MAURINO: “Una finta foratura e tre sostituzioni di camere d’aria”. Tutto studiato per evitare la gara in programma. Ha fatto scalpore questo gesto nell’ambiente. Pronte le vendette, ma è sparito nel tragitto di ritorno. Aleggiano già diverse leggende al riguardo
Ieri,
sabato 14 luglio, prendendo in prestito il rituale del Palio di Siena, c’è
stata la "provaccia", oggi si doveva correre la “carriera” del gruppo B, ma i
buoni osservatori al raduno hanno subito capito che qualcosa non andava. Stava
per andare in scena un copione così complicato, che a nessuno passava per l’anticamera
del cervello la sua attuazione così maliziosa.
Facciamo
un passo indietro. Ieri, Maurino, non ha vinto nessun duello, ne ha persi
diversi, ma non tutti e l’allenamento era su un percorso abbastanza impegnativo.
Uno dei suoi avversari, il docente simpatico, su uno dei primi strappi ha alzato bandiera bianca e il suo entourage di gregari si sono dovuti accomiatare.
L'allenamento prevedeva: Capanne, Massa Marittima, Schiantapetto e rientro nella cittadina balneare.
Uno dei suoi avversari, il docente simpatico, su uno dei primi strappi ha alzato bandiera bianca e il suo entourage di gregari si sono dovuti accomiatare.
L'allenamento prevedeva: Capanne, Massa Marittima, Schiantapetto e rientro nella cittadina balneare.
Obiettivamente, Maurino ultimo non è arrivato, ma le allucinazioni che ha ammesso
di avere avuto lo hanno quasi convinto di avere una vocazione molto accentuata
verso la clausura eclesiastica e si sta documentando a tal riguardo.
La
cronaca di questa mattina comunque è molto da interpretare.
Al raduno Maurino
si associa ai big e poi, con uno dei suoi magheggi, ce lo troviamo, come al suo
solito in fondo al nostro gruppo.
Velocità allegra, primi mugugni, Loris Topini detta legge, ma ormai la cosa fa sempre meno notizia.
Velocità allegra, primi mugugni, Loris Topini detta legge, ma ormai la cosa fa sempre meno notizia.
Adesso
la news indegna, brutta, che sono pochi hanno saputo carpire.
A poche centinaia
di metri dal “Madonnino” l’atleta sceso dal colle urla che ha forato. Immediata
la fermata e si raggiunge tutti Maurino intento a sostituire la camera d’aria. Maurino
all’opera, lavora molto velocemente e tutti noi, una decina a guardarlo.
Da
non esperto, anzi proprio neanche ci provo se buco, ma mi viene spontanea fare
un’osservazione, non sarò capace a cambiare la camera d’aria, ma se lo si fa in
modo errato lo capisco immediatamente e lo apostrofo: «Guarda che come minimo l’hai
“pizzicata” e siamo punto e a capo».
Detto
fatto, la ruota non regge e nuova sostituzione. Stavolta Maurino è meno
maldestro ma resto scettico sul suo lavoro. Si riparte. Cento metri, ruota a
terra. Tutti di nuovo al capezzale di Maurino, nuova sostituzione ma stavolta
entrano in gioco i veri ciclisti e lo rimettono in carreggiata.
Il
fattaccio lo apprendono in pochi, io sono uno di quelli che ne viene a
conoscenza.
L’atleta
del Bronx lo bisbiglia, ma non a bassa voce perché quello al quale lo rivela è
un po’ duro di orecchi: «Sono stato bravo, ho fatto finta di aver forato e mi
ero portato dietro delle camere d’aria usate, mai buttate, ricordi di vecchie
forature. Vi ho fatto fermare, perdere tempo così abbiamo ridotto il giro e non
c’è più competizione».
Vincenzo
Suero non era vicino al suo acerrimo nemico, ma mi è sembrato giusto renderlo
partecipo della notizia. Dopo la sosta caffè in quel di Ribolla, il ritorno è
stato a ritmo gara.
Maurino lo si perde immediatamente, c’è chi afferma di averlo visto fare sosta alla Castellaccia dove sono presenti dei profughi, che come lo hanno visto fermare, immediatamente gli forniscono tutte le indicazioni necessarie per chiedere asilo politico in Italia. Resta il fatto, dal punto di vista sportivo, che nessuno stavolta ha pensato di andare in suo soccorso e lo abbiamo lasciato al suo destino.
Maurino lo si perde immediatamente, c’è chi afferma di averlo visto fare sosta alla Castellaccia dove sono presenti dei profughi, che come lo hanno visto fermare, immediatamente gli forniscono tutte le indicazioni necessarie per chiedere asilo politico in Italia. Resta il fatto, dal punto di vista sportivo, che nessuno stavolta ha pensato di andare in suo soccorso e lo abbiamo lasciato al suo destino.
Adesso
bisogna capire come evolverà la situazione. Tornerà martedì in bicicletta?
Rossano
Scaccini
©Riproduzione
riservata.
I
personaggi sono veri, alcuni di fantasia, ma le storie tutte inventate (abbastanza).
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