RESTA ANCORA NEL MISTERO LA PRESENZA IN MASSA DEL MEGLIO DEL CICLISMO INTERNAZONALE SOTTO CASA DEL LEADER DI QUELLI DEL GRUPPO B
Le foto che vedete all’inizio di questo post hanno catturato sia l’attenzione, che creato mistero per tutta la giornata di ieri venerdì e pure oggi a Castiglione della Pescaia.
Pullman con scritte cubitali che fanno riferimenti a importanti sponsor di compagini
ciclistiche mondiali, ammiraglie con sopra il tetto molte bicicletta top di
gamma e anche qualche furgone anonimo sono stati visti da tutti i castiglionesi
già dalle 7:00 di venerdì mattina. Erano schierate su una delle strade di
scorrimento di Castiglione della Pescaia, proprio davanti casa del leader di
Quelli del gruppo B.
Il passa parola è stato immediato fra i ciclisti castiglionesi, ma anche
fra i miei colleghi d’ufficio che percorrendo quel lungo rettilineo per
raggiungere il posto di lavoro si sono trovati davanti questo inaspettato serpentone
di mezzi colorato e come mettono piede in ufficio mi hanno chiesto spiegazioni.
La mia sorpresa era pari alla loro, ma ho sudato freddo. Un pensiero mi si
è palesato in testa: “Stai a vedere che quello che pensa d’essere il sosia di
Peter Sagan stavolta ha davvero esagerato”.
Cerco il cellulare dentro al mio zaino e senza indugiare provo a
contattarlo. Irraggiungibile. A quel punto penso davvero male.
Chiamo nell’ordine Dino il tipografo, Attilio il suo allenatore in fase di
dimissioni e Loris Topini, raccontando a tutti e tre quanto stava accadendo e chiedendo d'andare a verificare.
Nell’ordine Dino mi dice che va subito, Attilio non ci pensa proprio: "Se quello mi mette di mezzo un se ne esce più". Loris Topini mi dice che il venerdì mattina
lui lo dedica alla spesa da fare con tanto di carrello alla Coop e ora che sa questa cosa, passa pure da un’altra strada.
L’angolo in basso a destra del monitor del computer, dove è presente l’ora,
credo di non averlo mai perso di vista per due ore di filata, fino a quando finalmente alle 10
Dino mi chiama.
“Che è successo non lo so, ma ho visto risalire sui mezzi, direttori
sportivi, massaggiatori e meccanici e molti di loro continuavano a far oscillare
la testa da destra verso sinistra visibilmente contrariati e qualcuno pure incazzato. Mi
sono fatto coraggio e ne ho interpellati un paio e da entrambi ho ricevuto la
stessa risposta: “Non sempre lo sport fa bene”.
Per tutta la giornata quello che vuole vincere il Campionato del Gruppo B
non è stato rintracciabile telefonicamente e le avvolgibili di casa sua sono rimaste
ermeticamente abbassate.
Si arriva all’allenamento di stamattina con questo tormentone attualissimo.
Arriva l’ex leader della collina vicino a Castiglione, saluta il folto gruppo
di presenti e come se niente fosse si mette a scherzare con Massimone, forse l’unico
che non era al corrente di quanto avvenuto 24 ore prima, ma mi sembra praticamente impossibile Del fatto ormai
nessuno poteva dire di non saperne più niente. Giornali cartacei e quello
presenti sull’on line hanno dato spazio all’accaduto.
Lui, l'ex leader, non parla e devo dire che senza nessuno accordo, noi riusciamo a ignorarlo.
La prima schermaglia d’opinione si ha invece su un altro argomento di quelli molto al di sopra delle nostre competenze, come far cessare la guerra Russa-Ucraina. Rispettando lo squallido scenario delle diplomazie mondiali, anche noi un si arriva a qualche punto condivisibile. Ripresa la strada provinciale che da Ponti di Badia porta a Grosseto l’allenamento s'infiamma e viene allo scoperto tutta quella combattività nervosa senza rispetto solita emergere durante le gare che fanno classifica.
I
motorizzati davanti a andature mai sotto ai 40 km/h e si arriva nel capoluogo
di provincia in un attimo.
La sosta al bar, mai così ricercata dal sottoscritto e durante la pausa ancora nessun
accenno ai team internazionali arrivati in paese sotto casa dell’atleta ex
leader.
Si riparte.
Ciclabile per Marina di Grosseto sempre alla media sopra i 35 km/h per poi aumentare come ci
immettiamo sulla statale delle Collacchie.
Il gruppo si spacca sul ponte alle Barche e Loris Topini con le sue 87 primavere vince la
volata (da arresto immediato).
Oggi Saetta e la Carla di Cortona si sono normalmente confrontati con tutto il team rimanendo anonimi, ma abbiamo avuto la fortuna di avere assieme a noi una graditissima persona, un amico grossetano.
Nei prossimi giorni di sicuro si scoprirà cosa ci facevano tutti quei mezzi a Castiglione della Pescaia che solitamente sono al seguito di eventi ciclistici internazionali.
Per ora resta l'alone di mistero.
Rossano Scaccini
©Riproduzione riservata
I luoghi sono reali come
quasi tutti i personaggi, ma solo Saetta dell’hinterland milanese e Carla da
Cortona sono di fantasia, come le storie che leggete.
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