sabato 17 febbraio 2018

IL LANDINI TESTA ROSSA, TRATTORE AGRICOLO FIORE ALL’OCCHIELLO DELLA MECCANICA ITALIANA, PRESO IN PRESTITO DA MAURINO

“Oggi volevo vedere come reagivano gli avversari nel percorrere le salite della zona. Li ha graziati Giove pluvio. Lo hanno invocato questo signore della pioggia e delle tempeste, ma domani li sistemo tutti sti portatori di biciclette a spasso”.
Questo è stato il buongiorno di sabato 17 febbraio, pronunciato da Maurino, dopo che alzata l’avvolgibile ed aperta la finestra di camera ha visto la strada bagnata e dal cielo continuava a scendere la pioggia.
L’uomo sceso dal colle pensava di non avere nessuno che lo ascoltasse, ma nei condomini, come tutti sanno, passa sempre qualcuno e alla sua affermazione pronunciata ad alta voce, una signora che lo conosce e gli ha risposto: “Era meglio quando andavi al lavoro, ste strullate per la testa un c’è l’avevi”.
Maurino, diventa immediatamente rosso in volto dalla vergogna. Chiude subito la finestra e ammaina l’avvolgibile, facendo un gran casino e se qualcuno in casa, ma anche negli appartamenti vicini ,alle 8:00 stava sempre dormendo, di sicuro li ha svegliati e si sarà beccato una giusta dose di imprecazioni.
Tornando alla parte sportiva, tutto rimandato a domani, quando il gruppo B al completo e gli altri presunti forti e quelli sicuri scarsi, si ritroveranno alle 9:00 puntuali sul piazzale lato Tamoil.
Maurino definisce la sua condizione in crescita, ma se si mettono assieme due che ne masticano di ciclismo e uno lo vuole difendere, di sicuro litigherebbero.
Il pretendente al titolo del campionato riservato al gruppo B, ad oggi va meno di me e questa la dice lunga dall’essere al top della forma, come qualcuno afferma per partito preso.
Di giustificazioni Maurino ne ha un buon bagaglio nel suo repertorio che sta tirando fuori e riproponendo: influenza, colite, bronchite e una volta ha tirato in ballo pure le mestruazioni per omettere le sue defiance.
Per gli abitanti del condominio dove abita Maurino è stata però anche la mattinata dove hanno potuto assistere all’arrivo di una troupe televisiva che ha intervistato l’illustre comproprietario di casa.
La prima domanda della reporter, molto prosperosa, con scollatura generosa, la mette giù a cattiva, mentre l’intervistato sempre gongolante per il pubblico che lo ammirava non si aspetta di ricevere così d’impatto.
Lei Maurino fa le barrette in casa e quando è solo. Viste tutte le accuse che le sono arrivate nei giorni scorsi, non crede che sia giunto il momento di dirci l’ingredienti che mette assieme?
“Lei, mia cara bella giornalista – sbotta subito Maurino tornando con i piedi per terra – questa domanda poteva formularla in modo migliore. Non vorrei insegnarle il suo lavoro. Le posso dire però che sono in trattativa con un’azienda alimentare per vendere la “mi” ricetta e non sarà come la curcuma, dove qualcuno ci è rimasto fregato. So fare bene le mie scelte patrimoniali e rilanciare la mia immagine di imprenditore-ciclista-pensionato”.
La giornalista non batte ciglio, ma lo svernicia con la domanda successiva.
Parliamo allora del campionato del gruppo B. Ha una squadra di gregari parecchio forti e non sbaglio affermando, anche più di lei, che  non sembra al top della condizione. Mica le succederà come quello che arriva a Roma e non vedrà il Papa?
“Vincerò le semitappe con arrivo in volata, che sono il 50% del campionato - dice a dritto Maurino - le altre me le gioco alla pari. Quindi cara la “mi” reporter, se un po’ ha studiato saprà fare le addizioni: a 50 ci aggiunge almeno un altro 25, io vinco e quell’altro arriva secondo su due”.
Un’altra domanda cattiva, forse la peggiore, arriva e Maurino, che deve portare a casa la comparsata televisiva, limitando i danni.
Indiscrezioni, dicono che il contratto di sponsorizzazioni firmato da lei con i fratelli Saletti sembra stia per essere rescisso. Lo sponsor afferma di aver sbagliato a valutare le sue potenzialità di immagine, oltre a quelle atletiche?
“Mi dia retta signorina, cambi lavoro o informatori. Stiamo cercando assieme con lo sponsor un altro uomo veloce – rivela Maurino con tono indignato da prima donna vissuta - altro che abbandono della sponsorizzazione, hanno il borsello aperto e sganceranno altri quadrini. Saremo imbattibili con il mio treno, che da sempre so portare, prima era su rotaie e adesso su strada, ma la musica è sempre la stessa”.
L’ultima domanda della giornalista sembra addolcita, ma invece è stata davvero subdola e Maurino ci casca come una pera cotta.
Molti dicono che lei è troppo umile, che potrebbe rendere di più. E’ vero?
“Il mio motore è un S.L. 50 – entra finalmente nella parte di protagonista Maurino e si prende la scena da solo -  lei cara la “mi” signorina è giovane e non li ha conosciuti e visti in azione i super Landini a testa rossa. Quel modello di trattore ha fatto la storia dell’agricoltura, come io prenderò un posto da  leggenda vincendo il campionato del gruppo B”.
Rossano Scaccini
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I personaggi sono veri, le storie tutte inventate (abbastanza), e stamattina un si è pedalato.