COME BATTERE SAETTA, QUELLO DELL’HINTERLAND MILANESE? LA BUTTIAMO IN CACIARA
Sosta al bar di iQuelli del Gruppo B, Saetta ha scatto la foto |
“Ieri, giovedì mattina abbiamo fatto sul serio, allenamento tirato a
ritmo gara, ma nei momenti clou sono sempre stato messo dietro e battuto senza pietà.
Pensa che ho imparato a memoria cosa ha scritto nella parte posteriore della maglia
Saetta” a forza di stargli dietro.
Il leader di Quelli del Gruppo B ieri sera mi aggiorna in videoconferenza su cosa gli sta succedendo ed è moralmente distrutto. Dovrei essere contento, ma mi dispiace.
“Ha fatto meglio di tutti noi – il lidere di sopra il Vaticino si riferisce rassegnato all’uomo
dell’hinterland milanese – dovrei prenderlo come punto di riferimento, ma
adesso è il momento di primeggiare e non di fare tattiche. Quello non lo arrivo.
Pensa mi ha staccato in pianura per arrivare a Ribolla, in salita per
scollettare Tatti e in discesa per Montemassi mi è passato davanti da subito e
l’ho rivisto quando sono arrivato al bar del forno seduto su un gradino ad aspettarmi. Non pensavo fosse così
forte, anche se è uno che va contestualizzato perché dopo la cazzata delle “Barrette
del Capitano” credo che qualche altra bischerata la combini e noi lo possiamo
squalificare dal Campionato di Quelli del Gruppo B, ma se invece poi non fa
strullate? Mi batte a occhi chiusi e ci rimetto di immagine”.
“Per quanto mi riguarda – tiene a sottolineare il leader di
sopra il colle di Poggialberi – sono molto precoce e i miei progressi hanno un’efficacia
immediata, ma al momento non riesco a mettere in pratica tutta la mia
esperienza e gli insegnamenti ricevuti sia da Attilio che da Vincenzo
Suero. Sto per vivere una delle stagioni con un livello di preparazione
sulle gambe altissimo e vado forte, ma
ho paura di perdere tutte le tappe. Quanto lo vorrei battere, ma pedalando non
ci posso riuscire, la devo buttare in caciara”.
La bicicletta e lo sport in generale quando è vissuto male
a una certa età andrebbe vietato per legge.
Rossano Scaccini
©Riproduzione riservata
I luoghi sono reali come
quasi tutti i personaggi, ma solo Saetta dell’hinterland milanese, Carla da
Cortona e Irene di Sanfatucchio sono di fantasia, come le storie che leggete.
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