sabato 17 novembre 2018

MAURINO CONOSCE A MENADITO LE BELLEZZE DI SCANSANO DOVE STAMATTINA ERA DIRETTO CON IL GRUPPO, POI, PERO’…

Maurino 


«Per diventare capitano di nove gregari bastano pochi accorgimenti, l’importante che quando gli dico di portarmi a cinquanta metri dal traguardo in agilità, mi diano retta, altrimenti che li prendo a fare nella mia squadra? Se un so boni a fare quanto gli chiedo, posso correre pure da solo, come fa spesso Peter Sagan».
Alessandro Ciacci
Lo ha dichiarato stamattina ad alta voce Maurino ad Alessandro Ciacci. Voleva che tutti sentissero. La frese successiva di Scheggia è stata, quella che nessuno si vuole sentire dire di questi tempi: entrare a far parte della sua squadra che dovrà battere il team di Vincenzo Suero l’anno prossimo.
Arrivata l’offerta all’ingegnere della Piaggio, che molto educatamente ha declinato, cosa che hanno fatto subito dopo pure Adriano Nocciolini e Massimo Rossi.
Sono le 8:30 Maurino si è guardato attorno poteva ancora chiederlo al sottoscritto, a Attilio Nocciolini e a Loris Topini.
Adriano Nocciolini

A me non mi considera neanche di striscio, stesso atteggiamento con Attilio e si affianca a “mototopo”, che in questo periodo viene anche chiamato “cilindrata 48”.
«Se ci danno il benestare, correresti nella mia squadra?».
Domanda l’uomo sceso dal colle al veterano dei ciclisti castiglionesi che con la sua “Bianchi” truccata non si fa prendere di sorpresa. «Ho passato gli ottanta – tiene a precisare Loris Topini - ma non sono rincoglionito come pensi e con te un ci corro. Vuoi sapere perché? Semplice, sei un perdente, ma soprattutto non sai proprio come si impostano le volate e per uno che si dichiara velocista credo di averti dato la mia versione».
Loris Topini
Ancora a vuoto la situazione ingaggi per Maurino, sull’altro versante stessa situazione, ma solo perché Vincenzo Suero non ha deciso quando presentare i suoi nuovi gregari. Indiscrezioni dicono che abbia già tutto pronto.
Vincenzo Suero, che si allena con il suo nuovo gregario
Giro in programma di questo sabato mattina 17 novembre, è con la fermata per il caffè a Scansano. Guardo Attilio Nocciolini, ci capiamo immediatamente. Salutiamo e imbocchiamo la comunale delle Strette per poi raggiungere Grilli, Braccagni, Grosseto e rientro in quel di Castiglione.
Maurino, da uomo sensibile alle bellezze naturalistiche ha intenzione di guastarsi il giro collinare. Scansano, il centro storico, il museo archeologico e della vite e del vino, l’insediamento etrusco di Ghiaccio Forte, le cantine locali. Tenendo un’andatura degna dei suoi compagni d’uscita poteva gustarsi un giro nuovo.
Appena partiti ha dichiarato ai suoi colleghi che gli faceva piacere passare con la bici nel centro storico di Scansano, fermarsi in piazza Garibaldi, attraversando la porta cinquecentesca, accedere al centro storico, ammirare i numerosi edifici di epoca medioevale: il Palazzo Vaccarecci, l'antico Ospedale dei pellegrini, la chiesa di San Giovanni Battista (costruita sopra i resti di un oratorio trecentesco) ed il Palazzo Pretorio. Quest'ultimo era l'antica sede degli uffici pubblici grossetani, che si trasferivano a Scansano nel periodo estivo (estatatura) alla ricerca di un clima più salubre; oggi invece è sede dei musei archeologico, della vite e del vino. Passare accanto all cinta muraria originale, che per buona parte è incorporata nelle pareti esterne degli edifici ma ancora riconoscibile, ma aveva voglia di ammirare un bel panorama che offre la campagna circostante.
Maurino ama la patria del Morellino di Scansano, di conseguenza pensava che oltre alla sosta per il caffè potava entrarci pure una degustazione in enoteca. L’atleta ex capotreno voleva visitare l'insediamento etrusco di Ghiaccioforte, soffermarsi a Pereta, tutti ottimi propositi.
Tanta sensibilità è stata però dissacrata dal lungimirante Loris Topini. «Te non arrivi neanche alle quattro strade di Marina di Grosseto».
Attilio Nocciolini
Che dire, “mototopo”, ha azzeccato anche stavolta il pronostico.
Sull’Aurelia, nei pressi del bivio con Barbaruta ci troviamo davanti Maurino. Siccome io e Attilio Nocciolini, siamo due brave persone, lo facciamo mettere a ruota e lo riportiamo verso Grosseto. Di farlo tirare tanto non ne voleva sapere, ma questa non è una novità.
Il fatto nuovo, anzi, la conferma è stata che con questa sua uscita così disastrosa ci vorranno altre strategie per non far vincere comodamente Vincenzo Suero nel 2019.
Adesso però per l’atleta ex Lucchini è il momento di trovare persone di cui si può fidare, ma è già abbastanza, forse troppo, sputtanato.
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I personaggi sono spesso veri, molti di fantasia, ma le storie tutte inventate (abbastanza).
 Rossano Scaccini