sabato 2 marzo 2019

ANCHE RENATO RICCI BATTE MAURINO IN VOLATA






Un sabato mattina tranquillo, solo perché al raduno di partenza decido di non partire con chi va davvero forte. Rimando di mezz’ora e mi aggrego al gruppo dei disperati.
Un inciso. Maurino e Attilio Nocciolini, vanno a riscaldarsi con i big e ci raggiungono giusto in tempo per il nostro via tutt’altro che agonistico.
Gli argomenti dei primi chilometri, la campagna, le donne che guidano disinvolte per quelle strade così strette e poi si rientra sulla “Castiglionese”.
Pausa a Grosseto per caffè e dolce, altrimenti Renato Ricci un sarebbe ripartito. Ciclabile tirata a tutta velocità da Dino il tipografo.
La correttezza deontologica mi impone di ricordare che Maurino ha tirato per cinque chilometri a 25 di media e come mette il proprio lato b sulla sedia del bar dice di essere stravolto. Risparmio gli aggettivi, tutti azzeccati, che gli sono stati affibbiati.
Raggiunto “Ponte alle Barche” passo a guidare il plotone già in forte pressione per la volata di gruppo che li attendeva sul drittone che porta all’ingresso di Castiglione e nessuno voleva stare davanti.
Maurino in forma smagliante e Attilio Nocciolini alla ripresa dopo un periodo di potature olivi si guardavano molto di sottecchi.
L’andatura sale fino a toccare i 28 scarsi davanti al Camping Etruria. Mi si affianca Maurino, ma capisce che non è il caso. Aumento l’andatura a 30 e raggiunta questa folle velocità viene allo scoperto Renato Ricci, classe 1940, stacca tutti, vince in solitario e neanche ci aspetta. Se ne va dritto a casa.
 
Rossano Scaccini
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I personaggi sono veri, come i luoghi. Le storie non si allontanano dalla verità, ma c’è un po’ di sana ironia e tanta fantasia.