THE LEADER – LE BARRETTE DEL CAPITANO
Far
parte in qualche modo del mondo dell’informazione ti offre l’opportunità di
confrontarti con i colleghi e quanto ho fatto il giorno stesso che ho saputo
dell’arrivo di tutti i direttori, sportivi, meccanici, massaggiatori e
nutrizionisti di tutta Europa a Castiglione della Pescaia, una ventina di
persone ricevute all’interno di un appartamento.
Tutti
noi pensavamo che quanto accaduto avesse come promotore l’ormai
ex leader di Quelli del Gruppo B, gli indizi erano schiaccianti,
ma lui quella mattina non ha sentito proprio niente di quel trambusto. Le
avvolgibili chiuse a buio pesto con una dose da cavallo di sonnifero ingoiato
la sera prima lo avevano fatto svegliare attorno alle 11 e la moglie per non
fare confusione si era sistemata in cucina, chiudendo la porta che dava sul
retro della casa e con la televisione accesa.
Indagare
è sempre necessario avevamo incolpato ingiustamente il nostro capo e invece l’artefice
era un altro, sempre ciclista, che abitava nello stesso palazzo. Infatti era un
condomino del leader castiglionese e si trattava di Saetta, il nuovo arrivato e se tanto mi da tanto, ci darà molte soddisfazioni. Tutta sua l’organizzazione,
che resta sempre davvero un’impresa impossibile da realizzare nel terzo
millennio.
Trovato
l’interlocutore disponibile alla rivelazione, ascolto la versione del collega,
un giornalista statunitense che parla in un ottimo italiano e lo ascolto in silenzio fino alla seconda puntualizzazione, a quel punto dalla
mia bocca è uscito un “seeee” di quelli lunghissimi, che però si interrompe come ricevo alcune foto sul mio cellulare che
contestualizzano le sue dichiarazioni.
In
quella location casalinga, sicuramente all’interno del salotto buono, su un
lenzuolo bianco, una frase vergata con una vernice rossa “THE LEADER – LE BARRETTE
DEL CAPITANO” il tutto era posizionato sopra un mobile con spigolature consistenti.
Quel
personaggio arrivato dal nulla a far parte di Quelli del Gruppo B era riuscito
a far arrivare la crema del ciclismo a casa sua dove gli stava per presentare
le sue barrette, per la precisione era sua intenzione vendere il brevetto al
miglior offerente. Una trattativa privata che se la sarebbe aggiudicata il
miglior offerente.
A
presentare il prodotto nessun nome altisonante della medicina, ma lui in
persona.
Alle
8.30 in punto, come aveva scritto nella mail riepilogativa inviata ai team del
ciclismo che contano, la porta di casa sua si apre e tutti dentro.
“Continuo a non crederci”.
Provo
a ribellarmi alla fantascienza e e stavolta mi arriva uno filmato di un paio di
minuti di quella che è una presentazione molto ravverciata, come si dice in
Maremma.
Tirando
le somme il tutto non dovrebbe essere durato neanche cinque minuti. I direttori
sportivi capito l’andazzo si alzano e se ne vanno, seguiti da tutti i vari
subalterni.
Una
processione stizzita, silenziosa e di quelle che fanno riflettere. Ho saputo
che nell’arco della mattinata un medico dell’Alabama è stato licenziato in
tronco, due massaggiatori hanno ricevuto un richiamo ufficiale per aver
arrecato un danno economico alla società che per spostarsi dal raduno aveva
dovuto sborsare euri per pernottamenti e anche cena e relativa colazione la
mattina seguente e prese misure severe nei vari entourage.
Il
secondo reporter contattato per avere la conferma definitiva di questa storia
che ha dell’incredibile mi ha descritto un’altra scena. Dal tavolo di sala il nuovo
acquisto di Quelli del Gruppo B, mentre inizia a parlare ha tirato via l’altro lenzuolo che faceva coppia con quello
sul mobile per i ricami e tutti sono rimasti basiti nel vedere nell’ordine: patate
lesse, curcuma, scaglie di finocchietto, prezzemolo, ma anche spicchi d’aglio e
buccia di limone grattato, ma il relatore annuncia che mancano i prodotti
segreti che danno forma a “THE LEADER – LE BARRETTE DEL CAPITANO”.
Poi
l’ouverture di inizio presentazione.
“Vi
garantisco che non voglio peccare di falsa modestia, ma oggi avete di fronte
uno che sta presentando un prodotto unico nel suo genere e allo stesso tempo
sano, ma con alcuni ingredienti segreti”.
Si
schiarisce meglio la voce per affermare: “Sono come chi ha dato vita alla Coca
Cola, uno che ha visto bene nel futuro e metto in vendita il mio brevetto”.
Poi,
con un altrettanto gesto scenico, tira fuori dal cassetto del tavolo, dove
solitamente ci stanno forchette e coltelli dei fogli e li consegna ai direttori
sportivi.
Trascorrono
forse un paio di minuti e tutti se ne vanno, senza neanche salutare.
THE LEADER – LE BARRETTE DEL CAPITANO per il
momento continueranno ad essere prodotte artigianalmente e senza metterle in
vendita nei negozi sportivi o catene di distribuzione alimentare, ma ora
bisogna salvare la faccia, mantenere la cosa il più possibile segreta.
Non
gli è riuscito.
Faccio
pubblica ammenda con il mio leader, gli racconto al telefono la cosa e lo sento
tutto gongolante e sentenzia.
“O
questo che attrezzo sarà? Intanto abbiamo materiale per prenderlo per il culo
almeno fino a Natale”.
Rossano Scaccini
©Riproduzione riservata
I luoghi sono reali come
quasi tutti i personaggi, ma solo Saetta dell’hinterland milanese e Carla da
Cortona sono di fantasia, come le storie che leggete.
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