domenica 6 febbraio 2011

LA "PANTANINA" FABIANA LUPERINI E' ENTRATA NEL CUORE DEGLI APPASSIONATI DI CICLISMO


Ha vinto circa 150 gare da professionista: 5 Giri d'Italia, 3 Tour de France, 6 Giri del Trentino, 4 Campionati Italiani, 3 Frecce Vallone, 3 prove di Coppa del Mondo ed un Tour de l'Aude.
La lista è di tuto rispetto ed appartiene a Fabiana Luperini. L’atleta nata a Pontedera, classe 1974, ha contribuito con le sue imprese nel recente passato a fare grande il ciclismo femminile italiano.
Da tempo pensavo di creare l’occasione per intervistarla e come mi si è presentata ne ho approfittato immediatamente.
Fabiana Luperini come è quando non è un personaggio pubblico?
“Sono una persona molto legata alle persone che contano per me e alla mia famiglia. Mi piace stare con gli amici veri, viaggiare, leggere e fare yoga”
Fabiana Luperini ha vinto tutto, ma il gusto d’essere la prima sul traguardo a che cosa equivaleva?
“Vincere è il coronamento di tutti i sacrifici fatti. E’ la riprova che quello che fai lo stai facendo bene, e riuscire nel proprio lavoro è importante, ti spinge ad impegnarti ancora di più”.
Con tutte le vittorie che ha conquistato in carriera da professionista adesso si può permettere di smettere di lavorare o deve sempre darsi da fare?
"Sicuramente i guadagni di una ciclista donna che pur ha vinto tanto non permettono di non far niente e sinceramente anche se fosse sarebbe una noia mortale non far niente”.
Quanto può guadagnare oggi una donna che diventa professionista nel ciclismo?
“Non lo so, ma so con esattezza che in tutto il mondo le cicliste donna che guadagnano bene si contano sulle dita delle mani, non di più”.
La vittoria più bella che porterà sempre nel suo cuore sarà?
“Al Tour de France 1995 a Vaujany. In maglia gialla, dopo aver scalato Madaleine e Glandon e rifilare otto minuti alla seconda arrivata, una certa Jeannie Longo”.
E la sconfitta più cocente è stata?
“Sicuramente il Mondiale di Duitama nel 1995, dove da tutti ero la grande favorita e invece ho fatto solo un giro e poi mi sono ritirata con grande dispiacere”.
Come sono gli uomini quando pedalano?
“Ho avuto la fortuna di pedalare con grandi campioni toscani: (Bartoli, Guidi, Cipollini, Ballerini, Bettini, Tafi, Casagrande, Pieri , Nocentini, Scinto, Fornaciari e tanti altri), tutti mi hanno sempre portato grande rispetto e ammirazione. Non nego che a volte a molti può dare fastidio se una donna va più forte di loro in salita, ma per fortuna i nomi citati erano bravi ragazzi oltre che campioni e non era il loro caso”.
Lei che ha girato il mondo grazie al ciclismo, dove ha trovato il giusto comportamento della popolazione nei confronti di chi va in bicicletta?
“Sicuramente l'Olanda e il Belgio sono i due paesi che più amano e rispettano i ciclisti”.
L’hanno soprannominata la “Pantanina”, ma le salite per lei sono?
“Tremende in allenamento, ma bellissime in gara perché spesso mi capitava di scollinare da sola”.
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FOTO GENTILMENTE CONCESSE DA FABIANA LUPERINI