MAURINO METTE A DURA PROVA LA BATTERIA DI DINO IL TIPOGRAFO
Maurino in salita |
“Dino il tipografo? Sarà il mio fedele gregario. Salire Schiantapetto, arrivare in piazza a Massa Marittima a quel ritmo dietro alla sua bici motorizzata mi dà molta fiducia e lo continuerò ad utilizzare nei miei prossimi test segreti”
Maurino è con l’umore a mille dopo aver fatto questa mattina, giorno dispari
per chi si allena nel team castiglionese, un giro in gran segreto con il quasi
ex tipografo di Castiglione della Pescaia.
“L’andatura decisamente molto elevata – ammette soddisfatto in un post sui social - pulsazioni
alle stelle, ma ho avuto un brillante recupero. Che dire, sensazioni buone,
quest’anno mi divertirò parecchio”.
Un messaggio forte e chiaro sia per Attilio Nocciolini, che per Vincenzo
Suero suoi avversari del momento, visto che Rossano per competere a quei
livelli non sarà facile almeno prima di un paio d’anni.
“Ho lasciato decantare tutte le polemiche dopo la mia intervista di sabato – spiega l’atleta
delle Paduline - ma stamattina nel gelo
trovato lungo la strada che porta al lago dell’Acesa ho pedalato marcando a
uomo Dino e sull’ipotetico traguardo davanti alla fioraia della piazza
principale di Massa ne avevo ancora per aumentare l’andatura”.
Gli addetti ai lavori da oggi a mezzogiorno stanno cominciando a giudicare davvero singolare
il ritorno in grande stile di Maurino, soprattutto su di un percorso dove l’anno
scorso si fermò, scese di bici e a piedi raggiunse la casa di un signore sul
cucuzzolo di un poggio che gli rivelò cosa lo attendeva nel suo futuro prossimo
di ciclista, rivelazione mai condivisa con nessuno.
Dino il tipografo |
“Maurino è davvero cresciuto parecchio – ha detto Dino il tipografo ai colleghi ciclisti riuniti appositamente nel giardino della sua abitazione nel primo pomeriggio - la dimostrazione di forza messa in atto stamattina mi preoccupa, si fa per dire, ma speriamo che dai controlli a sorpresa ai quali abbiamo accettato di sottoporci non emerga, come invece m’immagino che accadrà, l’assunzione di sostanze dopanti del tutto lontane dalle patate lesse mangiate a colazione”.
Dopo questa affermazione così dubbiosa il re dell’inchiostro si è inoltrato
nel racconto dell’allenamento.
“Ritmo sostenuto, ma costante – spiega – tenevo sotto controllo le tacche
della batteria perché volevo tornare in tipografia senza durare troppa fatica,
ma Maurino non mi si è mai staccato dalla ruota e questo vuol dire che il lavoro
di questo inverno è buono, o che ci sono novità dettate dalla scienza?
Personalmente – ha concluso Dino il tipografo – la cosa mi interessa meno del
giusto. Lui mi ha chiesto di allenarci insieme in gran segreto nei prossimi
giorni. Gli ho detto di sì, che ci alleniamo, ma non mi sono pronunciato sulla segretezza della cosa”.
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