lunedì 28 marzo 2022

CONSAPEVOLE D’ESSERE VITTIMA DEL MALOCCHIO, CHE LORIS TOPINI GLI DOVRA’ TOGLIERE, IERI, DOMENICA, DIETRO ALLE BICI MOTORIZZATE IL LEADER DI QUELLI DEL GRUPPO B HA PORTATO A CASA 50 CHILOMETRI A 40 km/h

 


 

 

A volte basta dare una possibile soluzione e spariscono tutte le “paturnie”, pure a uno come il leader di Quelli del Gruppo B.

Ipotizzando il possibile malocchio e stabilita l’eventuale strategia per rinnegare questo accostamento quasi sacrilego, svaniscono al capitano tutte le incertezze di questi giorni.

Proprio così. 

Ieri, domenica,  si è allenato facendo velocità schierando due motorizzati al suo servizio: Massimone e Fabio di Monteroni.

Devo però ammettere che è stata una giornata strana. Il leader con il suo particolare team si sono trovati segretamente e partiti senza coinvolgere altre persone, ma alla stesso modo anche il sottoscritto, Saetta dell’hinterland milanese e Carla di Cortona non si sono presentati al punto di partenza all’ora stabilita.

Fra i vari percorsi possibili però tutti abbiamo scelto di transitare sulla comunale, che poi diventa provinciale delle Strette e  ci siamo incrociati.

La cronaca del ritrovato capitano mi è arrivata puntualmente con un suo lungo vocale tramite WhatsApp.

“Oggi ho sento piacevoli sensazioni che ormai non me le ricordavo neanche si potessero provare – inizia così la sua dichiarazione - fosse stata una tappa del Campionato potevo giocarmela con Saetta dell’hinterland milanese”.

Un attimo di tregua per schiarirsi le idee e mi comunica come poter riscontrare la sua affermazione.

“Puoi chiedere conferma a Massimone o a Fabio di Monteroni, loro hanno visto”.

Poi gli aggiornamenti sul malocchio.

“Presto, appena si sente di poterlo fare, vado da Loris Topini per farmi togliere il malocchio e poi vedi come combatto nelle varie tappe estive del Campionato di Quelli del Gruppo B”.

Per l’agonismo vi aggiorno sabato prossimo.

Rossano Scaccini

©Riproduzione riservata

I luoghi sono reali come quasi tutti i personaggi, ma solo Saetta dell’hinterland milanese, Carla da Cortona e Irene di Sanfatucchio sono di fantasia, come le storie che leggete.