REGNA IL GOSSIP SFRENATO SULLA CENA A CASA DI CARLA DI CORTONA
“Ieri sera abbiamo cenato assieme, mi ha detto che sarebbe arrivato
puntuale stamattina, aspettiamo altri cinque minuti”
Carla di Cortona giustifica così il mio ritardo e rivela a tutti i presenti
di Quelli del Gruppo B, agli assenti la notizia sarebbe arrivata prima di
mezzogiorno con un sicuro e puntuale passa parola della nostra serata trascorsa
assieme, appena parcheggiata la bicicletta nei vari box di casa.
Spaccando il secondo però alle 9:00 arrivo puntuale davanti al cancello di
Dino il tipografo.
“Ti vedo stanco”.
Questo è il buongiorno molto interessato che mi rivolge Renato Ricci e aggiunge:
“Stamattina facciamo il giro di Grosseto o riesci a scalare le Strette?”.
Non apro ancora bocca e lui aggiunge in tono rassicurante, ma soprattutto
per scalzare la mia irritabilità: “Andiamo a prendere il caffè in città e si
rientra dalla ciclabile. Giro tranquillo, l’ho proposto io, pensando a te che
ieri sera hai avuto una serata sicuramente movimentata”.
Guardo Carla di Cortona, che come tutti gli altri aveva sentito chiaramente le affermazioni di Renato scandite a voce alta e in segno di vergogna mette le mani davanti al viso, ma sorridendo.
Adesso pero vi posso già rivelare, avevamo
preparato questo siparietto la sera prima con la Carla di Cortona, anche perché
purtroppo non è andata come si immagina Renato, ma a lui per il momento è
meglio lasciarglielo credere, altrimenti
se si entra subito nei particolari non ci si sposta da casa di Dino il
tipografo per il resto della mattinata.
Per farli sbizzarrire nel gossip sfrenato parto e mi affianco subito alla
Carla di Cortona e non mi sposto mai, chiacchierando e scherziamo, fino al bar
giardino dove siamo soliti prendere il caffè a Grosseto.
Seduti al tavolo fuori dal locale, malgrado il freddo, ma non perché siamo
temprati, il motivo è un altro, la maggior parte di Quelli dei Gruppo B
continuano a non portare nelle tasche posteriori delle loro maglie sia una
qualsiasi mascherina, che il certificato verde. Oggi però mi piace essere,
assieme alla Carla di Cortona l'osservato speciale della domenica
mattina.
“Stamani pago io”. Dice Renato e va a prendere tanto di vassoi dove ci sono
sia le tazzine di caffè, che il dolce ormai regalato immancabilmente dal
gestore del locale.
Torna con tutte le vettovaglie, le appoggia sui due tavoli occupati dal
nostro team composto da una decina di persone e si mette a sedere accanto alla
Carla di Cortona guardandomi di sottecchi.
La donna la mette sul ciclistico-tecnico e gli parla della necessità di
dover far eseguire nei prossimi giorni manutenzione alla bicicletta e che le
piacerebbe andare con il velocipede, ma assieme tutti Quelli del Gruppo B
durante la settimana all’interno del
parco dell’Alberese, fare colazione nel centro della località e ritornare. Lo
aveva fatto una domenica dell’estate precedente con una sua amica partendo da
Marina di Grosseto e quel giro le era piaciuto.
Renato mette assieme tutte le sue proposte e risponde puntualmente dando
per scontato certe situazioni.
“Quello – indicandomi – lavora in Comune e fa parte della schiera dei figli
unici viziati. Per come la so io – continua - ha comprato pure il compressore
per gonfiare la bicicletta perché con la pompa è fatica, speriamo che qualche
sudata gli piaccia farla altrimenti è un casino cara mia”.
Preparata alla situazione Carla acquisisce il colpo senza rispondere,
trattiene una risata e ascolta l’altra parte della spiegazione.
“Lui – conclude Renato – che ci vada o pure faccia festa in ufficio un
cambia niente e se gli dici di andare anche a Santa Margherita da Cortona,
sopra la tua vecchia residenza ti ci porta senza obbiettare e pensa che a quel
tipo di negozio non è che lo ami molto frequentare, ma voi donne avete questa
dote di rimbambirci a prescindere dall’età”.
A questo punto per far placare i bollenti spiriti, si fa per dire con quel
freddo becco si erano già assopiti, solo le parole davano conforto, qualche
sassolino dalle scarpe comincio a togliermelo.
“Ieri – parto spedito nel relazionare perché poi già mi volevo pregustare i
loro commenti – ho avuto la conferma che la gran parte di questo gruppo fa
tante chiacchiere e pochi fatti. Il bello è che va bene così. Tutto regolare.
All’interno delle vostre case, come giusto che sia, comandano le mogli e vi
fate grandi quando le avete a debita distanza”.
Mi arriva una prima serie d’appellativi poco eleganti, ma non mi scoraggio
e riprendo cercando di sintetizzare la cosa.
“Come molti di voi avevo ricevuto l’invito dalla Carla di Cortona per
l’apericena, i vostri no, più o meno giustificati hanno fatto abortire la
serata e allora ci ho pensato un po’ nel pomeriggio e mi sono organizzato
diversamente. Come? Ve lo ha già detto la Carla di Cortona”.
Esito un istante ma nessuno si inserisce nel discorso e chiudo la vicenda
rivelando la versione preparata la sera prima con la donna aretina.
“Il primo che vuole sapere i particolari – metto lo sguardo sopra a Renatone
– trovo il modo di fargli fare un accertamento fiscale dalla Finanza anche se è
pensionato e si ritrova in mutande in un attimo”.
Silenzio assoluto. Dino il tipografo, avanti rispetto a tutto il gruppo, si
rende conto che la situazione è studiata e mi aiuta a venirne fuori.
“Se un vi rimettete in bicicletta, prendete, il raffreddore, la tosse la
febbre e delicati come siete per voi non lo hanno inventato ancora un nuovo
vaccino per farvi sopportare le brutte parole che vi rivolgerebbero, con ragione
le vostre mogli vedendovi cagionevoli”.
Tutti in allegria fino a Castiglione. Il leader castiglionese di Quelli del
Gruppo B la mette in sfida con Saetta dell’hinterland milanese, ma dopo il
secondo allungo su una ciclabile troppo trafficata la domenica Renato li affianca
e gli dice tranquillamente che al prossimo scatto lo butta in fossa sia lui che
qull’altro.
Agonisticamente la possiamo finire qui, ma Renato non molla e mi chiede: “Che
hai combinato ieri sera a casa di Carla di Cortona?”. Purtroppo niente di
quanto pensi, stavo per dirglielo, ma tanto non
ci avrebbe creduto e gli ho sorriso stando zitto.
“Allora vado a chiederlo a lei”.
Non si arrende l’ex imprenditore edile con passione per l’agricoltura, due
attività portate avanti perfettamente, ma la donna aretina entra nella fusa
inaspettata fatta nascere del leader di Quelli del Gruppo B assieme a Attilio e
Diliano.
Arrivati a Castiglione ognuno a casa sua.
In settimana, se trovo l’ispirazione, vi racconto cosa è accaduto ieri sera.
Rossano Scaccini
©Riproduzione riservata
I luoghi sono reali come
quasi tutti i personaggi, ma solo Saetta dell’hinterland milanese e Carla da
Cortona sono di fantasia, come le storie che leggete.
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