COMUNICAZIONE DI SERVIZIO PER VINCENZO SUERO – STAMATTINA MAURINO HA VINTO LA VOLATA AL BOZZONE TOCCANDO I 58 KM/H POI SI SONO INTROMESSI I CHIHUAHUA I FINISHER LA MORTADELLA E LE ACCIUGHE
Non
vinceva da un paio di domeniche, ma quando l’ho visto alzare le braccia al
cielo, come ha fatto oggi, domenica 4 febbraio, durante l’allenamento che è
diventato improvvisamente competitivo con adrenalina ai massimi livelli, mi ha
fatto un po’ (solo poco), ricredere sulle potenzialità dell’atleta sceso da
Buriano.
Andiamo
per gradi.
Ritrovo
alle ore 9. Come consuetudine tutti pronti già 10 minuti prima. I presenti si
guardano e visto che il livello uniforme, tendente al basso, si parte in
anticipo.
Maurino fino alla sosta
caffè di Ribolla, sembrava un disco rotto: “Sono 5 giorni che non pedalo e mi
fanno male le gambe”.
Risparmio
ai lettori del mio blog i commenti che gli abbiamo riservato. Poi, si fa
rientro verso Castiglione della Pescaia e ne succedono di tutti i colori nell’arco
di pochi chilometri.
Tutto
inizia alla rotonda del Lupo, quando a noi si uniscono ciclisti provenienti da
Follonica. Hanno un’andatura più sostenuta della nostra, ma il primo a rompere
gli indugi e mettersi a ruota è proprio Maurino.
Dietro Stefano Giommoni, Roberto Seghi,
io, Massimone e Renato Ricci che ci maledice sorridendo.
Come
mi aveva chiesto Vincenzo Suero, il
mio capitano, fermo a casa per eccesso di allenamento e deve riposarsi per
riprendere la preparazione in proiezione campionato del gruppo B, osservo cosa
combina il suo co-aspirante al titolo del 2018.
Scatti
e controscatti per toglierci dalle ruote, ma i follonichesi non staccano Maurino, che ha dietro ben incollato Stefano Giommoni. Mancano 500 metri al
traguardo del Bozzone, dove un nutrito pubblico attendeva i corridori, quelli veri, iscritti alla gara
della domenica, ma anche per noi quello era l’arrivo simbolico, dove si sarebbe decretato
il vincitore.
Maurino guarda Stefano Giommoni come un chihuahua
abbaia garbatamente al padrone implorandolo di portarlo fuori e dopo questa prima richiesta
di aiuto mimata, arriva quella verbale: “Portami fuori” e non intendeva che
voleva andare a espletare bisogni fisiologici.
Stefano Giommoni, ottimo
acquisto della squadra di Vincenzo Suero,
ha fatto un azione egregia. Da perfetto finisher, un impeccabile ultimo uomo per le
volate dell’uomo di piazza Lampedusa, che si sposta sul centro della
carreggiata, aumenta l’andatura. Mancano 300 metri all’edificio famoso per la
sua mortadella e le acciughe. Velocità stratosferica. Riesco a leggere nel mio
contachilometri 56 km/h. Mancano 50 metri alla striscia di scotch appiccicato
per terra ed esce lui. Maurino con
un gran colpo di reni e uno di tosse taglia il traguardo per primo.
Quel
gesto così eroico l’ha metabolizzato verso i Ponti di Badia. Improvvisamente il
suo baffo si è esteso assieme al suo sorriso. Ha preso il comando del gruppetto
che stava rientrando per il pranzo della domenica tirando, cosa che non fa
quasi mai e convinto di andare anche forte, ma tutti avevano inserito la
moltiplica piccola per fare defaticamento visto che si procedeva attorno ai 18
km/h. Maurino era di nuovo lui.
Quello che un va neanche se lo pinti.
Nel
primo pomeriggio è uscita una notizia, messa su carta intestata da Maurino, dove afferma che: “Vincenzo Suero e Rossano il
giornalista, si devono sentire formalmente sospesi dal campionato del gruppo B.
Le loro ruote alimentate dai raggi del sole, indurranno gli esperti, a partire
dall’orefice conoscitore dei segreti dei velocipedi, ad uno stop cautelativo ai
sensi dell’articolo 7.9.1 del regolamento che spiegherà Danilo Saletti, presidente di tutti i gruppi, fra qualche giorno.
Apprezzerei – conclude Maurino nel
suo comunicato – una loro autosospensione. Un gesto del genere darebbe credibilità
al ciclismo castiglionese”.
Ma
sull’argomento, ruote alimentate dai raggi del sole si è espresso finalmente Attilio Nocciolini, l’unico che a
Castiglione della Pescaia conosce in modo impeccabile le biciclette. Le sue
parole hanno chiuso la vicenda, come una cintura di castità messa ad una moglie
generosa.
“Una
strullata, come quella delle ruote alimentate dai raggi del sole era tanto che
non la sentivo. Non credevo a quanto ho letto, quando Maurino ha presentato un ricorso di questo tipo. Sarebbe lui da
squalificare. Se decidessero così, saremo per una volta davvero razionali”.
Intanto
un’altra curiosa notizia è uscita in questa prima domenica di febbraio. Nei
prossimi giorni saranno assieme Maurino
e Rossano il giornalista davanti al
medico sportivo per il rinnovo del certificato per l’idoneità agonistica. Anche
in questo caso sarà competizione. Chi avrà più watt di potenza e bpm di frequenza
cardiaca? Le scommesse sono già iniziate.
Rossano
Scaccini
©
Riproduzione riservata.
Storia
tutta di fantasia, si fa per scherzare.
<< Home page