domenica 10 aprile 2022

SAETTA DELL’HINTERLAND MILANESE CI RIVELA CHE E’ PREOCCUPATO PER LA SUA SALUTE, MA AGGIUNGE DI NON AVER NESSUN MALANNO FISICO, GLI MANCA LA LOMBARDIA E MAURINO DETTO SCHEGGIA SCESO DA BURIANO GLI TROVA LA SOLUZIONE



Sparito da diversi giorni dagli allenamenti di Quelli del Gruppo B, Saetta dell’hinterland milanese, essendo un personaggio piuttosto caratteriale, come tutti quelli di questo team la sua assenza non ci dispiaceva, uno in meno da dover badare

Sabato 9 aprile però ci raggiunge al punto di ritrovo, davanti il cancello di Dino il tipografo, ma lo fa con la sua auto e immediatamente ci ragguaglia, cosa che ne avremmo fatto pure volentieri a meno sul motivo della sua latitanza.

“Ho male alle gambe e stanchezza continua, ho fatto le analisi, ma non ci sono valori sballati”.

Lo guardiamo, ma nessuno decide d’intervenire, neanche Maurino detto Scheggia sceso da Buriano, che lui di termini medici e paroloni se ne intende, perché sfrutta alla perfezione internet e allora Saetta dell’hinterland milanese si sente autorizzato ad aggiunge dell’altro.

“Non sto bene, mi sento sempre affaticato, devo capire cosa mi succede. Ho anche nostalgia della nebbia e della Lombardia”.

Questa ammissione lo porta a fare un’altra considerazione.

“Il senso di spossatezza è equamente distribuito sia in bicicletta, che nella vita di tutti i giorni”.

Un coro unanime di rassicurazione gli arrivano, ma solo perché si erano fatte le 9:00 e per i discorsi di Saetta dell’hinterland milanese la location giusta sarebbe stata nel tardo pomeriggio il bar dei ciclisti.

Maurino detto Scheggia sceso da Buriano è sul pezzo e gli prospetta una soluzione garantendogli l'efficacia immediata.

“Torna dalle tue parti e quando sei lassù, pensa a come si sta bene quaggiù. Ti passa tutto. Qui in Maremma, ma soprattutto a Castiglione della Pescaia siamo in  paradiso. Lassù? Vedi te”.

Poi taglia corto, gli da un colpetto sulle spalle e invita tutti a seguirlo per andare a scalare nell’ordine il valico delle Strette, Ravi e poi Caldana.

 

Rossano Scaccini

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I luoghi sono reali come quasi tutti i personaggi, ma solo Saetta dell’hinterland milanese, Carla da Cortona, Irene di Sanfatucchio, Anacleto di Poggibonsi sono di fantasia, come le storie che leggete.