venerdì 23 aprile 2010

I miei tendini d'achille

Pensavo che con la terapia ad onde d'urto di risolvere. Speravo, ma ormai conosco il mio corpo e capisco che sto solo rimandando una decisione inevitabile.
Comunque, il mo calvario degli ultimi quattro mesi è così suddiviso: uno stop iniziale di 2 mesi per arrivare, dopo diversi insuccessi, a sottopormi ai "martellamenti" delle onde.
Venerdì 16 il medico mi autorizza, posso riprendere a correre e si raccomanda "Piano". Lo tranquillizzo: "Mai andato forte".
Primo allenamento, volevo fare il giretto di 4 km, ma non arrivo neanche a 3. Nessun dolore ai tendini, ma mi manca il fiato.
Il giorno seguente record, arrivo a correre 4km senza problemi. Anche il 3° allenamento stessa distanza e uguale sensazione: "Forse stavolta mi sono sbagliato - mi dico - e potrei ritornare a gareggiare a fine estate".
Implacabile arriva la doccia fredda. Ultimo allenamento, quello di mercoledì. Eccolo di nuovo, si ripresenta, al momento ad un solo tendine. Lo riconosco bene è lo stesso problema di anni che mi sta affliggendo, quel dolore cosi bastardo.
Io dico basta, mi fermo qui. Delusione ed amarezza vanno sotto braccio. Per adesso non ne voglio più sapere di correre, zoppico di nuovo.