mercoledì 15 maggio 2013

Ti prego lasciati odiare è impossibile con Anna Premoli


E’ entrato immediatamente nella top ten dei libri più letti in Italia, dopo che come e-book ha sbaragliato le vendite . Ma più che i numeri quello che conta davvero sono i giudizi delle persone e i riscontri positivi che sta avendo “Ti prego lasciati odiare”, scritto da Anna Premoli.

Classe 1980, nata in Croazia ma dal 1987 vive a Milano. Di professione si occupa di investimenti finanziari per una banca privata italiana, sposata ha un bambino di tre anni. Scrittura a parte ama molto leggere, giocare a tennis, sciare, suonare il pianoforte e impastare dolci.

“Ti prego lasciati odiare” è un romanzo ironico rosa i cui protagonisti, Jennifer e Ian, lavorano entrambi per una nota banca d’affari londinese. Provengono da due famiglie molto diverse (lui è destinato un giorno ad essere duca mentre lei può vantare solo discendenze da gente vegana e antimonarchica) e  hanno alle loro spalle anni di litigi e rivalità in campo professionale. Per un incidente di percorso saranno però costretti a lavorare insieme e dovranno deporre le armi. Da questa loro collaborazione forzata nascerà anche un sentimento di attrazione che complicherà ulteriormente le loro avventure.

Se Anna Premoli è diventata una scrittrice famosa è per colpa di suo marito?

“Ho scritto questo libro solo per diletto personale, non intendevo mai pubblicarlo. Mio marito ha cercato di convincermi a inviare il testo a qualche casa editrice ma, vista la mia titubanza, mi ha poi fatto un bizzarro regalo di compleanno: ha pubblicato il mio romanzo tramite una piattaforma di  self-publishing in formato e-book”.

Una casa editrice che pubblica e-book ha un bel banco di prova da poter sfruttare e mettere alla prova scrittori emergenti: lei che cosa ne pensa?

“All’estero le piattaforme di self-publishing sono già una realtà avviata e hanno prodotto autori diventati poi molto noti come per esempio Amanda Hocking. La stessa trilogia delle “50 sfumature” che tanto successo ha avuto anche da noi nasce appunto come ebook.  In Italia c’è ancora una netta preferenza per i libri cartacei, ma è innegabile che i lettori di ebook stiano crescendo. Per un esordiente cimentarsi con un mercato simile può essere molto formativo, e per una casa editrice tradizionale la possibilità di trovare qualcosa di valido tra gli emergenti è molto maggiore rispetto al passato”.

Lei nella vita fa altro, ma non ha mai pensato di smettere per dedicarsi alla scrittura?

“Ho una laurea in economia dei mercati finanziari in Bocconi e dieci anni di esperienza maturata sul campo. Preferisco di gran lunga tenermi la scrittura come hobby, è molto più divertente in questo modo.

Come si spiega il successo ottenuto con l’e-book?

“In realtà non me lo spiego, è stato davvero un caso che il libro sia riuscito ad ottenere tanta  visibilità in così poco tempo. Le recensioni positive hanno poi innescato una sorta di effetto passaparola”.

Per lei scrivere è un antistress, ma cosa prova quando si mette davanti al computer e le si apre a video quella pagina bianca?

“Scrivo storie che mi divertono, che riescono a farmi ridere. La scrittura è una forma di evasione al pari della lettura, solo che si ha il vantaggio di poter indirizzare la storia dove si desidera”.

Dopo questo libro cult dove continuerà a pubblicare i suoi romanzi su e-book o li manderà contemporaneamente anche in libreria?

“Sono stata fortunata sia sul mercato elettronico che su quello cartaceo, quindi direi che il binomio funziona bene”.

Rossano Scaccini

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