ASPETTIAMO ANCORA QUALCHE GIORNO E POI SI VA A “CHI L’HA VISTO?” LA CARLA DI CORTONA E' SPARITA
Quelli del Gruppo B prima della volata al traguardo volante |
La Carla di Cortona è sparita.
Da una settimana nessuno l’ha vista più in giro per Castiglione della Pescaia.
Alle telefonate non risponde, ma poi arrivano
messaggi dal suo numero nella chat di whatsapp dove ci rassicura affermando che
presto sarà nuovamente con noi, Quelli del Gruppo B.
Mancando la Carla, gli allenamenti sono
tornati ad essere blandi più del solito, i ciclisti si presentano al cancello
di Dino il tipografo, punto di ritrovo per la partenza, vistosamente meno
curati, con barba lunga e il turpiloquio ha assunto livelli importanti come un
tempo.
“Stai a vedere che quella se ne torna in
quel di Cortona”. Ne è sicuro Renato e lo ha affermato ieri, sabato, durante la
pausa caffè al Casotto dei pescatori e poi aggiunge indicandomi convinto. “L’hai
sulla coscienza te”.
Tutti sanno a cosa si riferisce l'ex impresario edile, anche i lettori del mio blog, ma puntualmente al tavolo del bar un se ne trova uno che gli dice il contrario, anzi, rincarano pure la dose, ma per ognuno di loro ho pronto una serie di giuste e mirate imprecazioni, modellate su misura, come lo è la mia bicicletta costruita su misura da Irio Tommasini.
Poi si torna a pedalare.
Arrivati a Castiglione, per la cronaca con
l’amico Maurino detto Scheggia sceso da Buriano, Attilio e Diliano, siamo
andati in fuga. Il gruppo era in piena sofferenza davanti al cancello d’ingresso
dell’Aereonautica, lato Marina di Grosseto e controllato il computer della
bicicletta, dopo la quarta frenata ingiustificata su un rettilineo senza
nessun problema visibile segnava 18 km/h, ho dato vita a una fuga. Arrivati a
Castiglione aspettiamo quelli che abbiamo staccato che ci dedicano la solita
dose di imprecazioni per la fuga, ma nel mezzo arriva l’idea dell’87enne Loris
Topini: “Mandiamo un video alla Carla di Cortona?”.
Accolta la sua pensata, bisogna però trovare
la location giusta e qui iniziano i problemi.
Dino il tipografo propone piazzale Solti
nella parte alta del borgo medioevale.
“Ci vai te lassù. Se te lo proponevo io l’anno
scorso quando eri senza motore e batteria mi avresti maledetto in tutte le
forme possibili e immaginabili”.
Lo svernicia immediatamente Maurino detto
Scheggia sceso da Buriano.
“Andiamo davanti casa di Carla o al
cancello di Dino il tipografo”, propongo io.
L’idea vincente, alla quale ci adeguiamo, viene
fuori da Attilio.
“Perché un si va tutti a farsi la doccia e
ci facciamo gli affari nostri?”.
Riassumendo. Noi, Quelli del Gruppo B, siamo
in una fase di apparente normalità, dopo tanta inaspettata euforia e adesso a tornare
indietro ci si sta stretti come con i pantaloni dopo aver mangiato tre piatti
di lasagne. Proprio così, oggi mi sono davvero preoccupato dopo aver portato a
termine questa impresa senza nessuna fatica.
Rossano Scaccini
©Riproduzione
riservata
I
luoghi sono reali come quasi tutti i personaggi castiglionesi, ma Saetta
dell’hinterland milanese, Carla da Cortona, Irene di Sanfatucchio, Anacleto di
Poggibonsi sono di fantasia, come le storie che leggete.
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