sabato 27 febbraio 2021

MAURINO VERSIONE “COPPA COBRAM”, MA IL MEGADIRETTORE CHI LO FA?


Stamattina la nebbia non ha fatto desistere l’atleta delle Paduline nord e puntualmente, con un solo fidato alleato, quest’ultimo assistito dalla tecnologia elettrica, si sono allenati versione gara simulata, con tanto di "bomba" ingurgitata prima di affrontare la salita di Tatti. Alla cannellina, punto di ristoro dei ciclisti all’estremità del paese, hanno visto Maurino mangiare fetta di pane con salame, accompagnato da una confezione tetrapak molto pubblicizzate in televisione da dove usciva vino bianco. Il suo alleato d’allenamento nebbioso in sella alla sua bici-motorizzata di dubbiosa provenienza si è complimentato subito per come ha salito quella montagna, ma i suoi occhi sono rimasti increduli su come è sceso a rotta di collo da Montemassi. A Ribolla l’andatura dell’ex burianese era elevata a tal punto che hanno rinunciato alla classica sosta caffè e tutto d’un fiato, batteria agli sgoccioli del suo alleato, sono rientrati a Castiglione della Pescaia.

Loris Topini

A mezzogiorno nell’ambiente ciclistico del paese costiero si è tirato un
sospiro di sollievo, soprattutto da parte di Loris Topini e Renato Ricci.

Indiscrezioni davano l’imminente richiesta di aiuto da parte dell’ex burianese, che stava lavorando per mettere in pratica una studia sinergia sia con chi rappresenta come esperienza il ciclismo castiglionese, Loris Topini, sia con chi è un attento osservatore atletico e sa riconoscere su un atleta ha la stoffa del campione, Renato Ricci.

Renato Ricci
“Pericolo scampato e soprattutto non ci perdiamo di credibilità – hanno dichiarato Loris e Renato alla stampa nell’incontro che si è tenuto nel piazzale del ritrovo lato distributore Tamoil – Maurino ha riacquistato fiducia e siccome è anche presuntuoso, non ci coinvolgerà nella sua impresa che sarà alla fine della prossima estate, una nuova colossale sconfitta. Da una quercia un ci si può tirare fuori i limoni”.

“Per levarcelo di torno – dicono agli amici, subito dopo che le telecamere ed i giornalisti si sono allontanati – ci voleva una giornata come questa e dobbiamo ringraziare Fabio per l'aiuto che ci ha offerto. La nostra dignità professionale così è salva”.

Si chiude in un sabato mattino nebbioso, che all’ora di pranzo ha ridato lucentezza al paese maremmano, un’altra pagina agonistica del ciclismo locale, disciplina sportiva che fino a pochi anni fa aveva una lista di autorevoli atleti importanti, oggi rappresentati  dall’uomo sceso da uno dei poggi vicino Macchiascandona.

Per completezza di informazione, Dino il tipografo non si è voluto allenare stamattina, Attilio non mi ha risposto al telefono ed io mi sono riposato.