sabato 21 aprile 2018

IERI RIPETIZIONE DI CICLISMO DA UN EX PROFESSIONISTA PER BATTERE ATTILIO NOCCIOLINI E STAMATTINA SFIDA

In secondo piano Renato Ricci. Davanti da sinistra Maurino e Codol


Il meglio del ciclismo castiglionese ha dato la possibilità ieri, venerdì 20 aprile, a Maurino di potersi avvalere di un ex professionista per l’unico suo obbiettivo del momento, battere Attilio Nocciolini.  
Durante un momento conviviale l’atleta sceso dalla frazione è stato accontentato e Codol lo ha confessato, suggerendogli una strategia vincente per mettere dietro alla sua ruota l’uomo di mare ed esperto di vento.
Appagato dalla convincente spiegazione e dall’abbondante abbuffata, ha raggiunto casa, si è infilato a letto e stamattina, prima di dare il via all’allenamento, candidamente ha ammesso di aver sognato durante la notte appena trascorsa volate stratosferiche dove lui batteva tutti: Nocciolini (padre), Vincenzo Suero, Massimone, Aladino il tipografo e simpatia, tutti gli altri ormai non lo impensieriscono più.
Facciamo un passo indietro.
Mentre era in corso la professione di fede serale (come si vede dalla foto) fra Maurino e chi di ciclismo ne mastica più di lui, dietro, a pochissimi centimetri di distanza, stazionava Renato Ricci, che non ha potuto fare a meno di sentire,  anche perché il baffo sceso dal colle un po’ sordo, parlava ad alta voce.
«Ci voleva il filmato invece di quello scatto», ha detto immediatamente ai presenti Renato Ricci, come ha capito quale fosse l’oggetto del contendere, ed ha dato segni di rassegnazione devastanti, ma non al punto di fargli passare l’appetito.
Alle 8:59, ora satellitare di stamattina sabato 21 aprile, registrata da tutti i computer delle biciclette presenti al via, si parte per l’allenamento.
Come se quella di oggi fosse la prova di Campionato del mondo. Ognuno studia l'avversario di turno, almeno penso, altrimenti sarebbe stato noioso tutto quanto portato avanti. 
Maurino e Attilio Nocciolini parlano poco, la cena della sera precedente dicono che li ha messi fuori gioco, ma nessuno dei due, soprattutto quello che arriva sempre dopo, non è bravo a raccontare bugie e si aspetta il momento della verità, che arriva ad un chilometro dall’ingresso a Castiglione, quando davanti al Camping Etruria, lo sfidante di tutti, si alza sui pedali, scodinzola e guadagna qualche metro.
Dietro di me, che stavo tirando tranquillamente, sento un sospirone di rassegnazione e un dialogo scocciato fra Attilio Nocciolini e Vincenzo Suero.
«Che si fa, gli si rovina la giornata anche oggi?»
Chiede il primo e l'altro perentorio: «Certo. Ha fatto le sue eclatanti cazzate e va punito».
La lezione con il professionista che ne mastica di ciclismo non è servita.
Da sinistra: Attilio Nocciolini e Maurino
Rossano Scaccini
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I personaggi sono veri, le storie tutte inventate (abbastanza).