mercoledì 2 marzo 2022

DOMENICA MATTINA AL VIA TUTTI RASATI E PROFUMATI – L’EFFETTO DONNA IN BICICLETTA HA DAVVERO CAMBIATO IL LOOK DEI CICLISTI DI QUELLI DEL GRUPPO B

Parte della start listi di domenica scorsa


Nel pomeriggio di sabato avrò ricevuto almeno cinque o sei telefonate, Quelli del Gruppo B non amano i messaggini con WhartsApp, ma si confrontano a voce. Tutte con la stessa motivazione, quella di invitarmi la mattina seguente ad essere puntuale davanti al cancello di Dino il tipografo perché dovevo conoscere Carla di Cortona, la prima donna che si allena con il nostro team, un evento da immortalare.

Ho detto a tutti sì e come promesso alle 8:45 mi materializzo.

Già nel rettilineo che porta al punto di start non posso che accorgermi della presenza di quasi tutto il team, cosa che di solito prima di partire si deve fare almeno 5 volte l’appello per controllare le defezioni. Tutti presenti, anche chi da mesi un si vedeva.

Facce rasate, aromi più disparati di dopobarba di ordinanza, ma quelli più audaci nell’attesa dell’arrivo della donna cicista si sono tolti il casco e allegata “papalina” per smorzare il freddo, solo per sfoggiare il nuovo taglio di capelli con tanto di brillantina.

La Carla di Cortona ancora non è arrivata e mi sarebbe piaciuto ribattezzarli uno ad uno i miei colleghi di allenamento per come si erano  ricutinati., Tutti da sfilata “Modello Giuditta”, escluso però Dino il Tipografo, con normale tenuta d’ordinanza, ma anche Attilio e Renato e devo ammattere pure il capitano presunto tale, ma credetemi era altrettanto nauseante l’odore di naftalina che sprigionavano certi completini, molti dei quali lasciati nel fondo degli armadi a fare volume.

Un rapito calcolo. Aggiungendomi, ne conto 12, tutti in attesa della Carla.

Renato


Renato mi si affianca, tenendomi sotto controllo e mette subito le cose in chiaro.

“Un ti muovere di qui finché non te lo dico io”.

Capire cosa voglia fare era facile. Copione già ampiamente recitato. Nell’ordine mi voleva far accasare con la barista di Ribolla con la cameriera di Massa Marittima e con la commessa di una gelateria di Follonica, queste sono le principali location dove siamo andati in scena ma potrei allungare l’elenco di parecchio e devo ammettere che aveva avuto sempre fortuna. Anche perché bastava fossero donne e mi voleva sistemare a prescindere 

Al capitano sfiduciato dell’attesa della donna cortonese importa poco e parlava con Beppe, quello  delle barche di legno, di camere d’aria, copertoni e copri scarpe. Due minuti e decido di mettere su casino, per far trovare la donna in quello che è la normale attività di questo gruppo, quella di scazzare.

Affermazione, che appena recepita, scatena un perfetto putiferio.

“E se a livello assoluto Quelli del Gruppo B edizione 2022  lo vincesse una donna?”.

Silenzio immediato. Avevo ottenuto l’attenzione di tutti e poi giù ancora con la mia recita improvvisata.

“Non so voi, ma io ho controllato quella signora su Strava, va davvero forte e lei non la puoi escludere – dico guardando l’atleta di sopra il Vaticino – il regolamento non lo puoi cambiare e hai messo che ci sarà la gara delle donne con classifica a parte ma non specificando che il tempo migliore fra uomini e donne è scisso. Vale la somma e quello che ha impiegato meno vince”.

Prendo fiato e affondo il coltello nella nuova piaga.

“Sai che figura, lei vince e te perdi. Pensa come al Palio di Siena, te sei quello che arriva secondo, ma i contradaioli dicono sempre meglio ultimi che secondi”.

Colpito nell’orgoglio l’atleta più in forma del gruppo si ribella alle mie affermazioni.

“Metto tutti dietro di me e pure questa Carla. Lei ha molti anni meno di me, andrà forte in salita, ma io sono pure un velocista oltre che un ottimo scalatore e credo non ci sarà posto per entrambi sul primo gradino del podio, che conquisterò tranquillamente”.

Dino non si trattiene e gli ricorda che non molti giorni prima ha perso la volata con il suo allenatore Attilio e questa puntualizzazione lo mette davvero di cattivo umore, ma sa come giustificarsi.

“L’arrivo era al cartello di ingresso a Castiglione della Pescaia dove sono passato per prima e non alla traversa che porta al mare di cento metri dopo. Correrò un perfetto Campionato di Quelli del Gruppo B, perché ho la consapevolezza che sto conducendo una preparazione impeccabile”.

Dino guarda Renato, che continua a tenermi sotto stretta sorveglianza e indicando il leader sceso dal colle afferma divertito: “Abbiamo fra di noi un fenomeno”.

Alle 9.15 ancora Carla di Cortona non si materializza. Dino chiede a Renato se avesse per caso memorizzato il numero di telefono di questa tizia sul suo cellulare.

“A parte che non  le ho chiesto il numero io non so neanche come si fa a metterli in memoria lo fanno sempre le mi figliole”.

In un momento di disattenzione scappo dalle grinfie di Renato e saluto la compagnia.

Ho poi saputo che alle 9:30 decidono di partire, ma in direzione del lungomare di via Isola Clodia dove abita la Carla, ma non conoscendo l’eventuale macchina e non vedendo nelle immediate vicinanze biciclette da corsa, tantomeno finestre spalancate o canne fumarie con lo zampillo di fumo, si arrendono. Qualcuno propone di venirmi incontro, percorrendo in senso invero il Giro del Maggiorani, , ma io a Macchiascandona avevo svoltato per il Bozzone per poi prendere la strada dell’Agnone, risalire la provinciale delle Strette che si immette poi nella comunale e raggiunta casa.

 

Rossano Scaccini

©Riproduzione riservata

I luoghi sono reali, ma il personaggio di Saetta e Carla da Cortona come le storie collegate le ho tutte inventate.