Ti prego lasciati odiare è impossibile con Anna Premoli
E’
entrato immediatamente nella top ten dei libri più letti in Italia, dopo che
come e-book ha sbaragliato le vendite . Ma più che i numeri quello che conta
davvero sono i giudizi delle persone e i riscontri positivi che sta avendo “Ti
prego lasciati odiare”, scritto da Anna Premoli.
Classe
1980, nata in Croazia ma dal 1987 vive a Milano. Di professione si occupa di
investimenti finanziari per una banca privata italiana, sposata ha un bambino
di tre anni. Scrittura a parte ama molto leggere, giocare a tennis, sciare,
suonare il pianoforte e impastare dolci.
“Ti
prego lasciati odiare” è un romanzo ironico rosa i cui protagonisti, Jennifer e
Ian, lavorano entrambi per una nota banca d’affari londinese. Provengono da due
famiglie molto diverse (lui è destinato un giorno ad essere duca mentre lei può
vantare solo discendenze da gente vegana e antimonarchica) e hanno alle loro spalle anni di litigi e
rivalità in campo professionale. Per un incidente di percorso saranno però
costretti a lavorare insieme e dovranno deporre le armi. Da questa loro
collaborazione forzata nascerà anche un sentimento di attrazione che
complicherà ulteriormente le loro avventure.
Se Anna Premoli è diventata una
scrittrice famosa è per colpa di suo marito?
“Ho
scritto questo libro solo per diletto personale, non intendevo mai pubblicarlo.
Mio marito ha cercato di convincermi a inviare il testo a qualche casa editrice
ma, vista la mia titubanza, mi ha poi fatto un bizzarro regalo di compleanno:
ha pubblicato il mio romanzo tramite una piattaforma di self-publishing in formato e-book”.
Una casa editrice che pubblica
e-book ha un bel banco di prova da poter sfruttare e mettere alla prova
scrittori emergenti: lei che cosa ne pensa?
“All’estero
le piattaforme di self-publishing sono già una realtà avviata e hanno prodotto
autori diventati poi molto noti come per esempio Amanda Hocking. La stessa
trilogia delle “50 sfumature” che tanto successo ha avuto anche da noi nasce
appunto come ebook. In Italia c’è ancora
una netta preferenza per i libri cartacei, ma è innegabile che i lettori di
ebook stiano crescendo. Per un esordiente cimentarsi con un mercato simile può
essere molto formativo, e per una casa editrice tradizionale la possibilità di
trovare qualcosa di valido tra gli emergenti è molto maggiore rispetto al
passato”.
Lei nella vita fa altro, ma non
ha mai pensato di smettere per dedicarsi alla scrittura?
“Ho
una laurea in economia dei mercati finanziari in Bocconi e dieci anni di
esperienza maturata sul campo. Preferisco di gran lunga tenermi la scrittura come
hobby, è molto più divertente in questo modo.
Come si spiega il successo ottenuto
con l’e-book?
“In
realtà non me lo spiego, è stato davvero un caso che il libro sia riuscito ad
ottenere tanta visibilità in così poco
tempo. Le recensioni positive hanno poi innescato una sorta di effetto
passaparola”.
Per lei scrivere è un antistress,
ma cosa prova quando si mette davanti al computer e le si apre a video quella
pagina bianca?
“Scrivo
storie che mi divertono, che riescono a farmi ridere. La scrittura è una forma
di evasione al pari della lettura, solo che si ha il vantaggio di poter
indirizzare la storia dove si desidera”.
Dopo questo libro cult dove
continuerà a pubblicare i suoi romanzi su e-book o li manderà
contemporaneamente anche in libreria?
“Sono
stata fortunata sia sul mercato elettronico che su quello cartaceo, quindi
direi che il binomio funziona bene”.
Rossano Scaccini
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