domenica 9 gennaio 2011

LA BICI SE TI PRENDE NON TI MOLLA PIU' PAROLA DI MARIA ADELE TUIA


Negli ambienti sportivi spesso ci si imbatte in tante storie di vita e quella che vi sto per presentare è davvero intensa.
Partiamo dall’attualità: è una campionessa italiana di ciclocross di quest’anno (maglia tricolore conquistata il 6 gennaio alle Capannelle a Roma), ma le vittorie sono state altre per questa giovane donna. Grazie all'aiuto del ciclismo ha saputo reagire a brutti momenti che la vita le ha fatto affrontare.
A me piace spesso proporre agli intervistati di presentarsi ai lettori del mio blog: chi è Maria Adele Tuia?
“Sono nata a Civita Castellana il 10 novembre 1983. Studentessa presso la facoltà di Scienze Infermieristiche, amo lo sport all’aria aperta, vivo con il papà, la mamma è salita in cielo proprio quando ho cominciato a correre. E’ stata la bici la mia salvezza, colei che ha trasformato la mia rabbia, dolore in passione dedizione per questo sport fatto di sacrifici e allenamenti. Devo ringraziare questo sport meraviglioso se ho superato tanto dolore”.
Ci racconta la sua vittoria al Campionato italiano di ciclocross?
“Che dire, tanta tanta felicita. E’ stata una strana gara, sono partita tesa preoccupata e tutto ciò non era sicuramente una buona cosa. Poi, è cambiata “la musica”, mi sono rilassata ed ho cominciato a fare ciò che dovevo pedalare. Passare il traguardo e renderti conto di avercela fatta non ha prezzo. La gioia l’adrenalina sale, è stato stupendo. Trovare all’arrivo il papà il fidanzato, i cuginetti, coloro che sin dal principio hanno creduto in me, da non dimenticare il mio grande capitano che tanto mi sopporta e supporta. La mia vittoria è stata dedicata al mio angelo, la mamma”.
Come è entrato il ciclismo nella sua vita?
“Come sfogo dopo il grave lutto. E’ stato il fidanzato a portarmi in sella e da li non ho più smesso. Come dico sempre la bici se ti prende non ti molla più, diventa una droga. Si diventa dipendenti delle 2 ruote”.
Le donne in bicicletta sono?
“La chiara e nitida dimostrazione di come la donna sia al pari ed oltre il sesso maschile”
Una sua giornata tipo come è articolata?
“Sveglia alle 6 tirocinio in ospedale. La pausa pranzo la sfrutto per allenarmi, poi, il pomeriggio prosegue con la lezione all’universita. Due volte la settimana faccio lezione di spinning. Posso affermare che la mia giornata è molto frenetica e sempre di corsa”.
Ciclocross per lei vuol dire?
“Sprint, velocità ed oggi tanta soddisfazione”.
L’asfalto come lo affronta?
“Come una sfida continua tra me e lui. Più chilometri riesci a coprire e più soddisfazione e lavoro mi porto a casa nelle gambe”.
Come si possono portare più donne a praticare questo sport?
“Far vedere attraverso una buona pubblicità quanta soddisfazione ti da una bici non solo nelle vittorie piccole e grandi che siano ma soprattutto la gioie di pedalare chilometri su chilometri, macinare tanto tanto asfalto. Io sono convinta che pian pianino prenderà piede sempre di più.
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FOTO GENTILMENTE CONCESSA DA MARIA ADELE TUIA