutto.
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