IL LANDINI TESTA ROSSA, TRATTORE AGRICOLO FIORE ALL’OCCHIELLO DELLA MECCANICA ITALIANA, PRESO IN PRESTITO DA MAURINO
“Oggi
volevo vedere come reagivano gli avversari nel percorrere le salite della zona.
Li ha graziati Giove pluvio. Lo hanno invocato questo signore della pioggia e
delle tempeste, ma domani li sistemo tutti sti portatori di biciclette a
spasso”.
Questo
è stato il buongiorno di sabato 17 febbraio, pronunciato da Maurino, dopo che alzata l’avvolgibile ed aperta la finestra di
camera ha visto la strada bagnata e dal cielo continuava a scendere la pioggia.
L’uomo
sceso dal colle pensava di non avere nessuno che lo ascoltasse, ma nei
condomini, come tutti sanno, passa sempre qualcuno e alla sua affermazione
pronunciata ad alta voce, una signora che lo conosce e gli ha risposto: “Era
meglio quando andavi al lavoro, ste strullate per la testa un c’è l’avevi”.
Maurino, diventa
immediatamente rosso in volto dalla vergogna. Chiude subito la finestra e
ammaina l’avvolgibile, facendo un gran casino e se qualcuno in casa, ma anche
negli appartamenti vicini ,alle 8:00 stava sempre dormendo, di sicuro li ha
svegliati e si sarà beccato una giusta dose di imprecazioni.
Tornando
alla parte sportiva, tutto rimandato a domani, quando il gruppo B al completo e
gli altri presunti forti e quelli sicuri scarsi, si ritroveranno alle 9:00
puntuali sul piazzale lato Tamoil.
Maurino definisce la
sua condizione in crescita, ma se si mettono assieme due che ne masticano di
ciclismo e uno lo vuole difendere, di sicuro litigherebbero.
Il
pretendente al titolo del campionato riservato al gruppo B, ad oggi va meno di
me e questa la dice lunga dall’essere al top della forma, come qualcuno afferma
per partito preso.
Di
giustificazioni Maurino ne ha un
buon bagaglio nel suo repertorio che sta tirando fuori e riproponendo:
influenza, colite, bronchite e una volta ha tirato in ballo pure le
mestruazioni per omettere le sue defiance.
Per
gli abitanti del condominio dove abita Maurino
è stata però anche la mattinata dove hanno potuto assistere all’arrivo di una
troupe televisiva che ha intervistato l’illustre comproprietario di casa.
La
prima domanda della reporter, molto prosperosa, con scollatura generosa, la
mette giù a cattiva, mentre l’intervistato sempre gongolante per il pubblico che lo
ammirava non si aspetta di ricevere così d’impatto.
Lei Maurino fa
le barrette in casa e quando è solo. Viste tutte le accuse che le sono arrivate
nei giorni scorsi, non crede che sia giunto il momento di dirci l’ingredienti
che mette assieme?
“Lei,
mia cara bella giornalista – sbotta subito Maurino
tornando con i piedi per terra – questa domanda poteva formularla in modo
migliore. Non vorrei insegnarle il suo lavoro. Le posso dire però che sono in
trattativa con un’azienda alimentare per vendere la “mi” ricetta e non sarà
come la curcuma, dove qualcuno ci è rimasto fregato. So fare bene le mie scelte
patrimoniali e rilanciare la mia immagine di imprenditore-ciclista-pensionato”.
La
giornalista non batte ciglio, ma lo svernicia con la domanda successiva.
Parliamo allora del
campionato del gruppo B. Ha una squadra di gregari parecchio forti e non sbaglio affermando, anche più di lei, che non sembra al top della condizione. Mica le succederà come quello
che arriva a Roma e non vedrà il Papa?
“Vincerò
le semitappe con arrivo in volata, che sono il 50% del campionato - dice a dritto
Maurino - le altre me le gioco alla
pari. Quindi cara la “mi” reporter, se un po’ ha studiato saprà fare le
addizioni: a 50 ci aggiunge almeno un altro 25, io vinco e quell’altro arriva
secondo su due”.
Un’altra
domanda cattiva, forse la peggiore, arriva e Maurino, che deve portare a casa la comparsata televisiva, limitando
i danni.
Indiscrezioni,
dicono che il contratto di sponsorizzazioni firmato da lei con i fratelli
Saletti sembra stia per essere rescisso. Lo sponsor afferma di aver sbagliato a
valutare le sue potenzialità di immagine, oltre a quelle atletiche?
“Mi
dia retta signorina, cambi lavoro o informatori. Stiamo cercando assieme con lo sponsor un
altro uomo veloce – rivela Maurino con
tono indignato da prima donna vissuta - altro che abbandono della
sponsorizzazione, hanno il borsello aperto e sganceranno altri quadrini. Saremo imbattibili con
il mio treno, che da sempre so portare, prima era su rotaie e adesso su strada, ma la musica è sempre la stessa”.
L’ultima
domanda della giornalista sembra addolcita, ma invece è stata davvero subdola e Maurino ci casca come una pera cotta.
Molti dicono che
lei è troppo umile, che potrebbe rendere di più. E’ vero?
“Il
mio motore è un S.L. 50 – entra finalmente nella parte di protagonista Maurino
e si prende la scena da solo - lei cara la “mi” signorina è giovane e
non li ha conosciuti e visti in azione i super Landini a testa rossa. Quel
modello di trattore ha fatto la storia dell’agricoltura, come io prenderò un
posto da leggenda vincendo il campionato
del gruppo B”.
Rossano
Scaccini
©Riproduzione
riservata.
I
personaggi sono veri, le storie tutte inventate (abbastanza), e stamattina un
si è pedalato.
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