venerdì 12 settembre 2014

Gray di Francesco Falconi, un viaggio davvero interessante da intraprendere assieme all'autore

Stavolta parto dalla fine. Non vi rivelo l’epilogo, ma soltanto la mia opinione, dopo aver letto l’ultima pagina di Gray, romanzo scritto da Francesco Falconi.
Un libro che ti prende dall'inizio alla fine e in due giorni l’ho divorato, già sperando che l’autore stia lavorando a un nuovo personaggio e presto ripartire con un altro viaggio.
Il giovane grossetano, che ha mandato in libreria la sua quindicesima fatica, stavolta si è ispirato al Dorian Gray di Oscar Wilde.
Il Gray di Falconi è un romanzo sapientemente suddiviso, con all’interno avvicendamenti azzeccati dei vari personaggi. Leggendo Gray, siamo alle prese con un continuo cambio di situazioni che spaziano dal passato all’attualità e si viaggia fra diverse città.
Anche in questo romanzo di Francesco Falconi arriva l’impatto con l’amore, sentimento che è sapientemente sviscerato dall’autore in diverse forme. Ci si imbatte nell’attrazione fisica, ma anche in quella impossibile solamente da pensare di un eventuale incesto fra fratello e sorella. Queste due situazioni vengono superate soltanto quando Falconi parla della purezza dei sentimenti. L’ingegnere maremmano riesce facilmente a focalizzare in maniera davvero disarmante tutto questo turbinio di sensazioni, rendendo Gray un libro da leggere e da rileggere e da conservare nella propria libreria.

La sinossi ufficiale di Gray: Dorian osserva l’Anima Nera strisciare sulla sua pelle come un tatuaggio, avvolgersi alla spalla e raggiungere la sua schiena. E’ il serpente oscuro che l’ha condannato a un inferno in terra: l’immortalità. Cent’anni prima, di fronte a un ritratto che esaltava la sua bellezza, Dorian ha osato desiderare di rimanere giovane e seducente per sempre: il suo desiderio è stato esaudito, ma il prezzo da pagare è un baratro infinito di estasi e perdizione.
Layla è tormentata da un demone che le toglie il respiro, la ragione e la volontà. E’ prigioniera di un corpo che sente disarmonico e deforme. Il suo rifugio è l’arte, e quel ritratto di ragazzo che da sempre disegna con precisione maniacale, occhi di ghiaccio e corpo perfetto, pur non avendolo mai conosciuto.

In una Roma incantevole e superba, Dorian e Layla stanno per incontrarsi e i loro destini si allineano come tessere del domino in attesa di essere sfiorate.
Rossano Scaccini
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Foto Gentilmente concessa dall’autore