MAURINO RILASCIA LA PRIMA INTERVISTA DELL’ANNO MA NON GLI RIESCE L’EFFETTO SORPRESA
Maurino ha risposto così ai primi messaggi su whatsapp che gli
chiedevano se andava ad allenarsi.
Poteva essere una giornata tranquilla, ma alle 12:30 prende il via un incessante passa parola. Maurino
sta per essere intervistato da una troupe televisiva, la location prescelta è
il lungomare di levante, ma anche stavolta non la fa pulita. Vincenzo Suero e Attilio
Nocciolini arrivano sul luogo tenuto poco nascosto e ascoltano tutto.
La prima domanda fatta all’uomo delle Paduline riguardava la
sua situazione di salute.
“Pensavo peggio – esordisce così - la mia condizione era
incerta. A gennaio ho avuto un incidente mentre ero in sella al mio velocipede.
Stavo per cadere e ho picchiato la gamba contro il manubrio. Niente di che, ma
sono dovuto stare fermo qualche giorno. Nell’ultimo periodo avevo fatto molta
fatica in allenamento, poi è arrivata la prima gara dell’anno, il Giro di
Grosseto. Un esordio stagionale molto nervoso. Tutti avevano voglia di mettersi
in mostra, un fatto normale per noi ciclisti, soprattutto adesso che a Castiglione
della Pescaia il livello agonistico non è mai stato così alto- Sono felice d’aver
messo dietro Suero, Dino il tipografo, Attilio Nocciolini e anche Rossano,
quello che si allena sempre poco».
La prontezza del giornalista che intervistava Maurino è
stata impeccabile andando a chiedergli chiarimenti sul suo cruccio, come
affrontare le discese, ma francamente nessuno ha capito cosa volesse dire.
«Secondo me tutto dipende dal manico – ha affermato l’atleta
di Buriano – ma vi aspetto tutti nella discesa di Montemassi. Le vedrete delle
belle”.
Poi arriva la domanda provocatoria del reporter: “Quest’anno
poteva correre con la maglia di campione del gruppo B, come l’ha presa questa
cancellazione dell’evento?”.
“Si sono tutti nascosti dietro all’esiguo numero di
partecipanti – dice con un sorriso amaro Maurino – ma la verità vera è un’altra e tutti la conoscono, non volevano che vincessi io”.
Poi il giornalista gli chiede di dare un giudizio sul
ritorno di Rossano uno dei suoi punti di riferimento del passato che forse torna
in attività.
“Ha una pedalata sempre agile che mi mette sempre in
agitazione – ha detto poco convinto - ma già nei primi strappetti, quando la
strada saliva anche di poco, lo perdevo e una volta volevo chiamare anche la
trasmissione di RaiTre “Chi l’ha visto” per avere sue notizie”.
Anche oggi si scherza un po’.
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