domenica 1 maggio 2022

ASPETTIAMO ANCORA QUALCHE GIORNO E POI SI VA A “CHI L’HA VISTO?” LA CARLA DI CORTONA E' SPARITA

 

Quelli del Gruppo B prima della volata al traguardo volante


La Carla di Cortona è sparita.

Da una settimana nessuno l’ha vista più in giro per Castiglione della Pescaia. 

Alle telefonate non risponde, ma poi arrivano messaggi dal suo numero nella chat di whatsapp dove ci rassicura affermando che presto sarà nuovamente con noi, Quelli del Gruppo B.

Mancando la Carla, gli allenamenti sono tornati ad essere blandi più del solito, i ciclisti si presentano al cancello di Dino il tipografo, punto di ritrovo per la partenza, vistosamente meno curati, con barba lunga e il turpiloquio ha assunto livelli importanti come un tempo.

“Stai a vedere che quella se ne torna in quel di Cortona”. Ne è sicuro Renato e lo ha affermato ieri, sabato, durante la pausa caffè al Casotto dei pescatori e poi aggiunge indicandomi convinto. “L’hai sulla coscienza te”.

Tutti sanno a cosa si riferisce l'ex impresario edile, anche i lettori del mio blog, ma puntualmente al tavolo del bar un se ne trova uno che gli dice il contrario, anzi, rincarano pure la dose, ma per ognuno di loro ho pronto una serie di giuste e mirate imprecazioni, modellate su misura, come lo è la mia bicicletta costruita su misura da Irio Tommasini. 

Poi si torna a pedalare.

Arrivati a Castiglione, per la cronaca con l’amico Maurino detto Scheggia sceso da Buriano, Attilio e Diliano, siamo andati in fuga. Il gruppo era in piena sofferenza davanti al cancello d’ingresso dell’Aereonautica, lato Marina di Grosseto e controllato il computer della bicicletta, dopo la quarta frenata ingiustificata su un rettilineo senza nessun problema visibile segnava 18 km/h, ho dato vita a una fuga. Arrivati a Castiglione aspettiamo quelli che abbiamo staccato che ci dedicano la solita dose di imprecazioni per la fuga, ma nel mezzo arriva l’idea dell’87enne Loris Topini: “Mandiamo un video alla Carla di Cortona?”.

Accolta la sua pensata, bisogna però trovare la location giusta e qui iniziano i problemi.

Dino il tipografo propone piazzale Solti nella parte alta del borgo medioevale.

“Ci vai te lassù. Se te lo proponevo io l’anno scorso quando eri senza motore e batteria mi avresti maledetto in tutte le forme possibili e immaginabili”.

Lo svernicia immediatamente Maurino detto Scheggia sceso da Buriano.

“Andiamo davanti casa di Carla o al cancello di Dino il tipografo”, propongo io.

L’idea vincente, alla quale ci adeguiamo, viene fuori da Attilio.

“Perché un si va tutti a farsi la doccia e ci facciamo gli affari nostri?”.

Riassumendo. Noi, Quelli del Gruppo B, siamo in una fase di apparente normalità, dopo tanta inaspettata euforia e adesso a tornare indietro ci si sta stretti come con i pantaloni dopo aver mangiato tre piatti di lasagne. Proprio così, oggi mi sono davvero preoccupato dopo aver portato a termine questa impresa senza nessuna fatica.

Rossano Scaccini

©Riproduzione riservata

I luoghi sono reali come quasi tutti i personaggi castiglionesi, ma Saetta dell’hinterland milanese, Carla da Cortona, Irene di Sanfatucchio, Anacleto di Poggibonsi sono di fantasia, come le storie che leggete.