venerdì 25 marzo 2022

COME BATTERE SAETTA, QUELLO DELL’HINTERLAND MILANESE? LA BUTTIAMO IN CACIARA

 

Sosta al bar di iQuelli del Gruppo B, Saetta ha scatto la foto


“Ieri, giovedì mattina abbiamo fatto sul serio, allenamento tirato a ritmo gara, ma nei momenti clou sono sempre stato messo dietro e battuto senza pietà. Pensa che ho imparato a memoria cosa ha scritto nella parte posteriore della maglia Saetta” a forza di stargli dietro.

Il leader di Quelli del Gruppo B ieri sera mi aggiorna in videoconferenza su cosa gli sta succedendo ed è  moralmente distrutto. Dovrei essere contento, ma mi dispiace. 

“Ha fatto meglio di tutti noi – il lidere di sopra il Vaticino si riferisce rassegnato all’uomo dell’hinterland milanese – dovrei prenderlo come punto di riferimento, ma adesso è il momento di primeggiare e non di fare tattiche. Quello non lo arrivo. Pensa mi ha staccato in pianura per arrivare a Ribolla, in salita per scollettare Tatti e in discesa per Montemassi mi è passato davanti da subito e l’ho rivisto quando sono arrivato al bar del forno seduto su un gradino ad aspettarmi. Non pensavo fosse così forte, anche se è uno che va contestualizzato perché dopo la cazzata delle “Barrette del Capitano” credo che qualche altra bischerata la combini e noi lo possiamo squalificare dal Campionato di Quelli del Gruppo B, ma se invece poi non fa strullate? Mi batte a occhi chiusi e ci rimetto di immagine”.

“Per quanto mi riguarda – tiene a sottolineare il leader di sopra  il colle di Poggialberi – sono molto precoce e i miei progressi hanno un’efficacia immediata, ma al momento non riesco a mettere in pratica tutta la mia esperienza e gli insegnamenti ricevuti sia da Attilio che da Vincenzo Suero. Sto per vivere una delle stagioni con un livello di preparazione sulle gambe altissimo e vado forte,  ma ho paura di perdere tutte le tappe. Quanto lo vorrei battere, ma pedalando non ci posso riuscire, la devo buttare in caciara”.

La bicicletta e lo sport in generale quando è vissuto male a una certa  età andrebbe vietato per legge.

 

Rossano Scaccini

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I luoghi sono reali come quasi tutti i personaggi, ma solo Saetta dell’hinterland milanese, Carla da Cortona e Irene di Sanfatucchio sono di fantasia, come le storie che leggete.