CONSAPEVOLE D’ESSERE VITTIMA DEL MALOCCHIO, CHE LORIS TOPINI GLI DOVRA’ TOGLIERE, IERI, DOMENICA, DIETRO ALLE BICI MOTORIZZATE IL LEADER DI QUELLI DEL GRUPPO B HA PORTATO A CASA 50 CHILOMETRI A 40 km/h
A volte basta dare una possibile soluzione
e spariscono tutte le “paturnie”, pure a uno come il leader di Quelli del
Gruppo B.
Ipotizzando il possibile malocchio e stabilita
l’eventuale strategia per rinnegare questo accostamento quasi sacrilego,
svaniscono al capitano tutte le incertezze di questi giorni.
Proprio così.
Ieri, domenica, si è allenato facendo velocità schierando due motorizzati al suo servizio: Massimone e Fabio di Monteroni.
Devo però ammettere che è stata una giornata
strana. Il leader con il suo particolare team si sono trovati segretamente e
partiti senza coinvolgere altre persone, ma alla stesso modo anche il
sottoscritto, Saetta dell’hinterland milanese e Carla di Cortona non si sono
presentati al punto di partenza all’ora stabilita.
Fra i vari percorsi possibili però tutti
abbiamo scelto di transitare sulla comunale, che poi diventa provinciale delle
Strette e ci siamo incrociati.
La cronaca del ritrovato capitano mi è
arrivata puntualmente con un suo lungo vocale tramite WhatsApp.
“Oggi ho sento piacevoli sensazioni che
ormai non me le ricordavo neanche si potessero provare – inizia così la sua
dichiarazione - fosse stata una tappa del Campionato potevo giocarmela con
Saetta dell’hinterland milanese”.
Un attimo di tregua per schiarirsi le idee
e mi comunica come poter riscontrare la sua affermazione.
“Puoi chiedere conferma a Massimone o a
Fabio di Monteroni, loro hanno visto”.
Poi gli aggiornamenti sul malocchio.
“Presto, appena si sente di poterlo fare,
vado da Loris Topini per farmi togliere il malocchio e poi vedi come combatto
nelle varie tappe estive del Campionato di Quelli del Gruppo B”.
Per l’agonismo vi aggiorno sabato prossimo.
Rossano
Scaccini
©Riproduzione
riservata
I
luoghi sono reali come quasi tutti i personaggi, ma solo Saetta dell’hinterland
milanese, Carla da Cortona e Irene di Sanfatucchio sono di fantasia, come le storie
che leggete.
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